Guardiola:"Toure per ora non gioca"

Pep:"Altrimenti Yaya non giocherà mai". Il procuratore del giocatore non ci sta: "Ha fatto fuori Pellegrini e Hart"

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La permanenza di Yaya Touré al Manchester City sta diventando molto più di un caso mediatico. Dopo che il calciatore è stato escluso dalla lista Champions e le pochissime apparizioni in campo, il manager di Touré, Dimitri Seluk, aveva pesantemente criticato le decisioni di Guardiola. La replica dell'allenatore spagnolo non ha certamente disteso i toni: "Il suo procuratore deve chiedre scusa, altrimenti Tourè non avrà più spazio in questa squadra".

Erano state parole al veleno quelle dell'agente dopo l'esclusiuone dalla lista. "Se vincerà la Champions League in questa stagione andrò in Inghilterra e dirò pubblicamente che Guardiola è il miglior allenatore del mondo - aveva affermato Seluk -. Ma se non dovesse riuscirci, spero abbia il coraggio di ammettere che ha sbagliato a umiliare un giocatore come Yaya". Per il momento, quindi, i rapporti rimangono tesi. Inoltre, Guardiola, ha fatto sapere che Tourè non andrà via a gennaio per cercarsi un'altra squadra.

Un periodo non facile per l'ex centrocampista del Barcellona, che ha confermato il suo addio alla nazionale ivoriana attraverso una lettera pubblicata sul proprio sito. "Scrivere questo messaggio è probabilmente la partita più difficile della mia vita. Dopo 14 anni ad altissimi livelli, sono sicuro che sia il momento giusto per lasciare". Touré, nella lettera, spiega che la decisione non è figlia dei tanti impegni internazionali: "Il fatto che abbia 33 anni, l'intensità degli allenamenti e le tante partite non sono le ragioni per cui ho preso questa decisione".

La replica dell'agente di Yaya Tourè, Dimitri Seluk, alle parole di Guardiola non si è fatta attendere. Ai microfoni di Sky Sports News HQ ha dichiarato: "Se io devo chiedere scusa a Guardiola, allora lui deve chiedere scusa a Pellegrini. Lui si che era un signore, aveva firmato il rinnovo un anno prima ed è stato fatto fuori perché Guardiola voleva il City. E deve chiedere scusa anche ad Hart, non è giusto arrivare in Inghilterra e sbarazzarsi di uno dei pochi giocatori inglesi che ci sono. Quando si arriva in un paese bisogna anche rispettare la sua gente e, invece, lui ha portato solo persone spagnole". E poi ancora: "Quando Yaya è arrivato, al City la Champions potevano solo sognarla. Le stelle più grandi d'Europa non volevano il City, ma Yaya è venuto nonostante questo non fosse un grande club. Solo dopo il suo arrivo hanno iniziato a vincere. Io rispetto manager come Ranieri, non lui, perché raggiungono grandi risultati senza spendere molti soldi". Appuntamento alla prossima puntata...

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