L'ANALISI

Milan, i rigori si possono sbagliare: ma i problemi nascono in difesa

Quasi incredibili due errori dagli undici metri nella stessa partita, ma i rossoneri erano comunque riusciti a rimontare prima di regalare l'ennesimo gol pesante: 25 reti subite in 22 partite sono davvero troppe

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"Ho paura che i giocatori subiscano un po’ questo risultato". Stefano Pioli lo dice a chiare lettere dopo il pazzo 2-2 di San Siro col Bologna: questo è un pareggio che fa male al Milan. Un’occasione sprecata tra traverse, rigori sbagliati (due nella stessa partita non succedeva ai rossoneri dal 1955, ndr) e mille rimpianti che come ammette lo stesso tecnico rischia di avere un risvolto psicologico pesante sulla squadra, che lo scorso anno dopo il pari in rimonta nel recupero subito contro la Roma ebbe un clamoroso crollo che il tecnico vorrebbe evitare si ripeta: "Mentalmente devo lavorare bene io con la squadra alla ripresa degli allenamenti". 

Il tecnico dovrà lavorare tanto e dovrà farlo bene e in fretta, perché il 15 febbraio inizia l'Europa League, dopo il pari di ieri ancor più unico obiettivo stagionale ormai, e per affrontarla al meglio Pioli dovrà trovare quella solidità anche mentale che in stagione è sempre mancata. Troppe le rimonte subite, troppi i punti lasciati per strada, troppe le ingenuità e le espulsioni e soprattutto troppi i gol subiti: 25 in 22 partite, cioè il doppio di quelli della Juve e 2,5 volte quelli che ha subito l'Inter.

La partita con il Bologna di Thiago Motta (espulso e fischiato da San Siro che ha ricordato il suo passato interista) è stata ancora una volta molto rappresentativa della stagione sempre sull'altalena del Milan, che dopo essere andato sotto per colpa di molti errori individuali con il gol di Zirkzee (lui invece decisamente apprezzato dal pubblico rossonero) e dopo aver sbagliato un altro rigore con Giroud dopo quello, pesantissimo, col Dortmund, è riuscito con grinta e anche con qualità a ribaltare la partita nonostante l’altro errore dagli undici metri di Theo e l'ennesima partita senza gol di Leao, ma poi come successo anche a Lecce e Napoli si è dimostrato indifeso forse anche per la presunzione di pensare aver già vinto: "Non c’entrano fortuna o sfortuna - ha spiegato Pioli - dopo esserci riportati in vantaggio non dovevamo concedere al Bologna l’occasione del rigore. Non eravamo in superiorità numerica, di più: siamo dieci giocatori dentro l’area e non aiutiamo Theo in raddoppio, non leggiamo bene l’inserimento". Imperdonabile.

Altri due gol subiti dopo quelli di Udine e 25 finora in tutto il campionato, numeri che tengono lontanissimo il Milan dalla vetta e oscurano anche le buone notizie della serata di ieri perché Leao pur non segnando è stato pericoloso e ha dimostrato impegno ("ha detto che il prossimo rigore lo tira lui. In allenamento non ne segna tanti però magari in partita...") e soprattutto Loftus Cheek ha dimostrato che se la pubalgia lo lascia in pace può essere devastante in Serie A. Dopo aver realizzato solo 1 gol nelle ultime tre stagioni tra Chelsea e Fulham, il centrocampista inglese è già a 5 in 18 partite col Milan e a una sola rete di distanza dalla sua miglior stagione di sempre (con Sarri in panchina). 

L'ex Chelsea è il volto simbolo del mercato estivo del Milan, che sta producendo numeri molto positivi in termini realizzativi se si considera che dei 43 gol segnati in campionato dai rossoneri ben 21 arrivano dai nuovi acquisti (più 11 assist su 33), ma i problemi del Diavolo nascono tutti dalla difesa e se anche Maignan come ieri sera tradisce, le fragilità si fanno ancora più evidenti. Pioli dovrà lavorare bene mentalmente ma anche provare a blindare la sua difesa perché i tifosi rossoneri sono stufi di stare sull'altalena e per salvare la stagione c'è una Coppa da vincere. 

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