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Tirreno-Adriatico, prima tappa: Ganna domina la cronometro

Il campione italiano disputa la prova perfetta, chiusa col tempo di 12'28" e una media di 55.3km/h: 28" di vantaggio su Kämna, 31" su Sheffield. È lui il primo leader della corsa, male van Aert

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Tirreno-Adriatico, prima tappa: Ganna domina la cronometro - foto 1
© Getty Images

La cronometro della Tirreno-Adriatico, disputata con un meteo variabile, viene dominata da Filippo Ganna. Il campione italiano e recordman dell'ora mostra una condizione perfetta e non fa prigionieri, volando negli 11.5km con partenza ed arrivo a Lido di Camaiore: 12'28" il suo tempo, con la media di 55.3km/h e 28" di vantaggio su Kämna. È lui il primo leader della corsa. Il migliore dei big è Arensman, delude Roglic. Male van Aert, 44° a 1'14". 

Due cronometro in una. Non può che essere riassunta diversamente la prima tappa della Tirreno-Adriatico, disputata sugli 11.5km completamente pianeggianti con partenza e arrivo a Lido di Camaiore. Per i cambiamenti climatici, visto che i primi corridori partono con la pioggia battente e gli ultimi con la strada asciutta e un timido sole, ma anche e soprattutto per la strepitosa prova di Filippo Ganna (Ineos). Il campione italiano e recordman dell'ora, infatti, mette in mostra la condizione-monstre già vista nelle prime gare stagionali e vola letteralmente sul percorso odierno. Il suo tempo, 12'28", gli consente di chiudere con una media di 55.3km/h ed infliggere distacchi mostruosi a tutti i rivali: il secondo, Kämna (Bora), chiude a 28" e il podio di giornata viene completato da Magnus Sheffield (Ineos) con 31" di ritardo.

Ganna sarà dunque il primo leader della Tirreno-Adriatico e, visto l'ampio vantaggio, con ogni probabilità manterrà il simbolo del primato sia domani (210km verso Follonica, per velocisti) che mercoledì. Il migliore dei big è Thymen Arensman, giovane talento dell'Ineos che sarà l'uomo di classifica della squadra e si piazza a 39". Subito dietro ecco Joao Almeida, arrivato a 41", mentre Primoz Roglic termina 12° alle spalle di Kelderman con 49" di ritardo. Dal campione olimpico della specialità e capitano della Jumbo-Visma ci si aspettava di più, visto che anche Kelderman e Lutsenko (48") gli terminano davanti. Più staccati Vlasov (50"), Hindley (51"), O'Connor e Geoghegan (52"), Ciccone (59"), Carthy (1'07"), Caruso e Alaphilippe (1'13"), Landa (1"15) e Adam Yates (1'18"). Il grande deluso, però, è Wout van Aert. Semplicemente irriconoscibile il belga, un cronoman dall'enorme palmares che si trova al 44° posto in classifica, avendo subito un distacco di 1'14" in soli 11.5km. Fatale la sua scelta di partire subito, tra i primi corridori, trovando un percorso molto bagnato e scivoloso. 

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