Pato sfida Ibrahimovic: bivio Milan tra ingaggio e competitività

Alte le richieste economiche dello svedese, mentre per il brasiliano i dubbi sono tecnici

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Due cavalli di ritorno per il MilanZlatan Ibrahimovic e Alexandre Pato. Sì, perché non c'è solo lo svedese nella testa di Leonardo e Maldini, ma anche il brasiliano che ha una grande voglia di tornare a vestire rossonero. Gattuso, oltre a Paquetá che si è appena sposato in Brasile, attende un altro rinforzo per l'attacco a gennaio e la corsa è a due.

Il bomber dei Los Angeles Galaxy è sicuramente il preferito, ma ha posto le sue condizioni: contratto di 18 mesi e sei milioni di euro d'ingaggio. Richieste che hanno un minimo raffreddato l'affare visto che a Casa Milan pensavano (e speravano) di prenderlo in prestito per 6 mesi garantendogli un milione e mezzo di euro. Differenza sostanziale che comunuqe Raiola sta cercando di ridurre per accontentare il suo assistito, felice di tornare nella Milano rossonera.

Chi, invece, non vede l'ora di rientrare e si è più volte proposto è Alexandre Pato che con i rossoneri si è lasciato bene e ha un rapporto speciale con Leonardo. Nostalgia di "casa" dalla lontana Cina che sarà pure una miniera d'oro, ma dal punto di vista calcistico non è il massimo delle ambizioni. Il brasiliano, a 29 anni, vuole rimettersi in gioco e per rilanciarsi ed è disposto a ridursi notevolmente l'ingaggio. I dubbi della dirigenza del Milan, però, sono sulla sua competitività dopo un anno e mezzo al Tianjin Quanjian. I numeri sono buoni, 31 gol in 47 presenze, ma il livello della Super League cinese è quello che è. Gattuso ha bisogno di un giocatore pronto subito ed è per questo che l'idea Pato sembra destinata a restare una suggestione.

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