Italvolley, azzurri in coro: "Non molliamo, non è ancora finita"

Blengini: "Grande Serbia, noi contratti"

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Il day after lascia ferite e pensieri negativi, ma l'Italvolley deve scrollarsi di dosso tutta l'amarezza per la sconfitta con la Serbia e concentrarsi sulla partita con la Polonia di venerdì sera. Bisognerà vincere, a tutti i costi, e anche farlo bene visto il risultato di Polonia-Serbia. In coro gli azzurri promettono di non mollare.

"La prima cosa che va sottolineata per correttezza è la grande prestazione della Serbia. Hanno giocato dall'inizio alla fine con grandissima intensità. Noi siamo partiti sicuramente un po' rigidi e contratti, poi abbiamo provato a scioglierci e trovare soluzioni. Nel secondo set loro sono stati bravi a resistere quando noi con qualche battuta importante li abbiamo tenuti lontani dalla rete. Sono stati pazienti". È l'analisi di Gianlorenzo Blengini, commissario tecnico dell'Italvolley, dopo la sconfitta con la Serbia nel primo match delle Final Six dei Mondiali. "Frenati dalle troppe aspettative? Le aspettative sono grandi da prima che iniziasse il torneo ma lo sono in generale, quando gioca l'Italia. C'è grande storia e grande tradizione. A noi questo non dà fastidio", ha spiegato il tecnico.

"Magari il nervosismo iniziale è dovuto al fatto che i ragazzi vogliono fare molto bene. E queste partite sono molto importanti. Ma le pressioni le hanno anche gli altri. Le partite vanno affrontate con pazienza, con capacità di adattamento e priorità come sviluppo gioco. La Serbia ci ha dato poca possibilità di rientrare anche quando abbiamo fatto meglio le cose". "Ogni partita - ha aggiunto il mister azzurro - ha la sua storia, i giocatori lo sanno. Ci sono delle sere in cui ce la metti tutta e le cose non ti vengono bene e sere in cui agli avversari va bene tutto e meritano di vincere. È chiaro che qui tutti gli avversari sono importanti. La squadra ci ha anche provato, ma - ha sottolineato - bisogna saper resistere, senza mollare, innervosirsi e essere imprecisi, perché magari vedi che l'avversario ti mette sotto per meriti suoi e non per demeriti tuoi".

"Non è finita. Dovremo vincere per forza contro la Polonia se vogliamo andare avanti. Cancelliamo questa brutta serata, scendiamo in campo con un altro atteggiamento. È la nostra finale". Osmany Juantorena guarda avanti proiettandosi al prossimo impegno dell'Italvolley alle Final Six dei Mondiali, iniziate con la pesante sconfitta contro la Serbia. Contro la Serbia "non abbiamo giocato. È stata la nostra partita più brutta da quando è cominciato il Mondiale, e purtroppo è arrivata nel momento piu' bello", ha commentato lo schiacciatore azzurro. "Complimenti a loro, hanno fatto una grandissima partita, in tutti i fondamentali, mantenendo un livello incredibile. Noi non siamo mai riusciti a entrare in partita, eravamo un po' nervosi, ma la pallavolo è anche questa".

"Sarà un'altra partita difficile contro un'avversaria fortissima. Daremo tutto quello che abbiamo", è la promessa di Simone Giannelli. Il palleggiatore azzurro ha elogiato la prestazione della nazionale di Grbic: "Hanno battuto benissimo e hanno difeso delle palle incredibili. Non abbiamo trovato le soluzioni, non siamo stati in grado di risolvere alcune cose. Loro sono stati un rullo, hanno fatto una partita incredibile, noi non abbiamo giocato una delle nostre migliori partite". "Hanno pesato le roppe aspettative? No, alla fine magari abbiamo sentito l'emozione, ma è quell'emozione bella che ti fa giocare bene. Loro sono stati superiori a livello tecnico", ha aggiunto.

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