Gasperini: "La Fiorentina? Per noi può essere un'opportunità fantastica"

Il tecnico dell'Atalanta: "La felicità della nostra gente ci gratifica e ci dà la spinta per fare ancora meglio"

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Ci sono lui, che è un po' l'uomo dei miracoli, una squadra fantastica e una città intera che li spinge. La storia di questa Atalanta coinvolge tutti. Non è più una questione di campanilismi e di tifo da giardino. Piuttosto è la meraviglia dello sport, dell'amore per lo sport in quanto tale. Gian Piero Gasperini in tutto questo galleggia quasi a mezz'aria. Potrebbe ricordare di tutte quelle volte che lo hanno definito un bollito ma non lo fa. O potrebbero provare a metterlo in difficoltà allargando i confini dei suoi obiettivi, ma invece lo lasciano lavorare in pace. Un po' sorpresi e un po' curiosi di vedere come andrà a finire. La verità? La verità è che all'Atalanta in Champions non ci crede nessuno. Ma chiuderla così sarebbe semplice, e sbagliato. Perché ci sono dettagli su cui si può semplicemente sorvolare. Basta una sconditta del Napoli e un contemporaneo successo dell'Atalanta che significa aggancio al terzo posto e la concreta possibilità di correre per l'Europa dei grandi. Glielo dite voi al popolo nerazzurro che è tutta una grande bugia? No, assolutamente no. Perché non è di menzogne che si tratta.

Anche Gasperini non fa più finta di niente. Continua a tenere i piedi per terra, ma lo vedi dal sorriso che non si accontenta di guardarsi alle spalle senza fare un pensierino a chi c'è davanti. Il perché è facile facile. Dice: "Al rientro da Napoli vedere la felicità di tutta una città dà una gratificazione enorme". E poi: "Finora stiamo facendo una stagione eccezionale ma bisogna arrivare fino in fondo". Come dire che non basta mica così. Che già che si galleggia, appunto, a mezz'aria, tanto vale provare a volare davvero.

Volare facendo attenzione a non schiantarsi a terra. Quindi non sorprende sentirlo dire che "sappiamo cosa vuol dire vincere certe partite ma bisogna giocarle sul campo con attenzione" oppure che "la Fiorentina è un avversario di valore: dobbiamo avere il massimo rispetto della Fiorentina ma per noi può essere un'opportunità fantastica e ci arriviamo nel migliore dei modi". Già, il migliore tra i modi possibili. Quel che resta del "golpe" napoletano non è solo un passo avanti in classifica. E' la consapevolezza di essere una squadra vera, competitiva, fastidiosa per chiunque.

Poi, certo, c'è l'altro lato di questa medaglia. Perché dopo le grandi vittorie, a volte, si finisce per sbattere il muso contro il primo ostacolo. E allora, sorrisi a parte, la parola d'ordine è sempre massima concentrazione. "All'andata - ricorda Gasp - quel pareggio era arrivato dopo la straordinaria vittoria sul Napoli e ci ha dato fiducia, solidità e anche quella continuità che cercavamo in trasferta".

Adesso però la sua Atalanta gioca in casa e la possibilità di agganciare il Napoli ingolosisce mica poco: "Sabato ho visto la felicità della gente, di una città intera, della nostra società. E' stato qualcosa di straordinario, che ti dà una gratificazione enorme e una spinta ulteriore per provare a regalare ancora tante soddisfazioni, regalare quello che ormai tutti chiamano un sogno, regalare la stagione più bella di sempre. Per noi all'inizio era impensabile, ma ora l'obiettivo è diventato entrare nelle prime sei e ce la metteremo tutta, con tutte le nostre forza e la spinta e l'entusiasmo che abbiamo alle spalle". Prime sei, questo è realistico. Ma se poi l'asticella si alzasse? 

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