Sci, gigante donne: vince Shiffrin

A Kranjska Gora (Slovenia) altro successo per l'americana davanti a Tessa Worley

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Il 6 gennaio dello sci non regala sorprese nella calza della Befana: a trionfare nel gigante femminile di Kranjska Gora, in Slovenia, è la solita, imprendibile, Mikaela Shiffrin. L'americana fa il vuoto nella prima manche e amministra nella seconda, rintuzzando l'attacco di un'ottima Tessa Worley, seconda. Ma l'Italia può esultare per il bellissimo terzo posto di Sofia Goggia, ottava dopo la prima frazione e capace di una grande rimonta.

Mikaela Shiffrin (1'47"40) soffre un pochino ma vince sulla pista di Podkoren, nel primo dei due appuntamenti in Slovenia previsti dal “nuovo” calendario, che ha subito un mini-cambiamento per la cancellazione delle gare di Maribor. Gli organizzatori, infatti, hanno dovuto ripiegare su questa pista a causa delle scarse precipitazioni nevose e delle temperature troppo elevate registrate nella seconda città slovena.

Dossi e visibilità ridotta non hanno bloccato la voglia di vincere del fenomeno a stelle e strisce, alla sua ottava vittoria in Coppa in stagione, la seconda nel gigante dopo quella di Courchevel. La Shiffrin è partita con l'intenzione di “farla pagare” a Federica Brignone, che nell'ultima prova del 2017 era riuscita a strapparle – assieme a Viktoria Rebensburg – il gradino più alto del podio. Nella prima manche, a eccezione di Tessa Worley (+0”86), l'americana ha staccato tutti di oltre 1 secondo. Nella seconda discesa poche sbavature, non abbastanza per far esultare una comunque brava Tessa Worley che cede un ritardo di 0”31.

Bene, benissimo, invece, Sofia Goggia. Dopo il terzo posto in Val-d'Isère, l'azzurra si prende anche quello in Slovenia recuperando cinque posizioni dalla prima manche. La finanziera bergamasca, terza a 48 centesimi dalla Shiffrin, si toglie la soddisfazione di mandare indietro sia la Brunner che la stessa Federica Brignone. Quest'ultima, infatti, perde una posizione dopo il primo tracciato, chiudendo al sesto posto. E pensare che le speranze di podio azzurre erano tutte rivolte su di lei.

Una prova da segnalare è quella di Estelle Alphande. La svedese, scesa per seconda, si rende protagonista di una sciata quasi perfetta che le permette di stare in testa alla classifica provvisoria per 15 discese (saranno 19 le posizioni recuperate) fino al +0”42 rifilatole da una insolita Petra Vhlova che chiude invece nona.

Indietro le altre azzurre: Curtoni perde molto già all'inizio della seconda manche, andando a peggiorare fino al muro. Dal 18° posto chiude al 23°. Discorso identico per Marta Bassino: il 16° tempo non alimentava certo miracoli, ma la piemontese è apparsa ancora lontana dalla forma migliore: pari merito con Irene.

Una delusione per la Moelgg: dopo il 21° tempo, l'atleta di Brunico prende un rimbalzo in seconda manche e va in rotazione, uscendo. Prima di Manuela, non sono rientrate nelle prime 30 Luisa Matilde Maria Bertani (60ª), e Roberta Melesi, che non ha concluso la prima gara.

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