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L'INTERVISTA

Zaccagni: "Mi voleva la Juventus ma ho preferito restare alla Lazio, qui sono in famiglia"

L'esterno sinistro della squadra di Baroni ha svelato un retroscena di mercato che lo riguarda direttamente

09 Mag 2025 - 10:58
 © Getty Images

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Alla vigilia di Lazio-Juventus, Mattia Zaccagni ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport in cui ha svelato che questa sfida avrebbe potuto giocarla a maglie invertite dato che, prima di rinnovare con i biancocelesti fino al 2029, Cristiano Giuntoli si era mosso con convinzione per portarlo a Torino: "Io volevo rinnovare perché qui mi sono sentito subito in famiglia - ha detto Zaccagni - mi hanno accolto bene e volevo essere parte di qualcosa che sentivo anche mio. Sono contento della scelta fatta, e ora voglio togliermi più soddisfazioni possibili con questa maglia".

Ora c'è da restare concentrati sull'obiettivo grande della stagione che vivrà una tappa fondamentale proprio contro i bianconeri: "La corsa Champions è apertissima e può finire in tutti i modi. Io sarei soddisfatto se riuscissimo a qualificarci. Lo meritiamo, perché siamo sempre stati sul pezzo e anche nei momenti complicati siamo andati avanti. Sarebbe bello tornare a certi livelli in Europa, è il nostro obiettivo e credo che siamo pronti per giocarci le nostre chances". 

Zaccagni parla poi del suo allenatore Baroni, artefice, nonostante certe critiche recenti, della più che buona stagione della Lazio: "E' sempre bello far ricredere le persone e ribaltare i pronostici. Durante il ritiro estivo avevo visto una squadra e un allenatore pronti a mettersi in gioco, c'erano tutti i presupposti per fare una buona stagione. Penso che il mister abbia fatto un lavoro straordinario con tanti giovani in squadra. Il cammino è stato fantastico. Nella prima parte della stagione giocava una squadra in Europa League e un’altra in campionato. Penso che Baroni meriti tanto".

Il giocatore laziale, poi, si toglie qualche sassolino dalle scarpe su certi atteggiamenti arbitrali accaduti durante la stagione: "Ci sono stati molti episodi sfavorevoli e spesso in partite importanti, ma questo non deve essere un alibi altrimenti diventa uno svantaggio. A volte è snervante. Parlo anche di me. Mi è capitato in più di una partita, non solo quest’anno. Subisco una quantità di falli dallo stesso difensore per tutta la partita. Poi, al primo fallo che commetto, vengo ammonito. È qui che esce il nervosismo. Spesso il fallo che mi viene fatto non è da sanzionare, ma se lo fai cinque o sei volte e l’arbitro non interviene con il cartellino giallo, è normale che il difensore continui a farlo”.

Zaccagni, poi, non lesina complimenti al cammino dei cugini giallorossi dall'arrivo di Ranieri: "Bisogna dire che hanno fatto qualcosa di incredibile. Sono partiti dalle ultime posizioni e hanno recuperato tantissimi punti a tutti, non solo alla Lazio. Noi vogliamo lo stesso arrivare davanti. È questione di mentalità, se inizi a vincere partite che dovresti pareggiare o perdere, vuol dire che stai iniziando un percorso importante. Devi vincere quando non sei al 100% o la squadra non gira. Sono quelli i punti che fanno la differenza”.

Sul rapporto con Lotito aggiunge: “Diciamo che è impegnativo, ma da quando sono arrivato ho sempre avuto con lui un bel rapporto, raramente abbiamo discusso”.

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