L'esterno sinistro della squadra di Baroni ha svelato un retroscena di mercato che lo riguarda direttamente
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Alla vigilia di Lazio-Juventus, Mattia Zaccagni ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport in cui ha svelato che questa sfida avrebbe potuto giocarla a maglie invertite dato che, prima di rinnovare con i biancocelesti fino al 2029, Cristiano Giuntoli si era mosso con convinzione per portarlo a Torino: "Io volevo rinnovare perché qui mi sono sentito subito in famiglia - ha detto Zaccagni - mi hanno accolto bene e volevo essere parte di qualcosa che sentivo anche mio. Sono contento della scelta fatta, e ora voglio togliermi più soddisfazioni possibili con questa maglia".
Ora c'è da restare concentrati sull'obiettivo grande della stagione che vivrà una tappa fondamentale proprio contro i bianconeri: "La corsa Champions è apertissima e può finire in tutti i modi. Io sarei soddisfatto se riuscissimo a qualificarci. Lo meritiamo, perché siamo sempre stati sul pezzo e anche nei momenti complicati siamo andati avanti. Sarebbe bello tornare a certi livelli in Europa, è il nostro obiettivo e credo che siamo pronti per giocarci le nostre chances".
Zaccagni parla poi del suo allenatore Baroni, artefice, nonostante certe critiche recenti, della più che buona stagione della Lazio: "E' sempre bello far ricredere le persone e ribaltare i pronostici. Durante il ritiro estivo avevo visto una squadra e un allenatore pronti a mettersi in gioco, c'erano tutti i presupposti per fare una buona stagione. Penso che il mister abbia fatto un lavoro straordinario con tanti giovani in squadra. Il cammino è stato fantastico. Nella prima parte della stagione giocava una squadra in Europa League e un’altra in campionato. Penso che Baroni meriti tanto".
Il giocatore laziale, poi, si toglie qualche sassolino dalle scarpe su certi atteggiamenti arbitrali accaduti durante la stagione: "Ci sono stati molti episodi sfavorevoli e spesso in partite importanti, ma questo non deve essere un alibi altrimenti diventa uno svantaggio. A volte è snervante. Parlo anche di me. Mi è capitato in più di una partita, non solo quest’anno. Subisco una quantità di falli dallo stesso difensore per tutta la partita. Poi, al primo fallo che commetto, vengo ammonito. È qui che esce il nervosismo. Spesso il fallo che mi viene fatto non è da sanzionare, ma se lo fai cinque o sei volte e l’arbitro non interviene con il cartellino giallo, è normale che il difensore continui a farlo”.
Zaccagni, poi, non lesina complimenti al cammino dei cugini giallorossi dall'arrivo di Ranieri: "Bisogna dire che hanno fatto qualcosa di incredibile. Sono partiti dalle ultime posizioni e hanno recuperato tantissimi punti a tutti, non solo alla Lazio. Noi vogliamo lo stesso arrivare davanti. È questione di mentalità, se inizi a vincere partite che dovresti pareggiare o perdere, vuol dire che stai iniziando un percorso importante. Devi vincere quando non sei al 100% o la squadra non gira. Sono quelli i punti che fanno la differenza”.
Sul rapporto con Lotito aggiunge: “Diciamo che è impegnativo, ma da quando sono arrivato ho sempre avuto con lui un bel rapporto, raramente abbiamo discusso”.