Allegri e quel fascino impagabile chiamato Real

Ecco come Max è entrato nell'orbita di Florentino Perez: dopo Capello, Mou e Ancelotti, cosa di casa-Italia

  • A
  • A
  • A

Le cose della vita sono spesso mutevoli, sarebbe un guaio se non fosse così. Cambiano le situazioni, i comportamenti e cambiano anche le opinioni degli altri. Come nel caso di Max Allegri, non uno qualsiasi, che arrivato alla Juventus tra la diffidenza generale ha conquistato giorno dopo giorno, partita dopo partita, quella credibilità che pareva preclusa al successore di Antonio Conte.

Subito lo scudetto per entrare nella ristretta cerchia di coloro -e con lui sono sette in totale- che hanno saputo vincere il titolo sotto due bandiere, poi la finale di Champions che negli ultimi anni sembrava un miraggio per una società ormai tristemente rassegnata ad essere esclusa dall'elite europea. Ed ora veleggia al primo posto in campionato, ha in mano la finale di Coppa Italia, e può sperare ancora nella Champions. Non è vietato.
Tra gli allenatori è uno dei top: normale quindi che la Juventus voglia tenerselo stretto, normale che il mondo si sia accorto di lui. Prima i sondaggi del Manchester United, poi il testa a testa con Antonio Conte per la panchina del Chelsea. Ora lo corteggia il Real Madrid, per sostituire Zidane (la cui riconferma è strettamente legata alla conquista della Champions) grazie anche all'intercessione di uno dei suoi più grandi estimatori, Adriano Galliani, che lo ha vivamente consigliato a Florentino Perez.
Il presidente dei “galacticos” sa che può andare sul sicuro con chi arriva dalla Serie A , sia esso Capello, Ancelotti o Mourinho tanto per intenderci. E così dopo aver pensato a Conte, che però è ormai in viaggio verso Stamford Bridge, ecco che ci riprova con Max Allegri quale alternativa ad Ernesto Valverde, il tecnico del Bilbao, la cui candidatura è però forte del sostegno della stampa spagnola.

Allegri di fronte ad un'offerta concreta della “Casa blanca” difficilmente rifiuterebbe. Non lo ha fatto lo scorso anno Benitez che ha lasciato Napoli per Madrid, non lo aveva fatto Josè Mourinho che nella notte del 22 maggio 2010, due ore dopo la conquista della Champions, aveva lasciato il Bernabeu su un'auto di un emissario di Florentino Perez; e allora  perché mai dovrebbe farlo lui di fronte al fascino del club più prestigioso del mondo ? Chi vivrà, vedrà. Ma già il fatto di essere entrato nell'orbita Real per uno che di mestiere fa l'allenatore, è davvero il “massimo”. Una gratificazione impagabile.

Leggi Anche