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Kima 2024: dal sogno alla realtà per duecento finisher di Livigno e Grigne Skymarathon

I restanti centocinquanta pettorali per il prestigioso evento della Val Masino verranno assegnati nel mese di gennaio

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Kima 2024: dal sogno alla realtà per duecento finisher di Livigno e Grigne Skymarathon - foto 1
© Maurizio Torri

L’appuntamento con la ventunesima edizione del Trofeo Kima è lontano ancora poco meno di nove mesi ma in un certo senso l’attesa - appena iniziata - è già finita! Nel senso che i duecento pettorali destinati ai finisher di Livigno Skymarathon e Grigne Skymarathon (gare qualificanti per la Grande Corsa sul Sentiero Roma di fine agosto) sono andati esauriti nel giro di un quarto d’ora dall’apertura delle iscrizioni di venerdì primo dicembre! Cento pettorali in diritto di prelazione per la sky livignasca alla fine dello scorso mese di giugno, altrettanti per l’ex Trofeo Scaccabarozzi di metà settembre sulle montagne della Valsassina. A percorrere con successo questa prima scorciatoia virtuosa sono stati atleti in rappresentanza di quattordici nazioni diverse. I finisher delle due prove possono sognare in grande e iniziare fin da subito a prepararsi: il Kima da 54 chilometri e 8400 metri di dislivello positivo/negativo lungo la testata della Val Masino lo richiede!  Occorre... mettere a punto un piano di preparazione adeguato e iniziare a trasformarlo in passi sul sentiero, per poi salire di quota ad iniziare dalla prossima primavera.  

Kima 2024: dal sogno alla realtà per duecento finisher di Livigno e Grigne Skymarathon - foto 6
© Giacomo Meneghello

Gone in fifteen minutes! Parafrasando il titolo di un film, è sostanzialmente andata così la caccia ai duecento pettorali di cui sopra! A partire da venerdì 12 gennaio verranno invece messi a disposizione i restanti centocinquanta pettorali per il Kima 2024, che è in calendario sabato 24 agosto, con piano b domenica 25 in caso di meteo contrario nel primo giorno del fine settimana. Per la seconda finestra le regole di ingaggio sono le medesime del 2022: gli aspiranti “trofeisti” dovranno compilare un format nel quale sarà loro richiesto di avere portato a termine una serie di gare qualificanti e di disporre di un bottino minimo di punti ITRA: 650 per gli uomini, 500 per le donne. Sarà quindi richiesto un mix di esperienza e performance. Il quadro della situazione lo offre Ilde Marchetti, presidente dell’Associazione Kima che organizza l’evento: 

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© Maurizio Torri

“Il progetto pilota iniziato con Livigno Skymarathon e Grigne Skymarathon per creare un circuito di eventi di primissimo livello che tuteli e valorizzi il vero skyrunning, ha avuto un feedback davvero incoraggiante: entrambe le prove avevano fatto il sold out di pettorali. L’idea ci era stata data da Marco De Gasperi e l’abbiamo subito sposata. Vogliamo che queste competizioni ci aiutino a preservare la tecnicità dello skyrunning, comunicandolo con immagini e foto mozzafiato, così da continuare a far sognare intere generazioni di corridori del cielo. Insomma, la mission è tenere vivo lo skyrunning delle origini, raccontandolo in chiave moderna. Le gare scelte non saranno per tutti, ma sono di tutti. Sono un patrimonio da difendere e preservare. Per il momento ne abbiamo trovate due in Italia: in futuro ne sceglieremo altre due all’estero tra le diverse che si sono già proposte”. (Ilde Marchetti - presidente Associazione Kima)

Kima 2024: dal sogno alla realtà per duecento finisher di Livigno e Grigne Skymarathon - foto 5
© Maurizio Torri

Ad imporsi alla fine di agosto del 2022 nella più recente edizione della gara nata nel 1995 (e che dal 2010 si corre con cadenza biennale ed ha saltato l’appuntamento solo tre anni fa causa emergenza sanitaria) sono stati Finlay Wild e Hillary Gerardi. E se lo skyrunner scozzese ha in un certo senso sovvertito i pronostici della vigilia battendo il quotatissimo norvegese Stian Angermund e l’esperto francese Alexis Sévennec (secondi a pari merito), la sua collega statunitense li ha invece confermati in pieno, mettendo a segno il suo secondo successo consecutivo.

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© Giacomo Meneghello

Di più: Hillary ha fatto la storia, staccando nettamente Marcela Vasinova e Karina Carsolio ma soprattutto demolendo con il tempo di sette ore, 30 minuti e 38 secondi lo storico record della spagnola Nuria Picas che resisteva addirittura da dieci anni! Missione-record mancata per poco meno di un minuto (55 secondi per la precisione) invece per Finlay Wild. D’altra parte a fissare molto in alto l’asticella tra gli uomini è stato nientemeno che Kilian Jornet nel 2018 con il crono-monstre di sei ore, nove minuti e 19 secondi. E se il primato sulla distanza sembra destinato a crollare forse già nel 2024 (con condizioni meteo favorevoli), molto più difficile sarà eguagliare quattro successi (nelle ultime cinque edizioni) del fenomeno catalano sulla linea d’arrivo del pratone di partenza/arrivo di Filorera! 

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© Maurizio Torri

Tornando al presente (anzi all’immediato futuro) e puntando l’attenzione sulla prima finestra di iscrizioni per quella che è “per acclamazione” una delle grandi classiche dello skyrunning a livello planetario, la frontwoman dello staff organizzatore del Kima ha sottolineato come la chiave del successo nella caccia al pettorale sia stata la rapidità... davanti al monitor. Per una volta insomma è il caso di declinare con accezione positiva il modo di dire "leoni della tastiera"!   

"Sapevamo che l'attesa era grande ma non immaginavamo che i duecento pettorali riservati alle due nostre gare affiliate andassero a ruba in così poco tempo. Con il senno di poi, visto l’elevato numero di adesioni straniere, tra due anni questa prima finestra la apriremo in orario pomeridiano, per risparmiare una levataccia a chi per esempio di è iscritto dal continente americano. Diversi candidati hanno scritto alla nostra segreteria e sulle pagine social di avere perso l’attimo o di avere avuto un contrattempo nel pagamento che è costato loro il posto in griglia. Ci dispiace moltissimo per chi è rimasto a bocca asciutta, ma il diritto di iscrizione era garantito ai duecento più rapidi ad accreditarsi". 

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© Giacomo Meneghello

Prima di chiudere il suo giro d’orizzonte sulla prossima edizione della gara nata per ricordare suo fratello, Pierangelo Marchetti detto “Kima” (Guida Alpina, scomparso per un incidente durante un'operazione di soccorso nel 1994), Ilde tiene a fare una precisazione:

“Rispetto al passato abbiamo dovuto apportare un ritocco verso l’alto della quota di adesione che ammonta ora a 95 euro, con un sovrapprezzo di cinque euro per chi non è titolare di una tessera FISky. Dal 2012 eravamo riusciti a mantenerla invariata, ma l’incremento esponenziale dei costi di gestione ci ha costretto ad apportare questa modifica. Vorrei sottolineare che questo aumento non è una questione di business, ma risponde alla necessità di fornire un servizio ancora migliore ad ogni singolo concorrente del Kima”.

Per info e iscrizioni: www.trofeokima.org

 

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© Maurizio Torri

 

 

  

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