Mourinho: è la Roma l'ultima tentazione

Secondo l'Equipe il portoghese sarebbe in trattativa con i giallorossi

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Che la Roma punti al bersaglio grosso è chiaro già da un pezzo. Prima Antonio Conte, contattato e sponsorizzato direttamente (e apertamente) da Francesco Totti e Claudio Ranieri. Quindi José Mourinho, un po' a sorpresa per dirla com'è. A scriverlo è l'Equipe, autorevole quotidiano francese, secondo cui il portoghese, che avrebbe già dato la propria disponibilità al Psg per sostituire Tuchel, si starebbe muovendo su più tavoli e passando da un all'altro si sarebbe trovato a quello della Roma con cui - è scritto - "Mourinho sarebbe in trattativa". Tutto vero? Difficile dirlo, anche se le perplessità sulla questione non sono poche e sono discretamente motivate. Per dire: i giallorossi potrebbero permettersi lo stipendio faraonico dello Special One?

Ma la voce circola e come tale la registriamo, aggiungendo che sempre dalla Francia insistono mica poco sulla possibilità che il fondo qatariota di Al Khelaifi stia valutanto attentamente la possibilità di fare un'offerta concreta per il club di Pallotta. Offerta che, per mettere i puntini sulle i, Pallotta ha smentito seccamente.

Intanto, questo è certo, qualcosa si muove, perché la Roma non vuole arrivare impreparata alla prossima stagione e la prima pietra che ha intenzione di mettere è proprio quella dell'allenatore. Che si tratti di Conte, di Mourinho o di un altro ancora. Gattuso, per dire, magari. Prima, però, c'è da portare a compimento - e in maniera positiva - la rincorsa Champions, perché è evidente che per almeno i primi due tecnici citati la partecipazione alla massima competizione europea resti uno spartiacque importante se non decisivo. Tradotto: con la Roma in Champions si può parlare di tutto. Altrimenti è meglio abbassare l'asticella e inseguire allenatori differenti.

Ma ormai è questione di tempo e basta. Un mesetto o poco più, poi il tema diventerà centrale. Una precisazione: a noi risulta un Mourinho più propenso a trasferirsi a Parigi o a Monaco di Baviera. Vuole squadre in cui essere certo di conquistare subito, e con una certa facilità, almeno un titulo. Perché alla fine si torna sempre a quello. Che lui, José, senza vincere non ci sa stare.

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