Tennis

Carlos Alcaraz: "Era il mio sogno, ma non pensare di vincere Wimbledon così giovane"

Il numero uno al mondo, rientrato a casa, ha detto che non è iniziata una nuova era del tennis, ma le parole di Djokovic lo stimolano molto

  • A
  • A
  • A

Carlos Alcaraz è tornato a casa dopo il fresco trionfo a Wimbledon ai danni del campione in carica Novak Djokovic. Lo spagnolo è ancora incredulo per aver raggiunto il traguardo così giovane e ha raccontato tutta la sua felicità in un'intervista al quotidiano spagnolo Marca. "Quando ho capito di avere vinto la mia mente si è svuotata - rivela lo spagnolo -. Ero sotto shock e sono caduto a terra. Quando mi sono rialzato, volevo solo andare dalla mia famiglia, dalla mia squadra, per abbracciarli e festeggiare con loro in quel poco tempo che avevo".

La finale era iniziata in salita dopo aver perso 6-1 il primo set, ma il pronto riscatto nel tie-break del secondo parziale è stato il trampolino da cui partire per la rimonta.  "Non ho mai perso fiducia, sapevo che la partita sarebbe stata lunga e che avrei avuto le mie chance se avessi alzato il mio livello - spiega Alcaraz -. Se avessi perso il secondo set, però, adesso non direi così. Ma ho sempre creduto in me stesso e, anche se fossi stato sconfitto, sarei stato comunque orgoglioso di me stesso perché di fronte a me avevo una leggenda. Ho sempre sognato di vincere Wimbledon, ma non avrei mai pensato di riuscirci così giovane".

Vedi anche Tennis: Alcaraz detronizza Djokovic! Wimbledon è suo dopo una finale spettacolare Tennis Tennis: Alcaraz detronizza Djokovic! Wimbledon è suo dopo una finale spettacolare

Il numero uno al mondo ha parlato anche delle affermazioni di Djokovic, che ha detto di vedere in lui l'unione di sé stesso, Roger Federer e Rafael Nadal. "Il fatto che lui pensi questo di me è pazzesco. È una leggenda del tennis e ha disputato partite epiche contro Nadal e Federer. Le sue parole mi danno la carica per continuare a migliorare".  

Alcaraz però ha sottolineato che il suo successo non apre una nuova era. "Fino a quando Djokovic e Nadal continueranno a giocare non ci sarà una nuova era. Tra qualche anno, quando si ritireranno, il dibattito potrà riaccendersi, ma adesso è troppo presto". Lo spagnolo ha imparato tanto con la vittoria ai Championships e ora è ancora più convinto dei suoi mezzi. "Ho capito che sono pronto, sia fisicamente che mentalmente, per giocare partite epiche contro grandi campioni e su grandi palcoscenici".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti