Coppa Italia, finale Juve-Milan

Grande partita dei nerazzurri che rimontano con Brozovic (doppietta) e Perisic ma i bianconeri sono implacabili dal dischetto

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Incredibile semifinale di ritorno di Coppa Italia a San Siro: l'Inter rimonta i tre gol di svantaggio dell'andata alla Juventus, resiste ai supplementari ma cade ai rigori. Bella prova dei nerazzurri che segnano con Brozovic (tiro da fuori al 16' e rigore al 37' della ripresa) e Perisic (4' del secondo tempo) e portano il match fino ai rigori dove Palacio sbaglia e Bonucci manda la Juve in finale con il Milan.

E' successo tutto e il contrario di tutto a San Siro. L'Inter fa la Juventus e viceversa, accarezza il sogno di una pazzesca impresa ma sbatte sulla traversa di Palacio anche se ritrova un po' di morale. Se Moratti aveva visto una squadra depressa, quella contro i bianconeri è una prova che spazza via qualche nube: i giocatori non remano contro Mancini, non si può prescindere da gente come Perisic e Brozovic e, una volta in più (è quasi una prova), senza Jovetic ed Icardi si è visto un gioco migliore. Come non dimenticare le colpe juventine? L'avvertimento della vigilia di Allegri ("Nessuno stacchi la spina") non era la solita frase fatta, si è vista la peggior Juventus della stagione che ha incassato la prima sconfitta stagionale nei novanta minuti con oltre un gol di scarto ed è stata incapace di fare un tiro in porta nel primo tempo (record, negativo, stagionale). Alla fine il risultato cancella tutto, ma è una lezione da tenere bene a mente in vista del rush finale in campionato e della trasferta a Monaco in Champions.

Il primo tempo regala due notizie: la capacità dell'Inter di giocare un buon calcio, era un po' che non succedeva, e l'assenza quasi totale della Juventus, con la testa rimasta a Vinovo. Detto dei bianconeri spenti e piuttosto schiacciati dietro, non pervenuta una volata di Alex Sandro o Lichtsteiner mentre Sturaro-Hernanes soffrono Ljajic che si muove su tutto l'arco dell'attacco, bisogna rendere merito ai nerazzurri che non avevano niente da perdere ma sono tutt'altra pasta rispetto a domenica, e anche gli applausi del pubblico sono lì a testimoniarlo. Merito dell'intraprendenza di Perisic e Ljajic, della solidità di Medel e della verve di Brozovic (che come sempre alterna accelerazioni vertiginose a errori da pennarello rosso) e Kondogbia, che si conferma in crescita. Così arrivano anche le occasioni: è proprio "Epic Brozo" a infilare Neto dal limite dopo un pallone recuperato - con un mezzo fallo - da Medel su Hernanes. Ci prova anche Ljajic che prima colpisce una traversa e poi manca il bersaglio grosso di poco mentre Eder e Perisic si muovono molto creando difficoltà a Rugani e Bonucci. In tutto questo, zero tiri in porta di Morata e Zaza, bravi solo a fare sportellate con Juan Jesus e D'Ambrosio ma non ad aiutare la squadra a salire.

La sfuriata di Allegri nello spogliatoio non deve essere stata efficace perché dopo cinque minuti della ripresa è già due a zero. Scambio Eder-Ljajic che lancia l'italobrasiliano sul fondo, palla in mezzo per Perisic che insacca facilmente, San Siro ci crede sul serio. Anche perché l'Inter, se possibile, è ancora più in palla che nel primo tempo, la grinta e la determinazione si abbinano a una discreta facilità di palleggio, L'ingresso di Barzagli e Lemina non cambia più di tanto le cose, in compenso si sveglia Zaza. Prima il palo pieno solo davanti a Carrizo, poi altre due grandi occasioni sprecate nel finale. Ma sono azioni estemporanee, il pallino del gioco è in mano dell'Inter che magari perde qualche colpo ma è solo per questioni fisiche. Il tris arriva al 38', Rugani stende ingenuamente Perisic in area e Brozovic insacca dal dischetto non senza qualche brivido per il tuffo di Neto. Con meno di dieci minuti da giocare, Mancini spinge i suoi oltre la stanchezza e in effetti le occasioni per il poker ci sono ma sia Palacio che Perisic si scontrano contro un grande Neto.

La mezz'ora di supplementari, nervosa, vive di ammoniti e fiammate. Al 10' del primo tempo, il diagonale di Zaza esce di poco mentre al 15' del secondo è Carrizo a superarsi due volte su Morata. L'Inter è sulle gambe ma l'inerzia del match sembra avvantaggiarla in vista dei rigori ma Palacio tradisce San Siro, la palla sbatte sulla traversa e di nuovo sul campo ma prima della linea. E' proprio capitan Bonucci a portare la Juventus alla sedicesima finale di Coppa Italia della storia.

Carrizo 6,5 Due grandi parate nel finale dei supplementari tengono l'Inter a galla ma ai rigori non azzecca neanche un lato...
Brozovic 7,5 Quinto gol in stagione, capocannoniere di Coppa Italia per l'Inter, fa una partita a tuttocampo, segna una doppietta e, stremato, mette dentro anche il terzo rigore nella lotteria finale
Perisic 7,5 Quando a fine partita fa un'altra sgroppata a velocità turbo, qualcuno pensa a Zanetti: inesauribile, coraggioso e questa volta anche freddo sotto porta
Rugani 4 Il processo di maturazione non è ancora completo. Rovina una pessima partita con il fallo su Perisic, nel finale si fa anche male
Sturaro 4,5 Con Hernanes fa una brutta figura di fronte al centrocampo interista, Allegri spesso lo rimprovera
Zaza 6,5 Dei due attaccanti l'unico vero pericoloso, ci prova almeno tre volte e non si arrende mai. Freddo sul rigore

INTER-JUVENTUS 3-0 (6-5 dcr)
Inter (4-3-3): Carrizo 6,5; Santon 5,5, D'Ambrosio 6,5, Juan Jesus 6,5, Nagatomo 6; Brozovic 7,5, Medel 7, Kondogbia 6,5 (1' st Biabiany 5,5); Perisic 7,5, Eder 6 (8' sts Manaj 6), Ljajic 6,5 (30' st Palacio 5,5). A disp.: Handanovic, Berni, Telles, Gnoukouri, Della Giovanna, Gyamfi, Melo, Icardi. All.: Mancini 6,5
Juventus (4-4-2): Neto 6,5; Lichtsteiner 5 (10' st Barzagli 6), Rugani 4,5, Bonucci 5,5, Alex Sandro 5,5, Cuadrado 5, Sturaro 4,5, Hernanes 4,5 (25' st Lemina 5,5), Asamoah 5 (41' st Pogba 6,5), Zaza 6,5, Morata 5. A disp.: Buffon, Rubinho, Padoin, Pereyra, Khedira, Dybala, Favilli. All.: Allegri 5
Arbitro: Gervasoni
Marcatori: 17' e 37' st rig. Brozovic, 5' st Perisic
Ammoniti: Juan Jesus, D'Ambrosio, Perisic, Santon (I), Sturaro, Bonucci, Cuadrado, Lemina, Pogba, Zaza (J)
Note: Sequenza dei rigori: Brozovic (gol), Bazagli (gol), Palacio (traversa), Zaza (gol), Manaj (gol), Morata (gol), Nagatomo (gol), Bonucci (gol)