TRAILRUNNING

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente

Buona la terza per la prova invernale della Val Masino, finalmente in scena in uno scintillante abito bianco 

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Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 1
© Davide Vaninetti

Questa storia delle corse sui sentieri più “in” (invernali e innevati) sta iniziando a… prendermi per il collo ma al tempo stesso mi sorprendo a graffiare il ghiaccio con le punte dei ramponcini pensando a come sarebbe (sarà!) ripercorrere quegli stessi itinerari nel loro vestito primaverile ed ancor di più estivo. Meno male che ci sono contesti come quelli della Val Masino e della Val di Mello, utilissimi a gestire ed incanalare queste inquietudini in un flusso positivo, per non dire virtuoso. Tanto che la gelida domenica di fine gennaio di Val di Mello Winter Trail si trasforma da subito in una bellissima (e troppo breve) avventura da ghiaccio bollente, dentro uno degli scenari più fiabeschi dell’intero arco alpino.

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 6
© Giacomo Meneghello

Partenza a freddo, su questo non ci piove (ci mancherebbe): alla fine di gennaio i raggi del sole colpiscono il fondovalle della Val Masino solo per una manciata di ore, quelle centrali del giorno. Anche meno nel caso della laterale Val di Mello, assediata su entrambi i versanti da verticali pareti di granito che hanno fatto da scenario ad una pagina importante della storia dell’alpinismo (e continuano a farlo). Muri di roccia altissimi e in qualche caso aggettanti, che i timidi raggi del sole di gennaio (per restare in tema) faticano a scalare e valicare. Completo frettolosamente (più che altro freddolosamente) le procedure pre-gara gestite dall'efficiente e cortese staff di ASD Team Gigiat del trio Mirko Bertolini, Valentino Speziali e Giacomo Sertori che con questo evento punta ad allargare alla stagione invernale la proposta turistica di una valle che ha davvero tutto per incontrare il favore degli appassionati di montagna ma è per sua stessa conformazione priva di impianti di risalita e piste.

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 9
© Roberto Ganassa

Raggiungo il centro sportivo di San Martino Val Masino, epicentro operativo dell’evento, per un breve riscaldamento lungo la ciclabile che scende fino al pratone di Filorera, a sua volta sede di partenza ed arrivo del Trofeo Kima di fine agosto, evento mitico del quale il tratto che sto percorrendo al piccolo trotto (anche meno...) corrisponde grossomodo all’ultimo chilometro o poco più! Poi faccio ritorno al via e mi ricongiungo con Gloria, Vittorio e Livio, i miei compagni di squadra di ASD Sportiva Lanzada. Lungo il countdown verso il via (opportunamente fissato all’ora in cui il sole “atterra” sul terreno altrimenti ghiacciato), approfitto senza vergogna della piccola ma efficace “pira” accesa dai gentilissimi Alpini locali: non è tanto per arginare la sensazione di freddo in generale, quanto per risensibilizzare le mani in vista dell’operazione montaggio ramponcini, il cui utilizzo è caldamente (ecco…) raccomandato dagli organizzatori e ufficialmente fissato in un punto ben previsto della parte iniziale dell’itinerario. Io ho deciso di infilare solo in quel punto i ferri del mestiere alle mie Cascadia ma qualcuno lo fa subito e - in rapida successione - almeno metà del parco partenti (appena oltre il centinaio di unità) si adegua prontamente.

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 8
© Davide Vaninetti

Al segnale di partenza scateniamo… l’inverno (poco originale, vabbeh) e - sferragliando come detto a maggioranza - ci lanciamo nel primo chilometro. Subito una novità: invece di attraversare l’abitato, lo contorniamo verso l’alto su per un sentierino nel bosco che strizza già l’occhio alla Val di Mello prima di… incurvarsi di nuovo verso occidente e scendere per poche decine di metri in picchiata tra le case, verso il crocicchio che fa da ombelico di San Martino ed il traguardo sprint del celebre Kundaluna.

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 5
© Google Maps

Qui non ci possiamo sottrarre ad un rapido e “terrificante” sguardo al murales - al tempo stesso artistico e ingenuo - sulla facciata della casa di fronte. Raffigura il Gigiat, il mitico essere animalesco (due o tre anelli all'indietro nella catena evolutiva rispetto all'Homo Selvadego di Sacco-ma questa è materia da "iniziati") che imperversa in queste contrade ma soprattutto lassù tra queste montagne. Siamo noi che ci stiamo lanciando al suo inseguimento o… siamo sempre noi ad averlo alle calcagna? Sia come sia, la prospettiva mette le ali ai piedi (sì, magari…). Un paio di rampe asfaltate e di tornanti stradali tra le case e siamo fuori dal paese, tra sole e ombra, in direzione della località Bregolana. Raggiunto il punto montaggio ramponcini, mi siedo sul guard rail e procedo al pit stop: una trentina di secondi (non male!) e via che sono di nuovo in azione. Gloria mi cede il passo lungo il sentierino nel bosco che fa da bretella tra la strada che sale verso la Val Masino propriamente detta e il traverso in piano che, invertita drasticamente la rotta, passa a monte del paese e porta all’imbocco della Val di Mello.

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© Giacomo Meneghello

In buona sostanza, il percorso venti-ventitré taglia fuori tutto il tratto della splendida Foresta dei Bagni, a vantaggio del clou di giornata in Val di Mello, lungo la quale ci apprestiamo a spingerci per una “quota-chilometri” più consistente rispetto al recente passato. A posteriori, il GPS mi restituirà una distanza totale di dodici chilometri e un centinaio di metri: di fatto un chilometro tondo in più dell'anno scorso, su terreno secco (ma lo stesso freddo o quasi). Riscontro ai limiti dell’oggettività visto che ho seguito fedelmente la traccia (e le tracce nella neve di chi mi ha preceduto), magari a differenza di qualcuno che secondo me ha… raddrizzato qualche curva o forse tutte quante. Ma ci arriviamo tra poco…

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© Giacomo Meneghello

Smaltito a tutta velocità il traverso - Val di Mello Winter Trail è gara al novanta per cento corribile (ma cento per cento per i top runners) - approdiamo di nuovo sull’asfalto per un breve tratto di trasferimento. Davanti agli occhi, uno scenario quasi uniformemente bianco, gelido e fiabesco. Una valle incantata, il cui fascino ha la trasparenza del cristallo e credo anche la sua fragilità. Cresciuta di poco nel chilometraggio, la prova propone un dislivello pressoché invariato, che non raggiunge i quattrocento metri. In più, i ciottoli della mulattiera ma anche i sassi appena più grandi e irregolari sono sotto la neve o affiorano appena. Di fatto, un percorso levigato e livellato e - grazie al grip offerto dai ramponcini - decisamente veloce. Tra neve e pendenze contenute e progressive, un itinerario scorrevole e corribile.

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 7
© Giacomo Meneghello

Filiamo quindi via lisci oltre il Laghetto del Qualido, tra toponimi curiosi senza soluzione di continuità: dal Gatto Rosso alla Luna Nascente, dal Bidet della Contessa allo Scoglio del Bùrgùn. Attracco al punto ristoro e ormeggio per una sosta volante. Butto giù l’ultima sorsata di tè bollente e riparto proprio mentre arriva alla sosta il collega Ivano Pietro che mi bracca da un paio di chilometri e non c'è verso di distanziarlo. Faccio una cinquantina di metri prima di affondare nella neve e di essere avvertito da due o tre escursionisti poco più avanti che ho tirato dritto ad una svolta a sinistra e relativa bandierina arancione (seminascosta da un masso enorme) appena dopo il ristoro: tè traditore! Il collega ne ha approfittato per passare davanti ma almeno adesso la pressione è sulle sue spalle e io posso prendere lui come riferimento lungo un tratto a mezzacosta, proprio al limite inferiore della foresta. Via così fino al giro di boa ai 1151 metri del Rifugio Rasega (località Cascina Piana). Altre sorsate di tè. Stavolta non mi freghi, anche perché la svolta è inequivocabile: a centottanta gradi!

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 4
© Roberto Ganassa

Il lungo falsopiano in discesa, ora sulla sinistra orografica della valle incisa al suo fondo dal torrente Mello, offre tratti tecnici e tortuosi, alternati ad altri più filanti e veloci, dritto per dritto. Qui senza neve c’erano un tratto sassoso e pure un guado. Sulla fiducia, immagino ci siano ancora entrambi... Oggi però non ne trovo traccia, è tutto sotto la neve: molto bene! In vista degli ultimi tre chilometri, la traccia si appoggia di più sul fianco del versante montuoso, guadagnando quota come per prendere slancio in vista della picchiata finale. Guadagno qualche manciata di metri su Ivano, va un po' a elastico ma non lo metto mai davvero nel mirino. Superiamo entrambi Marco ma io vengo anche raggiunto da Beatrice, lanciata verso la top ten femminile. Poi arriva lui, il fatal Giuseppe! Mi sfreccia a fianco e poi giù raddrizzando senza pietà due o tre tornanti del sentiero. Avrà avuto l’illuminazione solo adesso o starà facendo così fin dal via? D’accordo, ci stiamo giocando posizioni di rilevanza largamente trascurabile (aka m***esimi o giù di lì) ma… dà ugualmente un certo fastidio!

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 2
© Stefano Gatti

 

Siamo alle ultime centinaia di metri, non ho più posizioni da guadagnare ovvero da perdere nel ranking, quindi me la godo. Taglio il traguardo un po’ affannato ma vagamente soddisfatto. Il freddo? Torno a sentirlo solo ora, dopo un’ora e ventidue minuti (quelli necessari per completare la missione). Ottantadue giri della lancetta dei secondi (che ormai non esiste più) di fatto “anestetizzati” dalle temperature sotto lo zero. Mi rinfresco e poi mi riscaldo rapidamente, quindi mi dedico a salsiccia e polenta taragna con i compagni di squadra e faccio onore al successivo ristoro degli Alpini (pizzette a volontà, crostata e vin brulé) in attesa delle premiazioni che chiudono la giornata. Quando si arriva al clou (la top ten maschile e femminile), il nostro astro ha ormai abbandonato il fondovalle e la linea dell’ombra ha già iniziato a risalire i fianchi della montagna, più rapidamente di quanto il più rapido degli skyrunners sarà mai in grado di fare. Prima di tutto questo però - con il favore degli ultimi raggi solari - il rituale della foto di gruppo societaria: fondamentale per accaparrarsi i punti-fedeltà della classifica meritevoli!  E di uno scatto d’autore si tratta oggi, perché lo smartphone lo affido a Lucia Moraschinelli che ha vinto tra le donne. Ancora complimenti Lucia! Ecco qui sotto la tua foto, con tanto di credito: meritato, come il tuo podio alto!

Fiabesca, incantata, cristallina: Val di Mello, Winter Trail da ghiaccio bollente - foto 10
© Lucia Moraschinelli

 

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