Il centrocampista granata resta nel mirino delle milanesi, anche se Cairo spara alto
Samuele Ricci resta uno dei nomi più caldi sul mercato interno della Serie A, senza dubbio uno di quelli destinato a finire al centro delle cronache estive. Ne ha parlato lui stesso ai microfoni di Dazn: "Le voci sull'interesse di Inter e Milan? Fanno piacere come a chiunque, ma l'importante è restare focalizzati su cosa si sta facendo, perché se ti fai prendere troppo rischi di perdere il focus".
Ricci è sbarcato al Toro nel gennaio 2022 e nel giro di tre anni si è letteralmente preso la squadra, fino a diventarne capitano. A inizio 2025 ha rinnovato il proprio contratto con i granata fino al 2028, una mossa voluta dal presidente Cairo proprio per scongiurare l'assalto delle big, che avrebbero altrimenti potuto portarlo via a prezzo di saldo. Attualmente il suo valore di mercato si aggira attorno ai 30 milioni di euro, ma proprio in virtù del suo ruolo centrale nello scacchiere tattico di Vanoli la società è intenzionata a chiedere parecchio di più a eventuali pretendenti: secondo Tuttosport almeno 40 milioni.
Il Milan è sulle sue tracce da tempo ed è certamente il club con i discorsi meglio avviati, ma sulle sue tracce c'è anche l'Inter, nonché qualche big europea come il Manchester City. Lui, nel frattempo, prova a rimanere con la testa solo sul Torino: "Questa città rappresenta una seconda casa per me, perché sono qui da più di tre anni, sono entrato subito in sintonia con i tifosi e mi hanno fatto capire che cos'è il Toro: chi gioca qui percepisce qualcosa di diverso con questa maglia - prosegue il classe 2001 nell'intervista -. La fascia di capitano è un onore, ma mi dispiace un po' perché non c'è più Zapata che ci avrebbe dato una grossa mano. È comunque il segno che sto facendo qualcosa di buono: con mister Vanoli si è subito creato un bel rapporto, io cerco sempre di dare il buon esempio".
Infine un pensiero sulla Nazionale, con la quale ha già collezionato 6 presenze: "Spalletti mi ha sgridato molto perché voleva determinate cose, ma anche con lui c'è grande fiducia reciproca e si è creato davvero un bel gruppo: il merito è suo, io cerco sempre di rubare qualcosa dai miei compagni perché ci sono giocatori davvero forti".