© Giacomo Meneghello
Firme d'autore sulla settima edizione di K2 Valtellina Extreme Vertical Race: sono quelle di due dei grandi favoriti della vigilia di una prova che però solo in campo femminile è stata davvero "blindata" fin dai suoi primi metri. La straordinaria austriaca Andrea Mayr ha fatto infatti il suo ritorno trionfale a Talamona (campo base della gara) a due anni di distanza dalla sua precedente "calata" in Italia, quando aveva anche messo segno il record sulla distanza dei nove chilometri del doppio chilometro verticale della Bassa Valtellina: dai 272 metri sul livello del mare del centro di Talamona ai 2272 dei pochi metri quadrati della vetta del Monte Pisello, cima panoramica del versante orobico di questo settore della Valtellina.
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In gara-uomini, sfida serrata a tre tra Marcello Ugazio, Andrea Elia e Daniel Thedy nella prima parte della salita. In splendida forma fin dall'inizio della primavera, il valdostano Thedy ha fatto la differenza nella seconda metà dell'itinerario, mettendo poi in cassaforte la vittoria nel tratto finale in cresta. Ad Ugazio ed Elia non è rimasto altro da fare che giocarsi il secondo posto, onorando fino in fondo (anzi fino in cima) L'impegno con un tiratissimo rush finale. A spuntarla è stato il polivalente atleta piemontese nei confronti del campione italiano vertical grazie ad uno scatto... da centometrista negli ultimi quindici metri di gara! Resistono i record assoluti della stessa Mayr (2023) e dell'elvetico Roberto Delorenzi (2024), grazie anche a condizioni non proprio ideali quest'anno, con clima caldo e afoso e la nebbia nella parte finale.
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GARA UOMINI
Ad avere la meglio sulle ripide pendenze che in soli nove chilometri e duemila metri tondi tondi di dislivello verticale è stato quindi Daniel Thedy che, fin dalle prime battute, ha forzato il ritmo insieme ad Andrea Elia e a Marcello Ugazio. Sgranato il gruppo di testa, il terzetto si è dato battaglia, con il "lungo" portacolori Outdoor With Us/Kailas bravo a guadagnare via via terreno aggiudicandosi la vittoria con il tempo finale di un'ora, 17 minuti e 41 secondi.
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Sotto il minuto il ritardo dei suoi due inseguitori. Il verticalista di Sport Project VCO/Team SCARPA Ugazio ha prevalso per cinque soli secondi sull'altro specialista only up Elia (La Recastello Radici Group) nella volata finale. Per Ugazio ritardo di 42 secondi, 47 per Elia.
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Top five in quest'ordine per l’azzurro Tiziano Moia di Gemona Atletica (due minuti e otto secondi il suo ritardo da Thedy) e per il campione di scialpinismo Davide Magnini (Team New Balance), che ha varcato l'ingresso del recinto di vetta un'ora, 20 minuti e 37 secondi dopo il segnale di partenza. Sesto posto per Luca Del Pero (Sky Lario Runners ASD/Team SCARPA) davanti a Damiano Pedretti e allo skyrunner elvetico Fiorillo Camesi. A completare la top ten sono stati lo svedese Martin Nilsson e Massimo Triulzi.
Come detto sopra, resiste il record 2024 di Delorenzi (assente perché impegnato nella tappa USA di Golden Trail World Series), dal quale Thedy è rimasto lontano un minuto e 19 secondi. Le condizioni ambientali non hanno consentito nemmeno agli atleti top di avvicinarsi al primato... rossocrociato. Nonostante una partenza a tutta, al primo rilevamento posizionato dopo i primi mille metri di dislivello il terzetto di testa è passato su ritmi meno sostenuti, poiché il forte tasso di umidità legato alle alte temperature ha almeno in parte compromesso la performance. Nella seconda parte di gara il trio ha di nuovo innestato le marce alte, riuscendo a chiudere più forte, ma troppo tardi per puntare al record.
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GARA DONNE
Andrea Mayr ha tenuto fede alle (altissime) aspettative nei suoi confronti, vincendo a mani basse e scalando fino alla dodicesima casella una classica assoluta da 199 finishers (34 donne). Per la campionessa austriaca in casacca rossa Hoolirun è stato un assolo dal primo all'ultimo metro, ma anche per lei è stato impossibile avvicinare il suo stesso primato "accontentandosi", si fa per dire, di fermare le lancette sul tempo di un'ora, 30 minuti e 50 secondi, a sei minuti e quattro secondi dal tempo da lei registrato ventiquattro mesi fa. Alle spalle di Andrea è stata invece battaglia vera per aggiudicarsi le restanti posizioni del podio.
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A salire sul secondo gradino è stata la solidissima Benedetta Broggi (Sport Project VCO). Per la toprunner piemontese trapiantata a Pavia una bella progressione sui pendii che toccano anche i 45 gradi (22 quella media) le ha regalato la seconda piazza a sette minuti e 36 secondi dalla vincitrice (ventiduesima posizione finale). Terzo posto finale con il tempo di un'ora, 39 minuti e 48 secondi per una sorprendente e in gran forma Martina Brambilla (ASD Team Pasturo, ventiquattresima della classifica generale),
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Ai piedi del podio la vincitrice della passata edizione (e tre volte vincitrice di K2 Valtellina) Corinna Ghirardi di Skyrunning Adventur con il tempo di un'ora, 42 minuti e 20 secondi. Top five sigillata dalla skyrunner indipendente Arianna Del Pino ad un minuto e 21 secondi da Ghirardi. Dalla sesta alla decima posizione nell'ordine Dimitra Theocharis, Lisa Boschetti, Susanna Serafini, Barbara Sangalli e Monica Maltese.
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Rientrati alla base, i concorrenti si sono rifocillati con un meritatissimo pranzo tipico valtellinese a base di pizzoccheri e bresaola. La manifestazione è poi proseguita con la cerimonia delle premiazioni e il party finale al Polifunzionale di Talamona, che si è protratto fino alle prime ore della domenica. All'insegna della soddisfazione il bilancio di Andrea Mazzoni, presidente del comitato organizzatore valtellinese. La settima edizione è stata una prova di maturità superata a pieni voti:
"Oggi le condizioni erano davvero difficili: tanta afa e banchi di nebbia in quota hanno reso difficoltoso anche il lavoro dei nostri soccorritori che - nonostante tutto - hanno garantito la massima sicurezza, tanto è vero che tutti gli atleti sono rimasti molto soddisfatti. E noi lo siamo ancora di più se pensiamo che il livello è cresciuto edizione dopo edizione. Quest'oggi avevamo un parterre davvero internazionale, sia in campo maschile che femminile. Gli atleti élite hanno saputo regalarci tante emozioni e un bellissimo spettacolo. Ogni anno cerchiamo di alzare sempre di più l’asticella, puntiamo a diventare una competizione di interesse mondiale. Un enorme ringraziamento va a tutti i volontari e a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato duramente per rendere possibile tutto questo".
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Smarcato a Talamona il suo secondo appuntamento, il VAM Vertical Challenge aveva preso il via sabato 31 maggio con Pasturo-Rifugio Brioschi (sette chilometri e mezzo per 1850 metri D+ sulla Grigna Settentrionale), dove ad imporsi erano stati Marcello Ugazio e Martina Brambilla. Il minicircuito estivo only-uo punta ora alla sua tappa conclusiva: il Pizzo Stella Vertical da Campodolcino a Pizzo Groppera (1850 metri D+ come in Valsassina ma "spalmati" su nove chilometri) che è in programma sabato 12 luglio in Valchiavenna.
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