MOTOGP SPAGNA

MotoGP Spagna: Quartararo mette il turbo, Bastianini e Bagnaia in ripresa

Il francese vola in pista dopo la caduta della mattina, Pecco ritrova il feeling e chiude col terzo tempo

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© Getty Images

È della Yamaha di Fabio Quartararo il miglior tempo della seconda sessione di prove libere del GP di Spagna a Jerez. Il francese, che col crono di 1:37.071 conquista il miglior tempo della combinata, precede le due Ducati di Enea Bastianini, del team Gresini, e quella factory di Francesco Bagnaia. Desmosedici in ripresa dopo la sessione mattutina anonima, con Martìn che conquista il 4° tempo e Miller che chiude la top 10.

Dalle Suzuki alle Ducati, ma con una Yamaha davanti a tutte. La seconda sessione di prove libere sul circuito Angel Nieto di Jerez della Frontera si conclude con un super Fabio Quartararo sempre più in sintonia con la sua M1, con un tempo da applausi che spodesta due Ducati dalla leadership della combinata. "El Diablo" ha chiuso in 1:37.071 precedendo di due decimi Bastianini e di 212 millesimi Francesco Bagnaia, che rispetto alla sessione del mattino ha svolto una finestra di prove in netta ripresa. Il piemontese, che fisicamente non è al top a causa dei dolori alla spalla conseguenti alla caduta di Portimao, stringe i denti e guida alla grande la sua Desmosedici, piazzando il vero e proprio solco dagli inseguitori. 

Alle spalle della Desmo ufficiale, infatti, si piazza a stretto giro solo un'altra Ducati, quella Martìn con 85 millesimi di distacco, poi il gap aumenta ai due decimi di Nakagami al 5° posto. In top 10 della sessione vanno anche Binder, Pol Espargarò, Rins, Vinales e l'altra Ducati factory di Miller, al quale va in questo momento anche l'ultimo posto della Q2 diretta.

Amaro in bocca, per soli 68 millesimi, per Johann Zarco con l'11° tempo, seguito da Mir, Aleix Espargarò e Franco Morbidelli. Restano più indietro gli altri italiani: 17° Marini seguito da Bezzecchi, poi 20° e 21° Dovizioso e Di Giannantonio. In sessione si registra anche la doppia caduta di Marc Marquez, costretto a navigare alla 19esima posizione della classifica dei tempi di sessione: prima va giù in curva 6, si rialza e tre curve dopo casca ancora ma senza conseguenze.

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