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SuperMaratona dell'Etna 2024: fuochi d'artificio per Dalmasso e Ciaramella

La prova Super Round Trip ha completato in senso offroad il programma dell'evento sul versante più selvaggio del vulcano siciliano

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SuperMaratona dell'Etna 2024: fuochi d'artificio per Dalmasso e Ciaramella - foto 1
© Vincenzo Randazzo

Immaginate una maratona “abbondante” e tutta in salita: dal livello del mare fin quasi alla vetta del vulcano più alto dell'Europa continentale. Beh, ora svegliatevi pure, non stavate sognando: esiste davvero! Si tratta della SuperMaratona dell’Etna che collega la spiaggia di Marina di Cottone (sulla costa ionica della Sicilia, in provincia di Catania) con il traguardo posto a quasi tremila metri di quota sulle pendici della grande montagna che svetta a quota 3557 metri sul livello del mare. Un classico appuntamento-ponte (non quello sullo Stretto…) di fine primavera a metà strada - una strada lunga quarantatré chilometri, da qui il prefisso “super”! - tra la prova regina dell’atletica leggera e la corsa in montagna. Ad aggiudicarsi la diciassettesima edizione - facendo il vuoto alle loro spalle - il francese di origini italiane Nicolas Dalmasso e la molisana Antonella Ciaramella. Oltre 450 gli atleti al via (con la Francia del vincitore di gara-uomini seconda nazione per numero di partecipanti dopo l’Italia), suddivisi tra la prova clou di sola andata (e di sola salita) da 3000 metri di dislivello positivo appunto e la Super Round Trip da 14 chilometri e mezzo ad anello (con 2400 metri di dislivello positivo/negativo): gara quest'ultima "fatta e finita" ma al tempo stesso idealmente step intermedio per chi punta al grande passo verso la gara principale organizzata da Etna Trail ASD Linguaglossa.

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© Vincenzo Randazzo

A fare la differenza in campo maschile nella gara che si svolge sul versante nordorientale del vulcano è stato il francese di origini italiane Nicolas Dalmasso. Il futuro vincitore ha fatto parte del gruppo di testa completato dal romagnolo Lorenzo Lotti, dallo scozzese Sam Milton e da Gabriele Reitano nella prima parte della gara che - dopo il via dalla costa e il passaggio sul territorio dei comuni pedemontani di Fiumefreddo di Sicilia, Piedimonte Etneo e Linguaglossa (attraversandone i rispettivi centri storici) - è entrata nel vivo inerpicandosi lungo la Strada Regionale Mareneve.  

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© Vincenzo Randazzo

Dalmasso ha rotto gli indugi all'altezza di Linguaglossa (quindicesimo chilometro di gara) allungando progressivamente nei confronti dei suoi avversari. Al passaggio chiave di Piano Provenzana (quota 1800, campo base dell’Etna Trail di fine luglio), nonostante qualche difficoltà dovuta al cambio di terreno (da asfalto a sterrato), il parigino Dalmasso - due ore e 18 minuti come PB in maratona - ha tenuto duro e conservato la posizione di testa, tagliando poi in solitaria il traguardo con il tempo finale di tre ore, 54 minuti e due secondi. Secondo gradino del podio per Lotti (alla sua seconda esperienza nella Supermaratona dopo quella del 2019) che ha raggiunto l’arco dell’arrivo con un ritardo di undici minuti e 56 secondi dal vincitore. Lo scozzese Milton si è poi incaricato di sigillare il podio con il tempo di quattro ore, 17 minuti e 23 secondi. Etna in love per l’atleta di Inverness che viene dalle Isole Britanniche ma ama la Sicilia, regione che ha scelto per le sue recenti nozze!

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© Vincenzo Randazzo

Gara-donne senza storia per quanto riguarda la vittoria finale. Ad aggiudicarsela a mani basse la molisana Antonella Ciaramella che ha chiuso la missione quattro ore e 50 minuti esatti dopo il segnale di partenza, infliggendo distacchi perentori a Sonia Pascali (al traguardo quasi un’ora dopo la vincitrice-55 minuti e 50 secondi) e Sara Ponti che per poco meno di nove minuti (cinque e 58 secondi) ha perso la “volata” per la piazza d’onore. Ciaramella ha sfiorato la top ten assoluta, andando ad occupare l’undicesima casella di una classifica assoluta da 255 finishers.

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© Vincenzo Randazzo

LE DICHIARAZIONI DEI VINCITORI

“Sono molto felice di questa vittoria. Non ero realmente preparato per questa gara ma adoro questi luoghi e questi paesaggi. Per arrivare in cima ho corso con lo spirito e con la testa. La differenza l’ho fatta intorno al quindicesimo chilometro, quando ho aumentato l’andatura staccando i miei avversari”. (Nicolas Dalmasso)

“Non mi aspettavo di correre questa gara con così tanta facilità. Ho mantenuto un ritmo regolare e non ho accusato tanto la salita perché sono abituata ad allenamenti con dislivello. È organizzata benissimo, il percorso è fantastico e poi… l’ho vinta: meglio di così non poteva andare!” Una competizione tosta e bellissima che consiglio a tutti, una delle più belle che ho fatto". (Antonella Ciaramella)

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“Ho fatto una bella prestazione e ne sono contentissimo. Mi sono risparmiato nella prima parte, poi ho staccato un gruppetto di tre-quattro avversari e sono riuscito ad arrivare secondo. Supermaratona dell’Etna è unica nel suo genere: 43 chilometri tutti in salita, dentro uno scenario  mozzafiato. L’avevo già corsa cinque anni fa chiudendo terzo. Oggi ho fatto secondo, la prossima volta sarebbe bello arrivare primo! Complimenti agli organizzatori e a tutti i volontari”. (Lorenzo Lotti)

“È la mia prima SuperMaratona dell’Etna, e la mia seconda volta in Sicilia. Sei mesi fa mi sono sposato a Taormina! Sono davvero molto felice del risultato. Non sapevo bene cosa aspettarmi e come gestire una gara così particolare e unica, ma è andata bene. Una corsa incredibile: bellissima e sbalorditiva”. (Sam Milton) 

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Ad imporsi nella più breve e più bruciante Super Round Trip ad anello (come suggerisce il suo nome) interamente offroad, a differenza della sorella maggiore, sono stati Mattia Raimondi e Stephanie Hermel. La traccia-gara prevedeva in questo caso la partenza da quota 1800 (Piano Provenzana), passaggio all'Osservatorio Vulcanologico Etneo, e finale in discesa verso l’arrivo dentro un canalone di sabbia vulcanica. Tra gli uomini, il forte atleta ventiseienne di Tirano (in Valtellina) ha risolto la pratica-vittoria in un’ora, 22 minuti e 39 secondi, precedendo di tre minuti e un secondo Giovanni Malugani, con Emanuele Lattanzi terzo ad oltre un quarto d’ora dal vincitore (15 minuti e 14 secondi).

In gara donne la tedesca ha vinto con il tempo finale di un’ora, 56 minuti e altrettanti secondi, scalando fino alla tredicesima casella una classifica assoluta da 107 finishers. A completare il podio femminile in quest’ordine Monica Casiraghi (staccata di sedici minuti e un secondo da Hermel) e Sivia Cassini a diciassette minuti e 28 secondi dal podio alto.

Smarcato il super appuntamento di fine primavera, fari puntati adesso sulla tredicesima edizione di Salomon Maxi Race Etna Trail, in programma domenica 28 luglio, sempre nello scenario del versante nord dell'Etna, il più "wild" del vulcano. Tre le distanze in locandina: quella clou da 64 chilometri (3650 metri D+/-), quella intermedia da 24 chilometri (1300 metri D+/-) e quella entry level da 14 chilometri e 600 metri di dislivello: positivo e negativo, trattantosi come per le due gare maggiori di tracctai ad anelli con ritorno al punto di partenza.

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