Quarto posto (e dunque Champions League) o meno, la Roma è destinata ad un altro cambio in panchina: Claudio Ranieri è stato chiamato apposta per traghettare la squadra fino al 26 maggio, ultima giornata di Serie A ma poi sarà rivoluzione. Maurizio Sarri (destinato a lasciare il Chelsea) è la scelta preferita da Pallotta, dirigenti e giocatori ma attenzione alla variabile Gian Piero Gasperini. L'outsider è Marco Giampaolo.
Dopo il ribaltone Di Francesco-Ranieri, il club giallorosso sta già pianificando la nuova stagione a prescindere dal piazzamento in classifica a fine campionato. E i rifliettori sono puntati su Londra e Stamford Bridge visto che sembra difficile che l'avventura di Sarri al Chelsea vada oltre giugno: l'ex Napoli, già in bilico settimane fa e tornato nell'occhio del ciclone dopo la sconfitta contro l'Everton, ha uno stipendio da big ma la faccenda non preoccupa Pallotta che lunedì, risponendo a Monchi, aveva detto di voler "allenatori di primo livello". L'unica ansia romanista è che Abramovich liberi facilmente e in tempi brevi Sarri: la vicenda Conte, ancora oggi in causa con i Blues, insegna.
Ecco perché è osservato pure il profilo Gasperini. La negativa parentesi all'Inter come unica esperienza in una big non spaventa la dirigenza giallorossa e la capacità mostrata all'Atalanta di lavorare con un mix di giovani e giocatori esperti sarebbe la chiave giusta soprattutto se la Roma non dovesse qualificarsi in Champions League con la prospettiva di una rivoluzione anche a livello di rosa.
Giampaolo chiude la rosa dei candidati, scelta che intriga molto il ds Massara (e piace a Baldini, braccio destro di Pallotta) ma giudicata come più rischiosa in un momento dove non sono permessi ulteriori sbagli.
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