Ibra: Raiola apre la porta al Milan

L'agente dello svedese: "Oggi ci sono persone normali al comando..."

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Ibrahimovic e il Milan. Dalle parole di Leonardo a quelle di Mino Raiola, con una porticina che si apre anche se, precisa l'agente dello svedese, "al momento non ci sono possibilità, ma siamo disponibili a parlare". Però "il Milan è sempre rimasto nel cuore di Zlatan. Bisogna capire a quali condizioni lo vorrebbero". Come dire: vediamo se si riesce a trovare una soluzione anche perché un nodo da sciogliere, relativo alla durata del contratto - Ibra vorrebbe un anno e mezzo, il Milan per ora sei mesi - c'è.

Qualcosa però si muove, le parti si mandano segnali inequivocabili e in queste condizioni le possibilità di trovare un accordo aumentano. Raiola è chiaro soprattutto su una questione: "Oggi ci sono persone normali al comando del Milan. Prima la società non esisteva: adesso con Elliott c'è una proprietà seria". Tradotto: oggi si può trattare, valutare. Prima i rapporti erano tesi per dire nulli.

La questione resta evidentemente apertissima anche se l'affare non può che essere complicato sotto diversi aspetti. Del lato contrattuale abbiamo detto. Sotto il profilo strettamente tecnico di problemi non ce ne sarebbero perché, assicura Raiola, "Ibrahimovic non ha mai chiesto garanzie". Niente posto assicurato anche se è banale pensare che il suo spazio, Ibra, se lo ritaglierebbe senz'altro.

Se il futuro di Ibra è aperto a qualunque possibilità, quello degli altri grandi assistiti di Raiola è decisamente più complicato. Da Pogba "del quale preferisco non parlare, anche se sta attraversando un periodo difficile al Manchester United", a Verratti "che è felice al Psg", per arrivare a Mario Balotelli: "Cosa farà? Resterà in Francia".

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