MOTOGP

Il Diablo a pieni voti ad Assen, compiti per le vacanze per la concorrenza: dalla Ducati a Mir, da Rossi a Zarco

Avversari sempre più lontani per il francese di Yamaha, al suo quarto successo del 2021 sulla mitica pista olandese.

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FABIO QUARTARARO: VOTO 10 Il suo piano è... diabolico ed efficace: quarta vittoria della stagione, come Verstappen in Formula Uno (e viceversa). Porta a 34 punti il vantaggio su Zarco all'inizio della lunga pausa estiva ed ormai al giro di boa del Mondiale (nove GP alle spalle, dieci al... traguardo). Probabilmente preferirebbe continuare sullo slancio!

VALENTINO ROSSI: VOTO 4

Al "Dottore"la pausa invece serve, eccome se serve. A mettere un punto fermo, a riflettere profondamente sulla discesa agli inferi (delle classifiche)  che con la rovinosa caduta di Assen - teatro di alcune delle sue imprese più belle - ha praticamente toccato il fondo. Credito accumulato da Valentino negli anni e riconoscenza da parte nostra chiudono qui queste righe.

JOAN MIR: VOTO 7

La difesa di un titolo 2020... indifendibile procede in modo più che dignitoso: terzo podio in nove appuntamenti (anche se sempre gradino più basso) per il catalano che è comunque quarto nel Mondiale e non è detto che non riesca a chiudere la stagione sul podio della generale...

FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 6

Il "nostro" è ancora alla caccia del primo successo stagionale, anzi della prima vittoria assoluta nella MotoGP. Il long lap penalty ha letteralmente massacrato le sue chances olandesi, al netto della superiorità delle Yamaha factory, sfociata nella doppietta Quartararo-Vinales. Quarantasette punti di distacco dal Diablo rappresentano un deficit difficilmente colmabile ed il Mir di cui sopra ha "scavallato" di misura quota 100 (Pecco è a 109), mettemdosi alle spalle il suo compagno di squadra Miller.

JACK MILLER: VOTO 5

Ecco, appunto: l'australiano ha perso per strada i suoi "winning ways": Jack si è "acceso" e spento nel giro di due GP: Jerez e Le Mans, due sucessi perentori, poi un netto calo e la scivolata di Assen. Miller, Bagnaia e la Ducati rientrano nella categoria di quelli che hanno un bel po' di compiti delle vacanze da portare sotto l'ombrellone.

 JOHANN ZARCO: VOTO 6

Resta in qualche modo agganciato a Quartararo, ma sempre più precariamente. Resta soprattutto il miglior ducatista della classifica ma l'abbonamento al secondo gradino del podio (quattro "timbri", il novanta per cento dei suoi colleghi farebbe carte false per averli) non basta contro il connazionale. Essere il primo francese a laurearsi campione del mondo della premier class non ha prezzo e Fabio è molto più vicino all'impresa!

MAVERICK VINALES: VOTO 7 

Dello spagnolo oggi parliamo diffusamente altrove, per la separazione da Yamaha. Sette intanto per la pole position ed il secondo posto di Assen: non  di più perché sarebbe proprio servita una vittoria: per dare un segnale eclatante e farsi rimpiangere di più, nel momento di dirsi addio (a fine stagione). Battuto invece, dal pilota che di fatto lo ha messo definitivamente in ombra. Lui che dal chiaroscuro non è mai riuscito a smarcarsi, nel corso delle sue cinque stagioni Yamaha. 

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