Maratona incredibile nel secondo turno degli Australian Open. Dopo un match estenuante di 5 ore e 45 minuti che ha tenuto i giocatori in campo fino alle 4:06 di notte, Andy Murray ha battuto al quinto set Thanasi Kokkinakis con una rimonta pazzesca. Gara infinita alla Margaret Court Arena e piena di colpi di scena tra l'australiano e il britannico, che porta a casa l'impresa col punteggio di 4-6, 6-7, 7-6, 6-3, 7-5. Si tratta della seconda partita terminata più tardi in assoluto agli Australian Open: il record appartiene a Lleyton Hewitt-Marcos Baghdatis del 2008, finita alle 4:43 della mattina. E anche della seconda sfida più lunga della storia del torneo: il primato resta alla finale del 2012 vinta da Djokovic su Nadal dopo una battaglia di 5 ore e 53 minuti.
Australian Open: in campo Berrettini, Fognini e Giorgi
Dopo il successo contro Matteo Berrettini arrivato alla fine di 4 ore e 49' di lotta, l'ex numero uno del mondo Andy Murray si ripete rimanendo in campo altre 5 ore e 45 minuti. E lo fa con una prova straordinaria per tenuta fisica, tecnica a mentale. Sotto di due set e di un break contro Kokkinakis, il britannico è riuscito prima a rimettere la partita in carreggiata e poi a chiuderla sfruttando al massimo esperienza, determinazione e nervi saldi. Doti che gli hanno consentito di vincere il match più lungo della sua carriera e di continuare a stupire tutti dopo le operazioni all'anca. Al prossimo turno il 35enne Murray se la vedrà con Roberto Bautista Agut.
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