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Monte Zerbion: Maguet e Cumerlato vincono la Skyrace, Mathys e Oberbacher nel Vertical

Terza edizione ad altissima intensità per l'evento valdostano che nel 2025 diventa mondiale

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Monte Zerbion: Maguet e Cumerlato vincono la Skyrace, Mathys e Oberbacher nel Vertical - foto 1
© Monte Zerbion Skyrace Press Office

La nebbia che ha avvolto la parte alta del percorso e la neve che ha ricoperto in abbondanza la sezione finale della cresta che porta al punto culminante di Monte Zerbion Skyrace (impedendo agli organizzatori di di confermare il percorso originale) nulla hanno potuto contro il successo della terza edizione di un evento già in rampa di lancio verso un 2025 mondiale. Sabato 18 maggio dal campo base di Piazza Volontari del Sangue di Châtillon (là dove la Valle d'Aosta svolta senza incertezze verso ovest) sono stati oltre seicento gli skyrunners di ogni età, provenienza e ambizioni personali a lanciarsi nelle prove agonistiche del bouquet di proposte del team di ASD Montagnesprit, per una manifestazione allargata alla scoperta del territorio, delle tradizioni, dell’enogastronomia e soprattutto all’insegna dell’inclusione. Ad arricchire ulteriormente la terza edizione di MZS è stato poi il valore del ricordo e della memoria: quello di Jean Pellissier (campione di scialpinismo, pioniere dello skyrunning e ideatori dell’evento insieme a Dennis Brunod e Bruno Brunod) scomparso lo scorso autunno e quello dello sportivo e insegnante Victor Vicquéry che aveva perso la vita all’inizio dello stesso anno.

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Un parterre di atleti di livello internazionale ha dato vita a sfide tiratissime e ad esibizioni di classe e talento nelle due prove di cartello (la Skyrace e il Vertical), entrambe leggermente rimaneggiate a livello di chilometraggio (ma non di difficoltà e di intensità), completate da una “sky” d’ingresso, da una prova only-up destinate alle promesse della Coppa Italia Giovani FISky (per la prima volta aperta ai diversamente abili) e dalla Randò enogastronomica tra le vie di Châtillon, una delle “Città del miele” del nostro Paese, tanto per restare in argomento. 

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Nomi prestigiosi nella starting list delle prove clou di MZS, come detto accorciate alla vigilia dell’evento per ragioni di sicurezza dopo le nevicate della prima parte della settimana che portava al raceday di sabato 18 maggio: un surplus di lavoro e di responsabilità per lo staff organizzatore di Montagnesprit che ha fissato nell'uscita in cresta dal canalone di Levò il GPM della Skyrace e il traguardo del Vertical, abbassandolo di poco più di un centinaio di metri rispetto... al programma originale, ai 2722 metri di quota della vetta dello Zerbion.

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Nella skyrace di cartello (MZS Monte Zerbion Skyrace) “scesa” a 20 chilometri (per 1950 metri dislivello positivo), sfida serrata - anzi serratissima e incerta fino in pratica alle ultime centinaia di metri - tra Nadir Maguet e Gianluca Ghiano (Associazione Sportiva Santiano Dante/Brooks Trail Runners), che si sono alternati al comando. Il pinerolese Ghiano ha fatto l’andatura nella parte iniziale, riuscendo ad allungare fino a quasi un minuto sul beniamino di casa e a scollinare per primo sulla cresta dello Zerbion. Il “Mago” di Torgnon (in Valtournenche) ha recuperato lungo la discesa e ha messo la freccia su Gianluca nel finale, ormai alle porte di Châtillon (all'altezza delle vie più alte del centro abitato), tagliando il traguardo con diciannove secondi di vantaggio sul rivale.

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Per Nadir (che in settimana aveva fatto le prove generali vincendo la Grimpette de l’Arboretum di Verrayes, nell’ambito del circuito only-up Soirée Vertikal), si tratta del secondo successo consecutivo in un albo d’oro inaugurato nel 2022 da Luca Del Pero. Maguet ha attraversato la linea d’arrivo un’ora, 59 minuti e 32 secondi dopo il via, cogliendo un altro successo di prestigio dopo la recente affermazione nella Skyrace del Matheysins, terzo dei ventuno appuntamenti di Merrell Skyrunner World Series, il circuito "targato" ISF (International Skyrunning Federation). Anche Ghiano è riuscito (per nove secondi!) a rimanere… dalla parte giusta del muro delle due ore di gara. A titolo di curiosità, vale la pena ricordare che Roberto Maguet (papà del vincitore) ha chiuso la skyrace in ventiquattresima posizione, a trentasei minuti e mezzo dal figlio!

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Terzo gradino del podio per Lorenzo Rota Martir (GS Orobie/Team SCARPA), con un ritardo di un paio di secondi inferiore ai quattro minuti dal vincitore. Quarta e quinta casella del ranking per l’intramontabile Daniel Antonioli (ASD Team Pasturo/Team SCARPA) e per il polivalente William Boffelli (ASD Outdor With Us). Classe e talento da vendere anche nella seconda metà della top ten, aperta dall’iridato di skyrunning Cristian Minoggio (Altitude Skyrunning Team/Team Kailas) che ha preceduto Danilo Brambilla (ASD Falchi Lecco/ALDE). Ottava piazza per Fabio Cavallo (Team Marguareis) davanti a Mattia Gianola di Team Valtellina ASD/Team Scott, decima per il runner indipendente Giuseppe Vidoni.

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In gara-donne Martina Cumerlato è stata all’altezza del pronostico della viglia che le assegnava il ruolo di favorita. La top runner vicentina di Skyrunning Adventure/Team ASICS ha chiuso la missione-vittoria in due ore, 37 minuti e 23 secondi, arrampicandosi fino alla ventisettesima posizione di una classifica assoluta da 297 finishers.

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Martina ha tagliato il traguardo sul lato nord di Piazza Volontari del Sangue con un vantaggio di un minuto e 52 secondi sull'acclamatissima beniamina local Roberta Jacquin (ASD Pegarun, ventinovesima), mentre a completare il podio è stata Liviana Mandrile di ASD Boves Run che ha portato a termine la prova in due ore, 43 minuti e nove secondi (trentottesima). Top five femminile in quest’ordine anche per Noémie Grandjean e Sabrina Bendotti. La vincitrice Cumerlato succede nell’albo d’oro della skyrace a Fabiola Conti (prima nel 2022) e a Giulia Pol che si era imposta dodici mesi fa.

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Accorciato a 8,5 chilometri (1950 metri dislivello positivo) MZV Monte Zerbion Vertical era valido come quarto dei nove appuntamenti di VK Open Championships by ISF. Tra gli uomini, l'altoatesino Alex Oberbacher (Skyrunning Adventure/Team La Sportiva) ha fatto la differenza, tagliando il traguardo sul GPM della skyrace in un’ora, 18 minuti e 55 secondi. Secondo posto per lo scialpinista elvetico Werner Marti (Adidas Terrex) con un ritardo di tre minuti e 26 secondi. Terzo gradino del podio per il valdostano Alex Déjanaz di ASD Montagnesprit/Team CRAZY che ha superato nella seconda parte della prova il russo Aleksei Pagnuev, sigillando il podio con il tempo di un’ora, 24 minuti e 37 secondi.

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Podio stellare, quello di gara-donne MZV: quattro volte vincitrice della mitica Sierre-Zinal, la fuoriclasse elvetica Maude Mathys (ASICS Trail) si è imposta in un’ora, 32 minuti e sette secondi, scalando fino alla top ten (nona) una classifica generale da 132 finishers. Leader della classifica femminile di Golden Trail World Series (una Vittoria e un secondo posto nelle prime due tappe in Asia del circuito Salomon), la fortissima e carismatica Maude è stata raggiunta solo sul podio dalla statunitense - e ormai francese d’adozione - Hillary Gerardi (staccata però di otto minuti e 12 secondi) che ha prevalso per un minuto e 15 secondi sulla nostra Corinna Ghirardi (Skyrunning Adventure) nella corsa al secondo gradino del podio.

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Oltre alla prova-clou, il formato skyrace dell’evento MZS prevedeva la gara sulla distanza di 18 chilometri di sviluppo lineare e 1500 metri D+ che (escludendo la parte alta dell’itinerario della 20K e del Vertical) si è svolta - diversamente da questo - secondo il programma originale, che lasciava quello delle altre due all’altezza della località Tsetsallet. Tra gli uomini la vittoria è andata a Enrico Rota Martir (GS Orobie/Team SCARPA) che si è imposto in un’ora 48 minuti e 48 secondi. Alle sue spalle due atleti local: Joseph Philippot di APD Pont-Saint-Martin (ritardo di due minuti e sette secondi) e Manuel Bosini (Atletica Monterosa Giuseppe Mauro Fogu Arnad), al traguardo un’ora 54 minuti e due secondi dopo il segnale di partenza.

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In gara-donne podio alto per la beniamina di casa Sophie Brunod (del team organizzatore ASD Montagnesprit) in due ore, 36 minuti e 40 secondi: trentatreesima di una classifica assoluta da 96 finishers. Secondo e terzo gradino per Sara Spinella (staccata di cinque minuti e sette secondi) e Chiara Zenato, che ha fatto ritorno al campo base di Piazza Volontari del Sangue in due ore, 42 minuti e 25 secondi. A separarle Sara e Chiara trentotto soli secondi (quarantesima e quarantunesima del ranking M/F).

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Nel formato vertical invece, oltre alla gara maggiore di VK Open Championships, la scaletta prevedeva quella da 5,5 chilometri che ha aperto la giornata e che era valida per la Coppa Italia Giovani FISky (Federazione Italiana Skyrunning) per le categorie Youth A e Youth B, olre ad essere aperta ai diversamente abili. Ad imporsi in campo maschile sotto l’arco del traguardo in località Nissod è stato Marco Magistro di APD Pont-Saint-Martin (38 minuti e 52 secondi): seconda e terza posizione per Luca Curioni di Polisportiva Albosaggia ASD (40 minuti e tre secondi) e a Massimiliano Durbano (Podistica Valle Grana, 40 minuti e 42 secondi). È stato però Lorenzo Milesi (ASD Team Pasturo, 41 minuti e 15 secondi) a salire sul terzo gradino del podio della Coppa Italia Giovani.

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Ad aggiudicarsi la gara femminile è stata la polivalente - promettente scialpinista, figlia di Gloriana Pellissier - Noemi Junod (ASD Runners Villeneuve), che ha prevalso in 47 minuti e 21 secondi su Marcella Pont (ASD Outdoor With Us, 55 minuti e otto secondi) e sull’elvetica Johanna Lattion, che per un solo secondo ha mancato la missione “under one hour”.

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Terminate (oppure avviate alla loro conclusione) le prove competitive e la "golosa" Randò di metà mattinata, nel primo pomeriggio è stata la volta della coloratissima Baby Skyrace che ha visto protagonisti (dal primo all’ultimo!) lungo un breve circuito cittadino (da cinquecento metri e da un chilometro) ben centocinquanta bambini suddivisi in due categorie. Nessuna classifica e nessun cronometro, appunto: solo tanto divertimento.  

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Archiviata una terza edizione all’altezza delle due precedenti e che ha impegnato a fondo lo staff di Montagnesprit sul piano organizzativo ma anche su quello emozionale, lo sguardo è già puntato al prossimo anno. Tante novità in vista del 2025 e una su tutte: in tre soli anni la prova-clou dell’evento MZS si è guadagnata la promozione a tappa di Skyrunner World Series, il circuito iridato sancito da ISF (International Skyrunning Federation). L’appuntamento è fissato per sabato 17 maggio 2025.

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