Milan, Berlusconi: "Closing il 13/12"

"Voglio intervenire su mercato e schema di gioco. Galliani deve restare"

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Silvio Berlusconi ha confermato che la cessione del Milan è ormai questione di giorni. "Il closing è fissato per il 13 dicembre. Crediamo che non ci siano ostacoli a ottenere le autorizzazioni dallo Stato cinese. Abbiamo assicurazioni molto precise e valide anche dalle banche", ha detto. Sul suo futuro: "Mi hanno offerto la presidenza onoraria, senza la nomina di un altro presidente. Penso che potrebbe provarsi una situazione del genere".

"I cinesi insistono con molta determinazione affinché io rimanga presidente del Milan. Ma restare presidente in una società di altri, era una cosa che non potevo tenere in considerazione. Devo avere possibilità di intervento, ad esempio dire sì o no su acquisti e cessioni e sullo schema da tenere in campo. Se questa cosa mi sarà attribuita, proverò di accettare la presidenza honoris causae. La permanenza di Galliani è un'altra delle condizioni che metterò per accettare", ha aggiunto. E ancora: "Io sono molto conosciuto in Cina. Un'ultima indagine ha mostrato come tra i politici i tre più conosciuti siano Obama, Berlusconi e Putin. Come mai? Perché sono da 22 in campo nella politica, sono tantissimi, forse troppi; sono il presidente che nel calcio ha vinto di più e sono stato anche oggetto di un attentato che ha portato la mia faccia insanguinata in tutti i telegiornali e nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Ovunque vada sono riconosciuto. L'ho visto anche a New York, camminare per strada mi era difficile perché venivo fermato con la richiesta di fotografie. Questo mi succede ovunque vada".

"A Montella ho fatto i complimenti per il secondo posto. Abbiamo alcune idee diverse sullo schema tattico: sono convinto che il modulo che ci ha portato a vincere per quasi trent'anni prevede le due punte e una mezz'ala dietro. Le due ali di ruolo, dotate di buon tiro, devono essere piu' centrali".

"Questo derby si è chiuso con un risultato giusto, con l'equilibrio fra le due squadre. Peccato essere stati raggiunti negli ultimissimi minuti. Abbiamo sperato di poter portare via i tre punti e essere da soli al secondo posto. Invece siamo in coabitazione con la Roma ma non abbiamo giocato una brutta partita. Avevamo anche molti infortunati e in campo non c'era la squadra migliore".

"E' un frutto del nostro vivaio, di nostri allenatori veramente capaci. Ha messo su molta massa muscolare e siamo contenti che sia arrivato in Nazionale. Dietro di lui, però, c'è anche un altro portiere che i preparatori mi dicono essere altrettanto bravo e questo vuol dire che bisogna credere nel vivaio".

"Se io non fossi riuscito o se non dovessi riuscire a concludere con questi soci cinesi avevo in mente una squadra tutta italiana di giovani del vivaio. Sono sicuro che i nostri tifosi accetterebbero una situazione di questo genere e avrebbero sostenuto questi ragazzi, che sarebbero andati in campo con una fame di gioco e di pallone e di successo che può rendere delle squadre giovani, capaci di superare le avversarie piu' quotate. Guardate l'Atalanta, che ha sette giovani degni di considerazione".

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