Buona la prima per il "diecimila" andato in scena all'interno del parco tecnologico del Kilometro Rosso alle porte del capoluogo orobico.
di Stefano Gatti© Cristian Riva/Diego Degiorgi
Per chi percorre l'Autostrada A4 in direzione Venezia, il muraglione rosso scuro che - ormai in vista di Bergamo e della sua Città Alta - accompagna il proprio viaggio per mille metri esatti è una "presenza" in qualche modo straniante: in grado di affascinare ed incuriosire. Da domenica 10 aprile però il "mistero" non è più tale: almeno per chi sceglie di prendere il via di Innovation Run, la prova da dieci chilometri che si svolge proprio all'interno del Kilometro Rosso. A spuntarla sono stati l'emergente Omar Bouamer e l'azzurra Giovanna Epis, primattori di un evento riuscitissimo e di sicuro avvenire, alla cui edizione d'esordio hanno preso parte settecento runners.
Dentro la Città (tecnologica) Proibita! Un'occasione imperdibile per correre all'interno del campus che sorge appunto alle porte di Bergamo e ne vuole essere un biglietto da visita a livello tecnologico ed imprenditoriale. Ora pronto ad aprirsi al territorio: Innovation Run risponde a questa esigenza ed i primi passi (di corsa!) su questo cammino sono piuttosto incoraggianti. Interessante soprattutto il mix tra top runners di livello assoluto ed il popolo del running. Una ricetta vincente, sempre e comunque.
© Cristian Riva/Diego Degiorgi
In campo femminile vince Giovanna Epis, unica atleta azzurra al via della maratona olimpica di Tokyo della scorsa estate, partita (noblesse oblige!) con il pettorale numero. La vincitrice sfiora con 33 minuti e 11 secondi il proprio limite sulla distanza ma la giovane Ludovica Cavalli - ventuno anni - ne tiene a lungo in scia, chiudendo a soli quattro secondi e facendo segnare uno dei migliori tempi italiani della storia al limite dei ventitré anni: 33 minuti e 15 secondi, appunto. Da parte sua Omar Bouamer, nome nuovo ed emergente del fondo italiano, ha la meglio nei confronti di una concorrenza estremamente blasonata, trionfando in 29 minuti e 36 secondi nella prova maschile. In entrambi i casi - Epis e Bouamer - si tratta della… punta dell'iceberg di un debutto grandi firme ma anche grandi numeri (settecento atleti al via ) per la prova realizzata da Map Comunicazione di Massimiliano Pezzoni, in collaborazione con l'Atletica Stezzano presieduta da Vladimir Maffeo.
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La gara maschile scatta subito su ritmi importanti: è un gruppetto di undici atleti a prendere il largo al primo passaggio sul traguardo dopo un chilometro e trecento metri. Il primo giro "lungo" screma il drappello battistrada, che in pratica si dimezza al primo passaggio sulla linea del traguardo (5650 metri). Il campione italiano Assoluto 2019 di maratona René Cuneaz (CUS Pro Patria Milano) fa l'andatura, lo seguono il due volte tricolore di mezza maratona Daniele D'Onofrio (Polizia), Omar Bouamer (GP Parco Alpi Apuane), l'azzurro della maratona olimpica 2016 Stefano La Rosa (CS Carabinieri) e il nazionale di cross Michele Fontana (CS Aeronautica), mentre l'azzurro dei 3000 metri agli ultimi Mondiali indoor Yassin Bouih (Fiamme Gialle) perde contatto con la testa della corsa.
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A far "saltare in aria" la gara è Cuneaz, ad approfittarne è Bouamer, che nell'ultimo chilometro si mette tutti i rivali alle spalle cogliendo il successo in 29 minuti e 36 secondi, sigillo finale di un inverno per lui superlativo anche nelle corse campestri. Dietro fioccano i primati personali, con il 29 e 39 di D'Onofrio (secondo) ed il 29 e 40 di Cuneaz, che completa il podio. La Rosa coglie la quarta piazza davanti a Fontana e Bouih. I due portacolori di La Recastello Radici Group Luca Magri e Lorenzo Cagnati chiudono settimo ed ottavo.
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Questo il commento a caldo del vincitore Bouamer che vive ad Aosta, di professione fa l'infermiere ed in carriera sui diecimila si è già spinto sotto i ventinove minuti: per la precisione 28 e 56 secondi:
“La concorrenza era molto qualificata, per me è un onore essere il primo vincitore di questa corsa così bella: Cuneaz ha dato uno strappo importante nel secondo giro lungo, la sua azione è stata un po' il mio trampolino di lancio”.
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Trentaduesima il 7 agosto scorso al traguardo della maratona delle Olimpiadi di Tokyo 2020 (corsa in condizioni proibitive per il caldo soffocante e l’umidità opprimente), Giovanna Epis parte a tutta ma Ludovica Cavalli (CS Aeronautica) prova a seguirla: il leit motiv della gara è questo, fin dal passaggio ai 1300 metri. Alle loro spalle si procede a coppie: Giulia Sommi (CUS Pro Patria Milano) e Sara Bottarelli (FreeZone) per la terza piazza, Vivien Bonzi (La Recastello Radici Group) e Barbara Bani (FreeZone) per la quinta.
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Al comando della gara, il ritmo della 32enne Epis, veneziana trapiantata nel Milanese ed in forza al CS Carabinieri cala leggermente nella seconda parte della prova. Una flessione che non le impedisce di concludere in un eccellente 33 minuti e 11 secondi, a fronte di un personal best di trentatré minuti tondi. Formidabile come detto sopra anche il tempo di Ludovica Cavalli: campionessa italiana assoluta in carica del cross corto (tre chilometri) e dei 3000 indoor, già sesta nel 2019 all’Europeo Under 20 sui 3000 siepi, la promettente atleta genovese residente a Modena toglie addirittura un minuto e 44 secondi al proprio limite sulla distanza, realizzando uno dei migliori tempi italiani della storia nella categoria Promesse. Le prime impressioni della vincitrice ed a seguire quella della sua prima rivale:
“Sono partita forse un po' forte ma sono molto soddisfatta del tempo, soprattutto perché vengo da un periodo di gare molto intenso. Felice di essere qui, su un tracciato veloce, in una gara ben organizzata e finalmente con tanto pubblico a sostenerci. Ora testa alla preparazione per la maratona degli Europei di Monaco di Baviera".
"Ho provato a seguire Giovanna… Ne è uscita una bellissima gara: sono davvero soddisfatta, anche se le gare nelle quali mi vedrete più spesso restano i 1500 ed i 5000 in pista”.
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Sara Bottarelli risolve a proprio favore il duello con Giulia Sommi per il terzo posto: 34 e 27 per l'azzurra della corsa in montagna, oro europeo e iridato a squadre nel 2016, primo acuto della sua seconda "vita" sportiva dopo aver dato alla luce Chiara e Lucia. Sommi quarta con 34 e 34, mentre firmano il proprio PB sia Barbara Bani (quinta in 35:52) sia Vivien Bonzi che sta allargando alle prove stradali - ed in particolare ai “diecimila” - un programma agonistico recentemente focalizzato sul trailrunning. La ventunenne atleta di La Recastello Radici Group chiude sesta in 35 minuti e 54 secondi. Tutta sotto i trentasette minuti la top ten completata da Francesca Generali (CUS Pro Patria Milano), Giulia Vettor (CUS Parma), Banchialem Amodio (Atletica Bergamo 1959 Oriocenter) e Luisa Gelmi (Gav Vertova).
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Al traguardo è festa per tutti, a partire dai vincitori di categoria, premiati da Roberto Marelli (direttore sviluppo del campus Kilometro Rosso), da Matteo Vavassori (presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo), da Silvio Brambilla e Marco Cornali (Cornali Gioiellerie), da Stephanie Bellina (Lodauto), da Lara Nozza (Cisalfa Sport), dal primo cittadino di Stezzano Simone Tangorra e dal vicepresidente FIDAL Bergamo Alberto Pirola. Kilometro Rosso e Confindustria Bergamo commentano:
“Siamo davvero felici del successo di questa iniziativa e di aver permesso a centinaia di persone e di atleti di scoprire il nostro campus. Anche grazie ad Innovation Run Kilometro Rosso continua nel suo percorso di apertura verso il territorio e i non addetti ai lavori, diventando sempre più… pop”.
© Cristian Riva/Diego Degiorgi