SKYRUNNING

La storica Maratona del Cielo a Minoggio e Conti, nuovi campioni tricolori skymarathon

L’atleta piemontese e la sua collega milanese due volte a bersaglio nell’edizione del giubileo della storica prova bresciana

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© Maurizio Torri

Doppio centro per Cristian Minoggio e Fabiola Conti che si aggiudicano la venticinquesima edizione della Maratona del Cielo/Sentiero 4 luglio ed al tempo stesso possono cucire sulle rispettive divise di gara lo scudetto tricolore FISky (Federazione Italiana Skyrunning) nella specialità skymarathon, assegnato in prova unica nello storico appuntamento sulle Prealpi Bresciane che quest'anno ha appunto raggiunto il traguardo del quarto di secolo, con un'edizione all'altezza della propria tradizione. 

In Alta Valle Camonica si erano dati appuntamento per la venticinquesima edizione del classico appuntamento "sky" 280 atleti, la stragrande maggioranza dei quali (duecento) al via nella prova-clou: l’impegnativa Skymarathon da 42 chilometri e 2700 metri D+, con il resto degli iscritti a darsi battaglia sulla mezza maratona da 21 chilometri e 1500 metri di dislivello positivo, anch'essa parecchio spettacolare e soprattutto selettiva.

© Giacomo Meneghello

Partiamo dalla Skymarathon tricolore, al via da Corteno Golgi. Christian Minoggio ha subito staccato i diretti avversari facendo poi gara in solitaria. Per il toprunner del team Pegarun passaggio a Cima Sellero (GPM della gara… dall’alto dei suoi 2744 metri slm) con tre minuti e mezzo di vantaggio su Mattia Gianola (Team Valtellina), suo primo inseguitore. Fino a tre quarti della distanza (trenta chilometri circa) in linea con la possibilità di ritoccare lo storico primato di Mario Poletti, Minoggio ha poi abbassato il ritmo nel finale, chiudendo la sua prova sul traguardo di Santicolo con un tempo di rilievo assoluto: quattro ore, 14 minuti e 47 secondi.

© Maurizio Torri

Il vincitore Minoggio è stato poi raggiunto - ma solo sul podio! - dallo stesso Mattia Gianola (staccato di due minuti e 37 secondi) e dal promettente veronese Mattia Tanara (Team Scott), quest'ultimo con un ritardo più cospicuo: sedici minuti e 23 secondi. Top five di giornata per i lecchesi Erik Gianola e Daniel Antonioli, mentre nei primi dieci sono entrati in quest'ordine Francesco Lorenzi, Daniele Cappelletti, Danilo Brambilla, Valentino Speziali e Walter Trentin.

© Maurizio Torri

Perentoria e senza rivali - come abbiamo visto - la performance vincente di Minoggio è stata "clonata" al femminile da Fabiola Conti. Reduce da un tour de force di livello internazionale all'insegna di cinque gare in altrettanti fine settimana (tra le quali Zegama-Aizkorri, Livigno Skymarathon e Marathon du Mont-Blanc) la portacolori di Runaway Milano ASD/Team Salomon è andata a prendersi il titolo tricolore, chiudendo la sua prova in cinque ore, 31 minuti e 30 secondi, prestazione che le ha consentito di raggiungere la ventesima casella della classifica assoluta. Alle sue spalle… il vuoto e poi la sempre competitiva Daniela Rota (Team La Sportiva), staccata di 23 minuti e 47 secondi. Terzo gradino del podio per la valtellinese Denise Scherini, sulla linea del traguardo sei ore, cinque minuti e 55 secondi dopo il via. Completano la top five femminile Elisa Pallini e Giulia Zanotti.

© Maurizio Torri

Alla vincitrice Conti è mancata alla fine solo la ciliegina sulla torta: quella del record della gara. Come d'altra parte accadutro nella prova degli uomini, il primato assoluto è rimasto imbattuto. In entrambi i casi si tratta di performances che resistono ormai da molti anni agli assalti degli skyrunners più quotati. L’ufficiale (degli Alpini) Conti è rimasta a venti minuti e 25 secondi dal limite fissato diciassette anni fa (2005) da Emanuela Brizio in cinque ore, 11 minuti e cinque secondi.

© Maurizio Torri

Da parte sua, Minoggio si è fermato a sei minuti e 23 secondi dallo straordinario record maschile, stabilito nell’ancora più lontano 2003 da Mario Poletti in quattro ore, otto minuti e 24 secondi. Una performance, quella del mitico campione bergamasco (oggi manager Scott e direttore di Fly-Up), che è ancora in cerca di un campione in grado di migliorarla e che l'anno prossimo... potrebbe tagliare il traguardo dei vent’anni!

© Giacomo Meneghello

Skymarathon da scudetto tricolore a parte, l’evento camuno powered by Crazy ha vissuto sfide di buon livello anche nella mezza maratona, vinta al maschile dal fuoriclasse keniano Geoffrey Gikuni Ndungu (vincitore della Coppa del Mondo di Corsa in Momtagna nel 2018) con finish time appena al di sotto del muro delle due ore (un’ora, 59 minuti e 25 secondi) davanti al suo connazionale e compagno di squadra Japhet Mutwiri Mwenda (staccato di un minuto e 46 secondi), bravo quest'ultimo a difendere sulla linea d’arrivo un margine di quindici soli secondi sul bergamasco del team Pegarun Sergio Bonaldi.

Finale in volata o quasi (in questo caso però per la vittoria!) tra Maddalena Somà e Gaia Bertolini, con quest’ultima sulla linea quaranta secondi dopo il passaggio della prima, vincitrice in due ore, trenta minuti e 25 secondi. La sfida tra Maddalena e Gaia si è... fermata solo alle soglie della top ten assoluta: undicesima e dodicesima piazza finale! Più staccata ma ottima terza l'intramontabile valtellinese Lucia Moraschinelli che ha chiuso la sua prova in due ore, 51 minuti e 52 secondi.

© Giacomo Meneghello

  

 

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