MOTOGP

A Portimao è il giorno di Marc Marquez: "Finalmente di nuovo in pista"

 

Lo spagnolo felice per il suo ritorno in sella alla Honda. Viñales: "Sappiamo come sfruttare il circuito"

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La MotoGP è pronta a riabbracciare Marc Marquez, che prenderà parte al Gp di Portogallo. Nella conferenza stampa alla vigilia del weekend di Portimao, l'otto volte campione del Mondo parla del suo ritorno in sella alla Honda: "Se sono qui è perché mi sento pronto, anche se so di non essere al 100%". Maverick Viñales, invece, spera di bissare il successo ottenuto in Qatar: "Abbiamo capito come sfruttare al meglio questo tracciato".

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L'emozione di chi è quasi ad un secondo debutto in MotoGP: alla partenza del Gp di Portogallo, terza prova del Mondiale 2021, ci sarà anche Marc Marquez, pronto a tornare in pista in sella alla Honda dopo l'ok dei medici. Sorrisi, emozione e soddisfazione per lo spagnolo 271 giorni dopo l'infortunio subito a Jerez: "Poter tornare è fantastico - ha detto l'otto volte campione del Mondo nella conferenza stampa - sono stati mesi davvero difficili, ma adesso finalmente è ora di fare il passo più importante della mia riabilitazione, cioè rimettermi in pista. Ho le farfalle nello stomaco, non sono abituato a queste sensazioni, ma è tornato il momento di divertirmi". C'è grande curiosità per vedere come si comporterà lo spagnolo, che però frena l'entusiasmo del suo team e persino dei suoi stessi colleghi e rivali: "Lo staff era molto motivato, ma gli ho chiesto di non fissare un risultato per questo weekend: devo ancora recuperare la forma fisica e mentale, tutti gli altri sono positivi ma io non lo sono così tanto, spero di tornare al 100% il prima possibile". La più grande gioia, però, è tornare in pista dopo tanti mesi a guardare gli altri dal divano di casa: "Vedere le gare da esterno è stato molto strano - prosegue Marquez - soprattutto all'inizio, poi mi sono abituato. Non avevo solo dubbi sul ritorno in pista, ma anche sul ritorno ai miei livelli.Ho avuto paura, ho anche temuto che non sarei più tornato. Ma ora siamo ottimisti, i miei cari mi sono stati vicini e continuano ad essere di supporto".

E non sarà un rientro facile per lo spagnolo, con le condizioni meteo e lo sviluppo della Honda tutti da verificare: "Ricominciare con la pioggia, ammesso che succederà, non sarà il massimo, ma se sono qui è perché sono pronto. La Honda sta avendo problemi, ma ha dei buoni piloti come Pol Espargaro, Nakagami e mio fratello Alex: stanno lavorando su tutte le componenti per fare meglio. Non ci sono stati grandi cambiamenti, comincerò immediatamente ad analizzare le poche modifiche. Sulla mia partecipazione in Qatar c'erano dei dubbi: stavolta, invece, la decisione è stata unanime. Il mio primo obiettivo è sentirmi bene in sella alla Honda, vedremo come reagiranno il mio braccio e il mio corpo durante tutto il weekend. Mi piacerebbe sentirmi più preparato, ma c'è tempo per avere pressione: ora devo solo pensare a tornare in sella".

Dopo le due gare in Qatar, c'è molto equilibrio in testa al Mondiale. Il leader dopo due Gp è Johann Zarco, che non nasconde la soddisfazione e allontana la pressione: "Arrivare a Portimao da leader della classifica è una bella sensazione, il modo migliore per iniziare la serie di gare in Europa. Ho un buon feeling con la moto, voglio migliorare e spero di essere costante durante la gara. Sono ottimista già per le qualifiche, cercherò di spingere e di ottenere un altro podio o magari la vittoria: ho buone sensazioni. La prima posizione non mi mette pressione, è il modo migliore per cominciare il weekend. La Ducati è ben organizzata, stiamo sfruttando il potenziale e possiamo vincere ogni gara: siamo stati competitivi nei due Gp in Qatar, speriamo di esserlo anche qui".

Si ritrovano ad inseguire, invece, le due Yamaha di Fabio Quartararo e Maverick Viñales, entrambi a 36 punti e a -4 da Zarco. Il francese e lo spagnolo, quasi all'unisono, fissano l'obiettivo per il weekend di Portimao, pista che lo scorso anno ha portato solo delusioni: "Gli ultimi risultati non devono condizionarci - dice Viñales - perché ora abbiamo capito come sfruttare al meglio un circuito che mi piace. Dobbiamo tirare fuori il massimo dalla M1, che ha un grande potenziale". Gli fa eco il compagno di team: "Questo tracciato ci permetterà di capire a che punto siamo con lo sviluppo della nostra moto. Sono certo che non andrà male come nel 2020".

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