Diego Rossi e Gaia Bertolini "firmano" la vittoria nella prova veloce da dodici chilometri dell'evento ai piedi del Pizzo Scalino
di Stefano Gatti© ASD Sportiva Lanzada
Crollano i record nella seconda edizione di Glacier Trail, lo spettacolare evento di corsa sui sentieri che si svolge in alta Valmalenco, al cospetto dei ghiacciai del gruppo del Bernina ed all'ombra del Pizzo Scalino, la montagna-simbolo della valle stessa. Le performances sportive da primato realizzate nelle due prove da 21 e 12 chilometri hanno offerto il contesto più appropriato all'annuncio del ritorno in calendario - per un'edizione commemorativa nel 2023 - della mitica Valmalenco-Val Poschiavo Skyrace, una delle gare che ha aperto la strada al boom delle corse sui sentieri e dello skyrunning in particolare.
L'attesa era tutta per la caccia al record del percorso e non è andata delusa: su entrambe le distanze ed in entrambi i casi sia al maschile che al femminile, la seconda edizione di Glacier Trail ha alzato l'asticella. A metterli a segno, quattro vincitori diversi rispetto all'edizione del debutto di un anno fa. Organizzata da ASD Sportiva Lanzada (storica sodalizio della Valmalenco), Glacier Trail è andata in scena in ambientazione altamente suggestiva, con partenza ed arrivo sul coronamento della diga di Campo Moro e validità come seconda tappa del Grand Prix delle Valli di Sondrio by Fidal. Quasi duecento gli atleti in gara sulle due distanze, buona parte dei quali sulla distanza maggiore. A differenza dell'anno scorso, quando il maltempo in intensificazione aveva aumentato ulteriormente l’impegno degli atleti nel finale di gara, la seconda edizione si è svolta all'insegna di condizioni meteo nettamente più favorevoli: alta pressione e bello stabile.
© Davide Vaninetti
La prova lunga da 21 chilometri proponeva la risalita fino alla diga di Alpe Gera, il traverso a mezzacosta per Rifugio Bignami, con vista sulla fronte della Vedretta di Fellaria (uno dei luoghi più fotografati e frequentati delle Alpi Retiche) ed un lungo tratto in falsopiano lunga la suggestiva Val Poschiavina, alla cui testata aveva inizio la salita verso il Passo Canciano e poi il GPM di Passo Campagneda (metri 2630) prima della picchiata verso il traguardo, attraversando il Piano di Campagnada ("sorvegliati" dalla piramide del Pizzo Scalino, la montagna-simbolo della Valmalenco) e “doppiando” il Rifugio Zoia prima del rush finale sulla diga di Campo Moro. I più veloci a raggiungerla - a tempo di record! - sono stati Alessandro Rossi (ASD Sportiva Lanzada) e la sua collega - sono entrambi scialpinisti di livello internazionale - Silvia Berra (Polisportiva Albosaggia).
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Per il campione local Rossi la gara è stata tutta un crescendo di performance che lo ha portato - dopo essersi aggiudicato il Trofeo Renato Parolini sul traguardo volante del Rifugio Bignami - ad imporsi nel tempo record di un’ora, 48 minuti e nove secondi, vale a dire con un vantaggio di cinque minuti e 18 secondi su Marco Leoni (CSI Morbegno) che questa volta ha dovuto accontentarsi della seconda posizione ed al quale Rossi ha appunto tolto il primato sulla distanza, abbassandolo di ben tre minuti e 16 secondi. Sul terzo gradino del podio è salito Matteo Porro (GSA Cometa). Curiosamente, sul podio stesso della "lunga" sono saliti gli stessi atleti dell’anno scorso, ma tutti e tre su gradini diversi rispetto ad un anno fa, quando Leoni aveva preceduto sul traguardo Porro e Rossi! A completare la top five sono stati il forte Simone Bertini (Atletica Alta Valtellina) e l’altro atleta local Raffaele Nana (ASD Sportiva Lanzada), ma una citazione la merita anche Roberto Pedroncelli (GP Santi Nuova Olonio) che quest’anno ha fatto… l’upgrade, dopo aver vinto nel 2021 la prova da dodici chilometri.
“È sempre bello partecipare a questa gara. Ho avuto sensazioni positive fin dall'inizio: sono partito con il mio passo e gli altri si staccavano, a Campagneda ho controllato la discesa per arrivare al traguardo”. (Alessandro Rossi)
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Al femminile, Silvia Berra è partita più cauta della talamonese Cinzia Cucchi (ASD Castelraider) che - come Pedroncelli al maschile - nel 2021 si era imposta nella gara breve e questa volta aveva scelto di mettersi alla prova sulla prova più lunga. Il suo forcing iniziale ha prodotto la vittoria nel Trofeo Renato Parolini al Rifugio Bignami. Nella seconda parte della gara Berra ha rotto gli indugi, con un allungo che le ha consentito di superare prima Raffaella Rossi (Team Valtellina), poi la stessa Cucchi, tagliando il traguardo con il finishing time (e nuovo record) di due ore, 19 minuti e 43 secondi, strappato per due minuti ed un secondo a Lucia Moraschinelli. Per Berra al traguardo 30esima posizione della classifica assoluta (su 125 finishers). Podio completato da Cucchi e Rossi, staccate rispettivamente di cinque minuti e 47 secondi e di sette minuti e 17 secondi. Top five chiusa dalla ultrarunner milanese Guendalina Sibona e da Lucia De Nale (2002 Marathon).
”Mi piace correre queste gare lunghe per testare la mia tenuta in vista della stagione invernale. Sono molto contenta: la Glacier Trail è bellissima”. (Silvia Berra)
Il passaggio in quota al Passo di Campagneda degli atleti della 21K ha richiamato alla memoria le immagini della gloriosa Valmalenco-Val Poschiavo Skyrace. D'altra parte Glacier Trail è stata ideata da Serafino Bardea (presidente di Sportiva Lanzada) per rinverdire i fasti della mitica prova, andata in scena per dodici edizioni consecutive dal 2002 al 2013 e passata alla storia come una delle gare “pioniere” della discipline delle corse a fil di cielo, con vittorie - tra gli altri - di Kilian Jornet, Marco De Gasperi e Dennis Brunod tra gli uomini, di Emanuela Brizio, Angela Mudge e Gloriana Pelissier tra la donne.
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Su questo fronte, il weekend di Glacier Trail ha offerto il contesto più appropriato per un importante annuncio: dal confronto dei mesi scorsi tra lo stesso Bardea e Dario Marchesi (presidente del comitato elvetico) è emersa la volontà comune di organizzare di nuovo la storica skyrace tra Lanzada e Poschiavo. Ora è ufficiale:domenica 20 agosto 2023 andrà in scena un’edizione commemorativa della gara che si svolgeva sulla distanza di 31 chilometri (e 1850 metri D+), con partenza da Lanzada ed arrivo a Poschiavo, dopo aver valicato il confine tra Italia e Confederazione Elvetica nella discesa successiva al GPM di Passo Campagneda (lo stesso di Glacier Trail!), nei pressi dello storico arco di legno che ancora oggi ricorda la mitica skyrace.
”Ci tenevamo moltissimo e abbiamo lavorato per raggiungere l'obiettivo. La gara che tutti ricordano, unica perché transfrontaliera, tornerà l'anno prossimo a unire di nuovo i due territori in questi anni impegnati nel progetto Interreg "B-Ice & Heritage". Sarà un'altra occasione per ribadire la vicinanza tra i nostri territori e promuoverli in sinergia”. (Serafino Bardea)
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Ritornando al presente, dopo Alessandro nella prova lunga, un altro Rossi si è imposto nella Glacier 12K, che prevedeva il rientro a Campo Moro completando il periplo del bacino artificiale di Alpe Gera senza affrontare il Passo di Campagneda: si tratta in questo caso di Diego (CSI Morbegno). Nella prova femminile il gradino più alto del podio appartiene invece a Gaia Bertolini (Atletica Alta Valtellina).
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Il morbegnese Rossi ha chiuso la sua prova in un’ora, tre minuti e 18 secondi, regolando Federico Bardea (ASD Sportiva Lanzada, al traguardo un minuto e mezzo dopo il vincitore) che ha ceduto nel finale dopo avere a lungo fatto gara di testa. Terzo gradino del podio per il diciottenne Francesco Bongio (morbegnese come il vincitore). Quarto posto per Davide Mazzina, quinto Paolo Tagliaferri. Nella 12K femminile Gaia Bertolini ha chiuso l’anello di gara in un’ora, 12 minuti e 46 secondi, precedendo sul traguardo Ilaria Bianchi (La Recastello Radici Group) e Sveva Della Pedrina (Gp Valchiavenna). Giù dal podio ma nella top five Francesca Mottalini e Savina Tagliasacchi.
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Glacier Trail è stata organizzata da ASD Sportiva Lanzada con il Comune di Lanzada e con il sostegno di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Consorzio Bim dell'Adda, Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco, Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco. La manifestazione si inserisce nell'ambito del progetto Interreg "B-Ice & Heritage", Programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera, che unisce Valmalenco, Val Poschiavo, Val Bregaglia e Alta Engadina.
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