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Milan: ultimo tentativo per Demiral, ma l'Al Ahli non apre al prestito

I rossoneri ci proveranno fino alla fine del mercato, ma l'operazione resta molto complicata

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L'ultimo tentativo sarà fatto per Merih Demiral, uno degli ormai tanti che vorrebbero scappare dalla Saudi Pro League per tornare in un calcio più competitivo e appassionante. Il problema è che tra il suo desiderio di fuga e il Milan, che lo vorrebbe in prestito per sei mesi, c'è l'Al Ahli che, a quanto pare, non ha alcuna intenzione di lasciarlo partire. Fatto sta che gli ultimi giorni di mercato finiranno per essere una rincorsa che ha tutta l'aria di poter essere poco fruttuosa. D'altronde da casa Milan il diktat è chiarissimo: se non si riuscirà a trovare un giocatore che possa realmente rinforzare la squadra, si resterà così. Il che, tradotto, significa con due sole operazioni fatte (il rientro dal prestito di Gabbia e l'acquisto dal Verona di Terracciano) in fondo a un mese, quello di dicembre, di grande vociare sul fronte attaccante (Guirassy e David, entrambi abbandonati) e sul centrocampista. Oltre, appunto, alla questione difensore, che sembrava urgente, urgentissima e che, al contrario, potrebbe essere rimandata alla prossima estate. 

E in effetti sembra che tutto porti verso il sole che verrà, un'estate che sa di rivoluzione (a partire dall'allenatore) e che promette scintille in entrata e, senza dubbio, anche in uscita. Inutile far di conto sull'eventuale tesorone che potrebbe derivare dall'addio di Rafa Leao, ma negare che questa possa essere una delle possibilità sarebbe ingenuo. Discorso prematuro, in ogni caso. 

Demiral, infatti, dicevamo. Il succo del discorso è tutto qui: il Milan non vuole investire su di lui e ha chiesto il prestito secco. L'Al Ahli lo lascerebbe (forse) partire solo a titolo definitivo e per una cifra che si avvicini molto ai 20 milioni pagati la scorsa estate per acquistarlo. In questi termini, inutile sottolinearlo, nemmeno se ne parla. Quindi gli uomini mercato rossoneri faranno un ultimo tentativo ma, a meno di sorprese, le possibilità che l'operazione vada in porto sono minime. Insomma, in attesa dei rientri graduali degli infortunati (Thiaw a metà febbraio, verso la fine dello stesso mese Tomori, poi Kalulu), Pioli dovrà continuare a fare di necessità, virtù sperando che la sorte torni buona e là dietro non si fermi nessun altro. I centrali sono e resteranno Kjaer, Gabbia, Simic ed eventualmente Theo Hernandez. A centrocampo ci si accontenterà della crescita di Adli e del rientro di Bennacer. Davanti la rosa è sufficientemente al completo per difendere il terzo posto in campionato e provare a essere competitivi in Europa League. Questo, almeno, è quello che pensano a Casa Milan. Se avranno ragione lo dirà il tempo. 

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