Nuova sede per l'ultimo mille stagionale. Il tennista francese dopo l’impresa a Shanghai tenta il bis a Parigi
Una rivoluzione nel circuito: il Rolex Paris Masters cambia sede. Dopo quasi quarant'anni a Bercy, il torneo indoor in programma dal 27 ottobre si trasferisce all'Arena de la Défense, nel quartiere degli affari della capitale francese. Una mossa pensata per dare una ventata di modernità e spettacolarità, con la speranza di rinnovare l'appeal dell'evento.
La nuova arena potrà contare su un campo centrale da 17.500 posti, che diventerà il secondo più grande stadio indoor al mondo dopo quello degli US Open (ma il più grande appositamente indoor). Attorno al campo principale, saranno allestiti altri tre campi per riscaldamento e partite minori. Il progetto architettonico prevede tendaggi alti 37 metri e una scenografia studiata per dare l'effetto di un evento "quasi outdoor" anche al coperto. Per la prima edizione nella nuova casa parigina, gli organizzatori lanciano un appello forte: "speriamo che Sinner venga". Jannik Sinner, uno dei nomi più prestigiosi del tennis internazionale, aveva dato forfait dalla competizione lo scorso anno. Ma stavolta, con i punti in palio decisivi per la classifica, la speranza è che giochi anche l'ultimo 1000 della stagione.
Chi invece vorrebbe proprio esserci al 1000 parigino è Valentin Vacherot. Il 26enne monegasco dopo il trionfato a sorpresa al 1000 di Shanghai, nella finale tutta in famiglia contro il cugino Arthur Rinderknech, è balzato dal 204esimo posto del ranking Atp al 40/o. Una classifica che ancora non gli garantisce l'iscrizione al torneo. Per questo Vacherot ha chiesto una wild card per entrare nel tabellone principale del Paris Masters. "La Federtennis francese sta offrendo una piattaforma per i giocatori francesi e stranieri che chiedono per una wild card - ha spiegato il presidente del torneo, Cédric Pioline - Vacherot ha già presentato una richiesta di wild card"- Ora decideremo a chi assegnarle". "Due settimane fa, con tutto il rispetto, non molti lo conoscevano -, ha sottolineato il direttore del torneo -. Ora, penso che abbia un nome che parla, che fa notizia, che sia identificabile, oltre ad aver fatto un salto stratosferico".