MotoGP Barcellona: Marquez teme le Ducati, Dovizioso lo avverte

Il forlivese: "Ora voglio vincere". Petrucci: "Niente ordini di scuderia". E per il pilota Honda sono entrambi rivali per il titolo

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La MotoGP riparte da Barcellona e Marc Marquez correrà in casa da leader mondiale, ma ammette di temere la Ducati: "Qui loro sono sempre veloci e ora sono entrambi rivali per il titolo". Dovizioso non si nasconde: "Siamo messi bene, ma devo vincere qualche gara. Marc anche nelle giornate difficili va sempre a podio". Petrucci: "Dopo la vittoria sono più tranquillo, ora voglio sia la prima di tante. Ordini di scuderia? Non ce ne saranno".

Dopo la gara del Mugello, con vittoria della Ducati e di Danilo Petrucci nella gara di casa, la MotoGP si sposta a Barcellona e tocca a Marc Marquez correre davanti al suo pubblico. Il catalano della Honda si presenta a Montmelò con 12 punti di vantaggio in classifica, che però non lo lasciano tranquillo di fronte alle arrembanti Rosse di Borgo Panigale, come dimostra quanto dichiarato in conferenza stampa: "Sono contento di arrivare al GP di casa in questa situazione di classifica, dopo il Mugello arriviamo qui in un grande momento. Normalmente al Mugello fatichiamo, e anche quest'anno è stato lo stesso, ma siamo stati comunque davanti. Qui la Ducati è sempre stata veloce, di sicuro lo sarà anche quest'anno e noi cercheremo di fare del nostro meglio. Il nostro obiettivo è cercare di lavorare al box e trovare il passo giusto per salire sul podio domenica, poi se avremo una piccola possibilità di vincere cercheremo di coglierla. Se la Ducati lavorerà di squadra? Per me entrambi sono contendenti per il campionato. Sono entrambi forti e bravi avversari, Dovizioso è di 12 punti dietro di me, Danilo è a 33. Quest'anno è tutto molto ravvicinato, anche Rins è lì. Perciò noi dobbiamo cercare di continuare a spingere, cercare di andare forte e lavorare nello stesso modo in cui abbiamo lavorato da inizio stagione. Io mi sento bene e ho grande fiducia, questo è l'aspetto più importante".

Alle sue parole fanno seguito quelle di un Andrea Dovizioso determinato a far bene sul tracciato catalano: "Sicuramente essere solo a 12 punti da Marc è molto positivo rispetto all'anno scorso. Pensando al 2018 siamo messi meglio, siamo stati molto costanti, ma senz'altro vogliamo tornare alla vittoria. Se vuoi lottare contro Marc devi vincere qualche gara. Lui è sempre lì, anche in una brutta giornata riesce sempre a salire sul podio. Noi siamo tutti molto vicini, ma vogliamo qualcosa di più. Stiamo lavorando molto sodo per cercare di migliorare e sono contento di essere qui al Montmelò, che è una bella pista. Qui possiamo essere competitivi, ma come ogni anno la temperatura della pista condizionerà le gomme più che altre gare. Quest'anno le gomme sono un po' diverse dal passato, vediamo come andrà a finire". Una battuta anche sui suoi passaggi in fabbrica a Borgo Panigale: "Tutto può aiutare, ma credo che il rapporto creato in 7 anni, anno dono anno, sia diventato sempre più buono. Questo aiuta a lavorare nel modo giusto sui dettagli, siamo competitivi da tre anni anche per questo motivo".

E la Ducati potrà fare affidamento anche su un Danilo Petrucci carico a mille dopo il Mugello, dove ha vinto la sua prima gara in MotoGP: "La festa che ho fatto non è stata poi così pazza. Avevo un po' paura di me stesso, ma per fortuna dovevo dormire a casa di mia madre e quindi sono rientrato in stato di coscienza. Scherzi a parte, è stato molto bello vincere al Mugello dopo un ottima gara. Non ero al 100% e questo ha reso la vittoria ancora più speciale, ma le sensazioni che ho provato dopo il lunedì e il martedì erano di volerci riprovare quanto prima. Dopo il traguardo mi sono sentito in maniera davvero fantastica, e ho iniziato a pensare che non voglio che quella gara del Mugello sia un caso isolato ma la prima di tante. Nelle ultime gare abbiamo sempre lottato per il podio e vogliamo continuare su questa falsariga. Penso che qui sarà più difficile rispetto al Mugello, saremo 4-6 piloti a lottare per la vittoria. Sarà una gara molto complicata, con una grande lotta per vittoria e anche per il podio". Petrucci ha poi parlato del lavoro di squadra in casa Ducati e della possibilità che il suo campionato si tramuti in un lavoro per aiutare Dovizioso a cercare di vincere il mondiale: "Credo che qualcuno abbia capito solo la seconda parte del mio pensiero. Come ho già detto, Andrea mi ha aiutato molto in inverno soprattutto sotto l'aspetto mentale. Voglio portare questo aiuto reciproco a un livello più alto per competere sempre, anche in allenamento e a casa. Sicuramente non ci sono ordini di scuderia in casa Ducati, ne abbiamo parlato a lungo e se avrò la possibilità di vincere ci proverò. E forse in questo modo potrò aiutare Andrea con una versione migliore di me e questo mi rende più tranquillo. Ci stavo riflettendo stamattina, il Mugello è stato solo due weekend fa, ma è come se fosse passato un mese e mezzo. Credo che nel profondo nella mia mente sia scattata la consapevolezza di poter vincere una gara, e questo mi dà la fiducia per puntare al podio o quantomeno lottare per raggiungerlo. Sicuramente concludere le gare nei primi 5 è il mio obiettivo, ma nelle ultime gare siamo sempre riusciti a lottare per podio perciò il nuovo obiettivo ora è questo. Io so di poterlo raggiungere, sono molto curioso di vedere se questa vittoria cambierà qualcosa in me e specialmente se influenzerà i miei rivali. Sicuramente essere lì a lottare per il podio sarebbe molto importante per la Ducati e per noi personalmente".

Per la Suzuki parla invece Alex Rins: "Veniamo da una gara incredibile al Mugello, pista che dopo il Qatar consideravamo la più difficile per il nostro problema di velocità di punta in rettilineo. Ma a gara finita ero addirittura dispiaciuto, perché pensavo di avere il potenziale per vincere. Sapevamo che avremmo sofferto, ma concludere a meno di un secondo dal vincitore è stato bello, mi sono divertito. Abbiamo alcuni pezzi nuovi da provare su cui non so ancora bene di preciso cosa dire, se non che stiamo lavorando sull'aerodinamica, perché sul motore non si può far nulla".

Meno sorrisi in casa Yamaha, dove a parlare non è Valentino Rossi, ma Maverick Vinales: "Abbiamo gli stessi problemi di sempre. La Yamaha in prova ha mostrato un'ottima potenzialità, anche al Mugello però in gara abbiamo perso quasi un secondo dalle prove, è stato molto frustrante. Avevamo preparato un'ottima moto, ma in gara tutto è cambiato. Speriamo di avere un ottimo grip qui al Montmelò. L'anno scorso non andò bene, ma quest'anno dovrebbe andare meglio. Io farò tutto il possibile, ottenere un buon risultato sarebbe importante".

Ancora più negativo Aleix Espargaro, che ha mandato un chiaro segnale ai tecnici Aprilia: "Pol e io siamo nati a pochi km da qui, questa è proprio la nostra pista di casa e speriamo di vivere un bel weekend. Dovrebbe esserci bel tempo e molta gente, speriamo di essere più vicini al vertice rispetto alle ultime gare, perché sitamo faticando tanto. Spero che le vibrazioni positive del GP di casa mi aiutino. Dare il 100% non è sufficiente, ma è il massimo che posso cercare di dare, quest'anno è molto difficile arrivare anche solo in Top 10 e ci serve un po' di aiuto dall'Aprilia. So che sto lavorando molto sodo, ora devo avere solo un po' di pazienza e fare la mia parte. Teniamo lunghi incontri dopo ogni gara e tutti i nostri resoconti arrivano a Noale. Tutti gli ingegneri conoscono i nostri problemi, ma averli qua e parlarci di persona è meglio. Detto questo, non credo possano risolvere tutto in una settimana. Loro conoscono le nostre richieste e ora devono lavorare sodo. Io sento di stare guidando bene, ma non posso andare più veloce di così. Ora sta a loro fare qualcosa".

Riguardo ai rapporti con i tecnici, anche Marc Marquez aggiunge una battuta riguardo alla recente visita di Lorenzo alla Honda, ma non ritiene che questo abbia cambiato qualcosa: "Io mi concentro solo sul mio lato del box. Chiaramente tutti i piloti Honda vogliono la moto migliore e si consultano con gli ingegneri, ma io lavoro a modo mio nel mio box e la Honda saprà quale strada seguire. Io continuo per la mia strada, voglio vincere il campionato e aiuterò gli ingegneri ad avere una moto sempre migliore e se possibile la più forte della categoria. I segreti del tracciato di Barcellona? L'ultimo settore è molto tecnico e si guadagna molto sul tempo del giro, lì normalmente cerchi di concentrarti e trovare l'assetto giusto. Quest'anno il motore è più potente e potrà aiutarci di più. Lo sentiremo più che al Mugello, dove c'è solo un lungo rettilineo. Qui ce ne sono di più e potremo sprigionare tutta la coppia del motore, settore in cui l'anno scorso perdevamo tanto rispetto a Ducati. Speriamo che quest'anno non sia così".

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