Serie A,il Milan espugna l'Olimpico

Battuti 3-1 i biancocelesti grazie ai gol di Bertolacci, Mexes e Bacca. Inutile la rete di Kishna

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Terza vittoria consecutiva per il Milan, che batte 3-1 la Lazio all'Olimpico e si rilancia in campionato. Grande partita della squadra di Mihajlovic, che va in vantaggio al 25' del primo tempo con il tap-in di Bertolacci (poi uscito per infortunio). Il raddoppio arriva all'8' della ripresa con Mexes, chiude Bacca a dieci dalla fine. Inutile il gol finale di Kishna, la Lazio incassa la seconda sconfitta di fila.

Il Milan torna da Roma con tante buone notizie: il quarto risultato utile consecutivo, la prima vittoria contro una squadra di spessore, Olimpico espugnato per la prima volta dal 2009. Eppure quella che tranquillizzerà più Mihajlovic e tifosi è la prestazione dei rossoneri (anche se non si direbbe, vedendo la maglia...), anche Berlusconi avrà apprezzato. Perché non può essere un caso se da quando si è passati al finto 4-3-3 (che spesso diventa 4-4-2) con una punta in meno e un Cerci in più, sono arrivati 10 punti su 12. Peccato per gli infortuni di Alex, Bertolacci e Montolivo ma col quinto posto in classifica le amarezze e le tensioni si affrontano con un altro animo. anche perché le prime distano solo 5 punti... Discorso opposto per la Lazio, che non riesce a trovare un briciolo di continuità. Neanche l'Olimpico, dove i biancocelesti avevano fatto 5 su 5 in campionato, dà una mano a Pioli che solo nel finale ritrova un pizzico di spirito e voglia in più. Ma se Klose rimane ancora a secco e l'uomo migliore è Kishna, entrato nel finale, il viatico verso il derby non è dei migliori.

Nei minuti iniziali non sorprende la vivacità del Milan, che viene comunque da due prestazioni più che discrete, ma la staticità della Lazio, che in casa aveva bene abituato i tifosi biancocelesti. La squadra di Mihajlovic, contrariamente alle aspettative tiene in mano il pallino del gioco mentre la Lazio pare pronta solo a ripartire una volta riconquistata palla. Una tendenza che regge per tutti i primi 45 minuti, con Bertolacci (finché rimane in campo) e Bonaventura pronti a inserirsi sulle verticalzzazione di Montolivo o le invenzioni di Cerci, che sulla destra offensiva del Milan fa quel che vuole. Non a caso le due più grande occasioni arrivano proprio dal numero 11 rossonero: al 25' Marchetti (probabilmente ingannato dal movimento di Bacca) respinge corto un suo tiro e consente a Bertolacci il più facile dei gol mentre dieci minuti tardi solo il palo gli nega la gioia del raddoppio. La Lazio è irriconoscibile, sembra quella contratta delle trasferte, con il trio Candreva-Milinkovic-Savic-Felipe Anderson che non riesce mai a superare la compattezza delle due linee difensive rossonere, lasciando Klose desolatamente solo. Pur senza strafare, il vantaggio del Milan dopo i 45 minuti è meritato mentre Pioli pensa già alle mosse da fare in ottica ripresa.

Non arrivano sostituzioni e il copione rimane lo stesso. Lo spavento per l'infortunio di Alex, che riceve un'involontaria ginocchiata di Donnarumma sulla tempia e deve uscire in barella, si trasforma subito nel raddoppio: Mexes ci mette un minuto netto a calcare il campo e anticipare la sciagurata uscita di Marchetti insaccando di testa. E' una mazzata decisiva nello spirito della Lazio che, pur esibendo un pressing più alto di una ventina di metri, di fatto spaventa poche volte Donnarumma che comunque si dimostra pronto sull'incursione di Lulic al 23'. Dieci minuti e Bacca trasforma la verticalizzazione di Bonaventura nel gol che chiude l'incontro. La rete di Kishna (che alla mezz'ora si vede anche annullato un altro gol per giusto fuorigioco), ben servito da Cataldi, serve solo a Donnarumma come promemoria per il futuro, mai abbandonare il proprio palo. Nel finale stringe i denti Montolivo, rimasto in campo perché Mihajlovic finisce i cambi, mentre il Milan può anche permettersi il lusso di non recriminare su un contatto Gentiletti-Honda che oscilla pericolosamente tra il calcio di punizione dal limite (poi fischiato da Damato) e un probabile calcio di rigore.

Marchetti 4,5 Disastroso sui primi due gol, errori che non ti aspetti da uno come lui. Se nell'azione dello 0-1 potrebbe essere stato ingannato dal movimento di Bacca, l'uscita su punizione è da pennarello rosso

Felipe Anderson 4,5 La croce del giocatore più talentuoso è proprio questa: ti aspetti sempre qualcosa di buono, quindi se giochi male male sei anche quello su cui tutti puntano il dito

Donnarumma 6 Il metro e 96 di altezza lo aiuta contro Lulic ma la calma olimpica con cui lo affronta è da predestinato. Prende gol sul suo palo, una buona lezione per il futuro

Montolivo 7 Padrone del centrocampo, riesce a reggere 80 minuti ad alto livello. La dimostrazione che se la squadra gira, coi piedi buoni si può anche non essere Flash

Bonaventura 7,5 Non finisce di stupire, quantità e qualità a vagonate. Sa sempre dove mettersi, cosa fare e come farlo. Se continua così, diventa inamovibile anche in Nazionale

LAZIO-MILAN 1-3
Lazio (4-2-3-1):
Marchetti 4,5; Basta 4,5, Mauricio 5,5, Gentiletti 5, Lulic 5,5; Onazi 4,5 (1' st Cataldi 5), Biglia 5,5; Candreva 4,5 (18' st Kishna 6), Milinkovic-Savic 5 (26' st Matri 6), Felipe Anderson 4,5; Klose 5. A disp.: Berisha, Guerrieri, Konko, Hoedt, Radu, Braafheid, Morrison, Mauri, Djordjevic. All.: Pioli 5
Milan (4-3-3): Donnarumma 6; De Sciglio 5,5, Alex 6 (7' st Mexes 7), Romagnoli 6,5, Antonelli 6; Kucka 6,5, Montolivo 7, Bertolacci 7 (35' Poli 6); Cerci 7 (36' st Honda sv), Bacca 6,5, Bonaventura 7,5. A disp.: Diego Lopez, Abbiati, Calabria, Ely, Zapata, De Jong, Josè Mauri, Luiz Adriano, Niang. All.: Mihajlovic 7
Arbitro: Damato
Marcatori: 25' Bertolacci, 8' st Mexes, 34' st Bacca, 39' st Kishna
Ammoniti: Basta, Romagnoli, Bonaventura, Gentiletti
Espulsi: -

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