Novanta minuti per dimenticare la sconfitta di San Siro, recuperare certezze e tornare a giocare da capolista. La Juve si rimette subito in carreggiata e torna a fare la voce grossa in campionato. Troppo elevato il divario tecnico e fisico tra i bianconeri e i blucerchiati. La squadra di Allegri archivia subito la gara e poi pensa solo a dosare le forze per gestire il match col possesso palla, rischiando un po' solo a inizio ripresa, ma dilagando poi nel finale. Oltre che da Chiellini, vista l'infermeria piena, per la Juve le buone notizie arrivano soprattutto dall'attacco e dal centrocampo. Mandzukic non fa rimpiangere Dybala e Marchisio ha dato subito segnali importanti per gli equilibri della squadra, riprendendo confidenza col campo e il ritmo gara. 

Per la gioia di Allegri, che dopo la sconfitta col Milan, cambia faccia alla Juve e sperimenta. Davanti a Neto, nella difesa a tre c'è infatti Dani Alves. Nel centrocampo a cinque il Principino torna titolare dopo oltre sei mesi di stop accanto a Pjanic e Kedira, con Evra e Cuadrado sulle corsie. In avanti tandem obbligato Higuan-Mandukic. Piccola rivoluzione anche per Giampaolo, che cambia diversi giocatori rispetto al derby e in attacco lancia la coppia Budimir-Schick, lasciando Muriel e Quagliarella in panca. Un segnale di resa che la Juve capisce subito. I bianconeri infatti partono forte e dopo quattro minuti sono già avanti. Cuadrado inventa e Mandzukic insacca di testa, firmando il primo gol stagionale. Subito padrona del campo, la squadra di Allegri allarga la manovra e prende in mano il gioco. Una superiorità tecnica e fisica che dopo altri quattro minuti si concretizza nel raddoppio di Chiellini, che va in cielo e batte Puggioni di testa. In controllo e con le marcature larghe, i bianconeri manovrano senza difficoltà e arrivano facilmente sul fondo con Cuadrado ed Evra. Ispirato, Mandzukic va su ogni palla e affina l'intesa col Pipita. Higuain ed Evra sfiorano il tris, poi alla mezz'ora la Samp cerca di reagire con Budimir, ma è la Juve a essere ancora pericolosa con Higuain.

Nella ripresa i bianconeri continuano a controllare il possesso palla, ma abbassano il ritmo e la Samp approfitta di un errore in disimpegno di Chiellini per accorciare le distanze con Schick. Sulla scia dell'entusiasmo Giampaolo getta nella mischia Muriel e Quagliarella per aumentare il peso dell'attacco, ma è sempre la Juve a fare la partita. Gli uomini di Allegri non tremano, costruiscono e arrivano con facilità dalle parti di Puggioni. Per un po' il muro blucerchiato regge, ma poi deve arrendersi alla forza d'urto dei bianconeri. Il tris lo firma Pjanic al 65' dopo un'azione insistita, ristabilendo le distanze e mettendo la gara in cassaforte. Nel finale Puggioni dice no a Higuain, poi è ancora Chiellini ad andare a segno scegliendo bene il tempo su una punizione di Cuadrado. Allo stadium il carro armato Juve serve il poker. Il Napoli è avvertito. 

Juventus (3-5-2): Neto 6; Dani Alves 6, Bonucci 6, Chiellini 7; Cuadrado 7,5, Khedira 6, Marchisio 6,5 (27' st Lemina 6), Pjanic 6,5 (36' st Asamoah sv), Evra 6 (40' Alex Sandro 6); Mandzukic 7, Higuain 6.

A disp.: Audero, Loria, Benatia, Barzagli, Rugani, Lichtsteiner, Hernanes, Kean, Sturaro. All.: Allegri 7

Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni 6; Sala 5,5, Silvestre 5, Skriniar 5, Regini 4,5; Cigarini 5,5, Barreto 5 (28' st Djuricic 5,5), Praet 6,5; Alvarez 5,5; Budimir 5 (15' st Quagliarella 5,5), Schick 6 (15' st Muriel 5,5). 

A disp.: Tozzo, Amuzie, Krajnc, Pedro Pereira, Eramo, Palombo, Linetty, Fernandes, Torreira. All.: Giampaolo

Arbitro: Russo

Marcatori: 4' Mandzukic (J), 8' Chiellini (J), 12' st Schick (S), 20' st Pjanic (J), 42' st Chiellini (J)

Ammoniti: Silvestre, Barreto, Cigarini (S)

Espulsi: -