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Tour de France

Fuga vincente di Abrahamsen, che conquista l'undicesima tappa. Pogacar cade ma rassicura: "Sto bene"

Il norvegese dell'Uno X Mobility ha anticipato lo svizzero Mauro Schmid e l'olandese Mathieu Van der Poel

di Marco Cangelli
16 Lug 2025 - 20:15
 © afp

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Sorpresa al Tour de France dopo il primo giorno di riposo. A imporsi nella decima tappa è stato Jonas Abrahamsen (Uno X Mobility) che ha anticipato in uno sprint a due lo svizzero Mauro Schmid (Team Jayco AlUla) al termine di una lunga fuga, mentre ha completato il podio un rimontante Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck), terzo a sette secondi.

Prima parte molto caotica in gruppo con numerosi atleti che hanno tentato di prendere il largo e che ha visto Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Davide Ballerini (XDS Astana Team) e Jonas Abrahamsen (Uno X Mobility) prendere il comando delle operazioni, mentre dietro una serie di corridori provavano a rientrare. Fra questi ci sono riusciti Fred Wright (Bahrain – Victorious) e Mathieu Burgaudeau (Team Total Energies) che hanno composto un quintetto in grado di guadagnare due minuti sul gruppo maglia gialla che non si è però fermato lì.

Nuovi tentativi hanno spinto in prima persona Ben Healy (EF Education-EasyPost) a tentare la sortita con tutti i big della classifica generale che sono prontamente rientrati rimescolando le carte e propiziando nuovi attacchi in contropiede. Fra questi sono emersi Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike), Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck), Quinn Simmons (Lidl-Trek), Arnaud De Lie (Lotto) e Axel Laurance (INEOS Grenardiers) che hanno provato a rientrare senza riuscirci prima delle salite finali.

Sulla Côte de Vieille-Toulouse sono partiti infatti Schmidt e Abrahamsen che hanno lasciato sui pedali gli avversari, inseguiti da Burgaudeau, Simmons e Wright, unici a essere rimasti nel mezzo in vista dell'ultima scalata. Sulla Côte de Pech David Van der Poel ha attaccato da dietro non riuscendo però andare a chiudere sui due battistrada che si sono andati così a giocare la vittoria con Abrahamsen che è riuscito ad anticipare per pochi centimetri Schmidt e di sette secondi l'olandese dell'Alpecin-Deceuninck. A livello italiano va invece segnalato il decimo posto di Davide Ballerini (XDS Astana Team), distante 1'11" dal vincitore. 

In chiave classifica generale colpo di scena a cinque chilometri dall'arrivo con la caduta di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che è scivolato dopo un contatto con il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno X-Mobility), senza però perdere terreno complice il lavoro svolto dai compagni di squadra. Tutto ciò non ha cambiato la graduatoria con Ben Healy che guida con ventinove secondi su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e su 1'29" su Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) in vista della dodicesima tappa con arrivo a Hautacam, primo tappone sui Pirenei. 

POGACAR: "HO AVUTO PAURA MA STO BENE, PRONTO PER HAUTACAM"
Tobias Johannessen "ha attraversato da sinistra a destra e non mi ha visto, mi ha completamente urtato la ruota anteriore. Per fortuna, ho solo qualche livido. Mi sono spaventato quando sono scivolato e ho visto il cordolo avvicinarsi mentre ci andavo a testa in giù. Ma per fortuna, ho la pelle dura". Così Tadej Pogacar commenta ai media francesi la caduta nel finale della undicesima tappa del Tour de France. "Si è spaventato e ha spaventato anche noi", ha commentato il suo manager all'UAE-XRG, Mauro Giannetti. Resta da vedere come Pogacar affronterà questa caduta, con la prima tappa in alta montagna tra Auch e Hautacam in programma giovedì. "Ora vedremo come mi riprenderò. Non si è sempre al meglio il giorno dopo, ma farò del mio meglio. Ho passato momenti peggiori. Siamo pronti per Hautacam", ha detto lo sloveno.

JOHANNESSEN: "TRAVOLTO DA ODIO ONLINE, MI SCUSO CON POGACAR"
Protagonista involontario della caduta di Tadej Pogacar nel finale della 11/a tappa del Tour de France, il norvegese Tobias Johannessen si è affrettato a scusarsi via social col campione sloveno "per l'errore che ho commesso", ma si è anche detto "terrorizzato dall'odio" e dalle minacce online che gli sono arrivate. "Mi dispiace moltissimo per quello che è successo a Tadej, Ho cercato di seguire un movimento e lui era troppo vicino, non mi ha visto - ha scritto su X il corridore, la cui ruota posteriore ha agganciato quella anteriore di Pogacar -. Pensavo che tutti si sarebbero spostati a destra , ho sbagliato e vorrei scusarmi ancora. Spero che stia il meglio possibile dopo un incidente del genere", continuato Johannessen. "Non augurerei a nessuno il numero di minacce che sto ricevendo tramite messaggi privati - dice ancora -. Sono davvero dispiaciuto ma anche terrorizzato dall' odio di tutte queste persone, è davvero spaventoso". 

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