Buffon, 20 anni dopo un altro play-off mondiale: "La mia prima parata azzurra"

Il 29 ottobre 1997 Gigi debuttava in Nazionale nella gara di andata play-off contro la Russia. "Vent'anni di azzurro, il più bel regalo"

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Quando il destino... Ottobre-novembre 1997: spareggio play-off con la Russia, per accedere ai Mondiali di Francia '98. Novembre 2017: spareggio play-off con la Svezia, per il pass ai Mondiali di Russia (rieccola) 2018. E il solo che possa dire "io c'ero": Gigi Buffon. All'epoca, 19enne, debuttò in maglia azzurra proprio nella delicatissima gara di andata: andò benissimo, la stoffa del campione è da sempre il suo vestito. Oggi, 39enne, ha progetti (certezze) per il suo sesto Mondiale.

Capitano e immenso portiere è (anche) il garante dell'avventura azzurra. Curiose coincidenze di tempi, luoghi, avversari e di un campione che lega i destini della Nazionale del secondo millennio, questa Nazionale campione del Mondo nel 2006 e reduce da due edizioni mondiali deprimenti.
Con la Russia, allora, andò così. Era il 29 ottobre 1997, l'Italia del ct Maldini si giocava tutto nel doppio confronto play off con la Russia, l'andata  a Mosca. Al 32' del primo tempo fuori Pagliuca infortunato, dentro Buffon, la sua prima presenza. Si era sullo 0-0. "Era una serata con la neve -ha ricordato Gigi a Vivo Azzurro-, il campo fangoso, le peggiori condizioni per un esordio. Ci giocavamo un Mondiale. Dopo cinque minuti ho dovuto fare una parata importante e difficile". A inizio ripresa al 4' il gol di Bobo Vieri, tre minuti dopo l'autorete di Cannavaro per il definitivo 1-1.
Questa la formazione degli azzurri (5-3-2): Pagliuca (32' Buffon); Pessotto (9' st Benarrivo), Nesta, Costacurta, Cannavaro, Maldini; D. Baggio, Albertini, Di Matteo; Ravanelli (15' st Del Piero), Vieri. Ct.: Cesare Maldini.

Ottimo pareggio, il pass per il Mondiale diventò ufficiale dopo la gara di ritorno che si giocò il 15 novembre 1997, al San Paolo di Napoli: 1-0, gol di Casiraghi. Vent'anni dopo, Buffon dice che "i vent'anni in Nazionale sono il regalo più bello che mi ha fatto la vita, me lo sono meritato, ma l'ho voluto e non è stato facile stare tutto questo tempo in prima fila e porsi sempre l'obiettivo di non mollare".
E ora di corsa verso il suo sesto mondiale, 173 presenze in maglia azzurra e col secondo play off da onorare col massimo profitto. Lui la come si fa.

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