Feuz vince la Coppa di discesa

Svindal, unico possibile rivale dello svizzero, si piazza alle sue spalle. Vincono ex aequo gli austriaci Mayer e Kriechmayr. Tredicesimo Paris, che chiude quarto

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Beat Feuz non sbaglia e conquista la sua prima Coppa del mondo di discesa: ad Are allo svizzero basta il terzo posto per poter esultare. Il norvegese Aksel Svindal, unico possibile rivale, si piazza alle sue spalle. Primo posto ex aequo per i due austriaci Matthias Mayer e Vincent Kriechmayr in 1'20"21. Dominik Paris chiude tredicesimo senza trovare il controsorpasso su Thomas Dressen al terzo posto nella classifica di specialità.

Serviva un'impresa a Svindal prima dell'ultima discesa della Coppa del Mondo di sci maschile: il distacco di 60 punti da Feuz nella Coppa di specialità era quasi irraggiungibile alla vigilia e per cambiare un esito che sembrava già scritto serviva solo una prestazione negativa dello svizzero. Feuz però non ha tradito le aspettative e sulle nevi svedesi gli è bastato chiudere sul gradino più basso del podio per avere la meglio. Thomas Dressen, dopo il sorpasso su Paris al terzo posto della classifica di specialità, si è dimostrato determinato nel voler continuare a stupire portandosi momentaneamente al comando. L'1'20”45 però non gli è stato sufficiente per centrare il podio: il tedesco si è dovuto accontentare della quinta posizione finendo a +0”12. A scalzarlo sono stati nell'ordine Aksel Lund Svindal, che ha voluto sognare l'impresa, Beat Feuz, con l'ennesima prova senza macchie per il sigillo sulla Coppa di specialità, Vincent Kriechmayr, che ha regalato ancora una beffa stagionale allo svizzero rubandogli il primo posto di soli quattro centesimi, e Matthias Mayer, primo in coabitazione eguagliando il tempo del suo connazionale austriaco.

Male gli azzurri, con Dominik Paris che doveva dare il meglio di sé per riportarsi al terzo posto della classifica di specialità, ma che ha dovuto accontentarsi di un tredicesimo posto a +0”70. Diciottesimo Christof Innerhofer (+0”87), ancora visibilmente contrariato al traguardo, mentre resta il rammarico per Emanuele Buzzi che cade mettendo fine a una prestazione straordinaria in cui era arrivato a insidiare il podio con dodici centesimi di ritardo. Lo svizzero classe ‘97 Marco Odermatt, campione del mondo juniores, chiude con un'ottima prestazione al dodicesimo posto in 1'20”85.

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