Run Everesting: la nuova sfida solidale di Ivana Di Martino

Da Cortina allo Stelvio in 3 giorni per un dislivello di 8848, pari all'altezza dell'Everest

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“Ogni corsa per me è un’emozione nuova, non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura, tengo molto a questa impresa e mi sono preparata al meglio”. Con queste parole Ivana Di Martino ha presentato a Milano Run Everesting, la sua ultima sfida, a sostegno di Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca sui tumori femminili. Una nuova impresa che unisce empowerment femminile, benessere ed impegno sociale: una corsa in solitaria da Cortina al Passo dello Stelvio che consiste nel percorrere dieci salite per un dislivello pari a 8848 metri, vale a dire l’altezza del Monte Everest, in modalità non stop. Una prova da portare a termine, nelle intenzioni della ultra runner monzese, nell’arco di tre giorni: da mercoledì 11 a sabato 14 settembre.

“Il sostegno del mio allenatore e della mia famiglia è stato fondamentale” ha sottolineato ancora Ivana, runner instancabile, appunto, ma soprattutto mamma ed insegnante, già nota per aver compiuto altre imprese straordinarie per cause benefiche. Ivana coltiva fin da bambina la passione per la corsa e neppure un problema cardiaco, che la obbliga a sottoporsi a un intervento al cuore e a fermarsi per qualche tempo, le impedisce di continuare ad allenarsi e di portare a termine con successo diverse corse. Dal 2013 al 2017, in pratica un progetto all’anno. Nel 2013 con la 21volte donna: 21 mezze maratone in 21 giorni in giro per l’Italia per sostenere un’associazione che si occupa della violenza contro le donne. Oppure la Running For Kids del 2014: una maratona partita da Lampedusa passando per i centri d’accoglienza italiani per ricordare i diritti dei migranti minori. Oppure ancora la Rexist Run nel 2015: ben 700 km in 8 giorni per sostenere Dynamo Camp. Passando poi per la Run4Kids del 2016, quando Ivana ha percorso ben 900 km - da Milano a Bruxelles - per consegnare un messaggio alla Commissione Europea per Banco Alimentare. Senza dimenticare i 330 chilometri e gli 8000 metri di dislivello positivo superati nella White Ultra Run del 2017 intorno al Monte Bianco.

“Arrivo da un anno difficile in cui ho avuto un infortunio, quindi ho voluto realizzare questa impresa con tutta me stessa. Mi piace molto correre soprattutto in salita, provo emozioni e sensazioni forti quando corro, e farlo per aiutare gli altri mi motiva ancora di più” ha ribadito Ivana, per poi continuare: “Questa sfida è legata al sociale, volevo assolutamente sostenere Fondazione Umberto Veronesi, credo moltissimo nella ricerca scientifica e poter fare qualcosa che amo, come correre, per una causa così nobile, mi riempie di gioia e di carica per dare del mio meglio. La missione è sensibilizzare il pubblico e portare le persone a donare sulla piattaforma Retedeldono.it”.

Run Everesting sostiene in particolare il progetto Pink is Good, che promuove la prevenzione e finanzia la ricerca scientifica d’eccellenza per la cura dei tumori femminili: l’obbiettivo è raccogliere fondi per finanziare un anno di lavoro di un ricercatore impegnato a cercare nuove cure contro i tumori femminili. Ed anche in quest’occasione protagonista sarà la corsa, uno sport che è emblema non solo del benessere psico-fisico, ma anche della sfida con sé stessi e del superamento dei propri limiti. Ivana rappresenta al meglio il potere di questo sport: una donna di oggi, dalle molte vite che ha trovato nella corsa non solo una passione, ma anche la possibilità di fare del bene e di superare le difficoltà della vita. Una storia incredibile, quella della runner di Monza, raccontata anche nel libro “Correre è la risposta”.

Un modello di indipendenza ed emancipazione femminile che incarna alla perfezione la visione e il ruolo moderno delle donne, sempre attive e proiettate al futuro nelle piccole e grandi imprese di ogni giorno. Appuntamento a mercoledì 11 settembre con il via alla corsa da Cortina, luogo ancora più simbolico dopo l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 proprio alla perla delle Dolomiti e a Milano.

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