Napoli, De Laurentiis chiama Sarri

Il presidente del Napoli: "Convergiamo su tutto, dipende se ama il rischio come me"

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A margine dell'assemblea dei club europei (Eca), Aurelio De Laurentiis ha parlato del futuro di Maurizio Sarri. "Mi auguro si possa andare avanti insieme - ha detto il patron del Napoli - C'è una clausola rescissoria e se qualcuno affrontasse questo problema legalmente è ineccepibile e dovremmo farci da parte. Incontro rinviato? Affari nostri. Convergiamo su tutto, bisogna capire se ama il rischio quanto lo amo io".

Il contratto di Sarri ha scadenza nel giugno 2020, ma c'è una clausola di soli 8 milioni che vale dal 2 febbraio al 31 maggio a preoccupare i tifosi del Napoli. In estate, così, il tecnico partenopeo potrebbe entrare nel gran valzer delle panchine e lasciare il capoluogo campano per mettersi alla prova altrove, magari in una big europea. De Laurentiis sa che il segreto del suo Napoli è l'allenatore ex Empoli ed è pronto a fare uno sforzo economico (ingaggio top da 3 milioni di euro) e togliere la clausola. La volontà del presidente è chiara, ora la palla passa a Sarri concentrato al 100% sulla volata scudetto. E l'epilogo della lotta con la Juve potrebbe pesare nella decisione dell'allenatore.

"Sarri da poco milita nella Serie A ed il Napoli lo ha stimolato a mettersi in gioco sempre di più e mi auguro che lo si possa fare ancora insieme. Con Sarri c'è un contratto che lo lega a noi per lungo tempo. C'è una clausola rescissoria: certo che se qualcuno affrontasse questo problema legalmente è ineccepibile e dovremmo farci da parte - ha spiegato AdL - Incontro con Sarri rinviato? Questi sono fatti nostri e privati. Noi convergiamo su tutto, molto spesso convergere però non vuol dire trovare i giusti modi. Bisogna capire se i nostri compagni di viaggio amano il rischio quanto lo amo io. Sarri è uno che ha rischiato sempre in carriera e con una lunga gavetta è diventato quello che è. Ha studiato a tavolino e alla fine è diventato quasi geniale mettendo insieme pratica e teoria".

De Laurentiis chiede a gran voce la riduzione della squadre in Serie A: un taglio drastico da 20 a 16. "Io come prima cosa ridurrei in tutto il calcio europeo il numero delle squadre. Oggi Infantino voleva proporre una ulteriore competizione per i top club, e abbiamo detto di no perché non si può sempre aggiungere senza mai sottrarre. Io da sempre sono per un campionato europeo per club in parallelo ai campionati nazionali, con partite andate e ritorno ogni settimana tra le 20 squadre più meritevoli, ovvero tra quelle che nei rispettivi campionati nazionali sono arrivate nei primi posti - ha spiegato il numero 1 del Napoli - Se la Lega di Serie A proverà prossimamente a ridurre il numero di club? Vi dico questo, con Lotito c'è una sola divergenza: entrambi vogliamo ridurre, lui però vuole attuare la politica dei piccoli passi e scendere a 18, io dico invece che nel 1986 eravamo 16 e dobbiamo tornare ed essere 16".

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