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Monza chiama, Parigi risponde: Le Coq Sportif R2024, il running alza la cresta  

Abbiamo messo alla prova in modalità “racing” sui viali del Parco di Monza il nuovo modello del brand transalpino

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© We Run For Women Press Office/GetPica

Tutti i colori dell’autunno per una domenica-sprint al Parco di Monza “on a mission”, anzi due: il verde di una delle aree naturali recintate più grandi d’Europa, le tonalità dorate e fiammeggianti tipiche di questo periodo dell’anno, a fare pendant con l’amaranto delle divise delle… Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato che - attraverso la Questura del capoluogo brianzolo - ha organizzato nella terza domenica di novembre la seconda edizione di We Run For Women-Corriamo con la Polizia di Stato contro i femminicidi. A completare la tavolozza, la marea orange degli oltre mille runners che hanno acceso una manifestazione dagli evidenti (e drammaticamente attuali) risvolti sociali. Noi ci abbiamo aggiunto un ultimo tocco di bianco, più tecnico e spiccatamente sportivo, scegliendo la prova agonistica da dieci chilometri targata FIDAL per sottoporre ad un collaudo competitivo le nostre immacolate R2024 di Le Coq Sportif, il modello che simboleggia la rinascita delle calzature performanti di un brand che - con orgoglio tipicamente transalpino - guarda ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024.

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© S. Gatti

Grazie al know-how tecnico francese R2024 permette agli atleti - professionisti e non - di esprimersi su ogni tipo di terreno. Progettata per un uso regolare, si rivolge ai corridori universali che cercano un modello adatto soprattutto alla strada. Eccoci quindi nella gabbia di partenza di We Run For Women nei pressi di Viale Cavriga, l’arteria che collega l’ingresso principale del Parco con la sua porta di Villasanta: tre chilometri perfettamente rettilinei e ondulati, uno dei quali sarà l’ultimo del nostro test, che scatta dopo le procedure pre-gara di rito al campo base della vicina Cascina San Fedele, dove ritiriamo - tra l’altro - il nastrino simbolo della giornata, che provvedo ad avvolgermi intorno al polso.

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© S. Gatti

Oltre alla divisa di ASD Sportiva Lanzada by CRAZY, scelgo abbigliamento tecnico X-BIONIC (dall’alto in basso maglia tecnica, pantaloncini e calze), completando ovviamente l’outfit monzese con le R2024 dall’eleganza assoluta (ora che le osservo indossate) e quasi vintage, ma progettata con la tecnologia più recente e proiettata nel futuro. La preparazione dell’utilizzatore finale deve essere all’altezza delle premesse, anzi delle caratteristiche tecniche e del livello di finitura. R2024 calza come un guanto ma per questo motivo occorre fare molta attenzione per immergersi… nell’esperienza running con cura da professionisti, per evitare fastidi e sfregamenti. È ciò che abbiamo notato a Monza in fase di riscaldamento pre-gara, dopo esserci infilati la scarpa su un terreno non perfettamente pianeggiante causa… affollamento della zona partenza.

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© We Run For Women Press Office/GetPica

Caratterizzato dai primi due chilometri di pura scorrevolezza su terreno in piano, il tracciato di gara non concede tregua, alternando settori rettilinei ad altri più sinuosi, brevi sezioni di strada bianca e un andamento (anche se a tratti impercettibile) in continuo saliscendi, che solo la modalità-gara (con la sua esasperazione) è in grado di emergere… alla superficie della coscienza e dell’impegno atletico. L’ideale insomma per provare a mettere alla frusta R2024. Intanto, le sue caratteristiche: la novità di LCS invita a compiere una falcata naturale, garantendo al contempo di un comfort ottimale, grazie soprattutto alla soletta Ortholite®. Il drop è di sei millimetri. Stack anteriore 17 millimetri, stack posteriore 23 millimetri. Il peso è di 237 grammi e in gara si sentono tutti… anzi no. Nel senso che la leggerezza conta e aiuta! R2024 presenta una tomaia monopezzo leggera e resistente con tecnologia tessile Matryx. Tessuto in Francia e composto da fibre aramidiche e di Kevlar, questo tessuto fornisce anche sostegno e traspirabilità ai piedi dei corridori. R2024 è dotata di una tecnologia innovativa per la suola Dynactif 2.0. Un inserto in EVA nella parte posteriore per l'ammortizzazione combinato con una curvatura della suola progettata per un rilancio efficace nella parte anteriore, che offre una rotazione naturale del piede: insomma una rullata corretta ed efficace. La tecnologia Aerotop Evo assicura una completa ventilazione del piede attraverso le perforazioni distribuite sulla linguetta, che offre un comfort eccellente grazie alla sua forma asimmetrica e alle sue proprietà anti-frizione.

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© We Run For Women Press Office/GetPica

Smarcata la teoria, eccoci alla pratica. Dieci chilometri finiscono presto, impossibile quindi dare dopo poche decine di minuti di massimo sforzo un giudizio definitivo su un prodotto destinato a dare il meglio di sé sul lungo, nella pratica quotidiana e regolare. Però bastano per un warm up significativo che le nostre R2024 portano a termine con successo, regalandoci una sensazione di affidabilità e comodità che mettiamo sull’asfalto allo sparo del via e portiamo a destinazione con immutata efficacia dieci chilometri più in là, dopo aver dato sportivamente battaglia ai nostri colleghi (due o tre di loro in particolare), prendendo in particolare come punto di riferimento la poliziotta-atleta Maria che – dopo il sostanziale equilibrio iniziale - passa senza esitazione in modalità “negative split” intorno alla boa di metà gara e da lì fino al traguardo allunga il passo: la classica differenza tra professionisti e amatori! Non la perdiamo mai di vista ma ci concentriamo sul nostro test, badando a cercare di correre con stile accettabile e il più possibile efficace. Ci riesce meglio di altre volte. Assecondati anche - ne abbiamo percezione certa - dalle R2024 che fanno fino in fondo (anzi, fino al traguardo) il loro mestiere. Forse mai come in questa occasione - per ribadire il concetto espresso sopra - è il caso di dire che la fine non è altro che un nuovo inizio. Perché le R2024 sono solo all’inizio della loro carriera e torneranno presto a mordere la strada, con tutto il loro carico (leggerissimo!) di tecnologia e soprattutto comodità.

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© S. Gatti

    

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