Ancelotti: "Complimenti a tutti"

Il tecnico azzurro dopo il successo sul Toro: "Se mi sono divertito? Mi preoccupo sempre in panchina...". Il presidente entusiasta. E non mancano le stoccate a Sarri

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"L'inizio è stato molto veemente e i movimenti degli attaccanti hanno determinato il risultato. I complimenti li faccio a Insigne, a Verdi che si sta adattando a una nuova squadra ma anche a Mertens e a tutta la squadra". Carlo Ancelotti applaude il suo Napoli, vittorioso a Torino contro i granata. "Dire che mi sono divertito mi pare troppo, in panchina più che divertirsi ci si preoccupa sempre - ha proseguito - Il 4-4-2 ci ha dato più solidità".

"Com'è nata l'idea di Insigne nel nuovo ruolo? Per limitare il lavoro difensivo e prediligere l'attacco - ha detto Ancelotti a Dazn - Insigne è stato decisivo, ma il rendimento di tutti è stato importante. Verdi non è abituato a giocare con questa squadra e ha fatto bene, lo stesso Mertens ha fatto un grande movimento. Verdi non è un calciatore in cerca di riscatto, l'abbiamo preso perché sapevamo potesse essere utile. Si sta adattando molto bene, oggi ha raccolto i frutti del lavoro fatto". Su Hamsik: "Può giocare novanta minuti senza problemi, fisicamente è a posto. Non è giovanissimo, quindi se c'è possibilità di dargli riposo lo faccio, anche perché questa rosa ha un livello molto alto".

"La vita è bella quando non scorre sempre tutta è uguale, e con Ancelotti la vita scorre divertente...": Il presidente De Laurentiis elogia il nuovo tecnico attingendo alla storia del cinema, e l'applauso dopo la vittoria del Napoli in casa Torino sa anche di frecciata al passato. "Ho rivisto Mertens che fa gioco. Con Sarri si giocava a memoria, in uno spazio di campo più stretto, ora si varia di più - le parole del presidente del Napoli a Dazn - Quando ho preso Ancelotti, sapevo di aver preso un tecnico di esperienza che mi fa stare tranquillo, e in questo avvio di stagione la serenità non mi è mai mancata". Ancora su Sky: "Non si poteva pensare che Ancelotti continuasse con lo stesso stile di calcio che aveva creato Sarri. Ancelotti non deve dimostrare niente a nessuno, ha vinto di tutto e di più. L'ho preso per non avere incubi ogni fine partita. Squadra più forte dello scorso anno? Se non si cambiava non si capiva quanto la squadra fosse forte. Che senso ha vincere le prime partite per avere poi delle cadute?".

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