Inzaghi rinnova con la Lazio e Giampaolo può prendersi il Milan

Lotito trattiene il suo tecnico: prolungamento sino al 2021. E i rossoneri ora virano sull'allenatore della Samp

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Inzaghi resta alla Lazio, Giampaolo va al Milan. Nel gioco degli incastri, le panchine dei biancocelesti e dei rossoneri trovano così una loro sistemazione. Già definita e definitiva quella laziale, molto vicino ad esserlo quella milanista. Due situazioni, infatti, strettamente legate tra di loro, perché dopo essere uscito dai radar della Juve, Simone Inzaghi era diventato il candidato più probabile per la sostituzione di Rino Gattuso. E invece, nulla. Il presidente Lotito, che per liberare il suo allenatore pretendeva un indennizo di 5 milioni, ha rilanciato e ottenuto il sì al rinnovo con un prolungamento sino al 2021 e aumento dell'ingaggio di 500mila euro, così da portare lo stipendio del tecnico biancoceleste a 2 milioni a stagione: accordo che probabilmente verrà ratificato tra oggi e domani, con l'incontro tra il numero uno laziale e l'agente di Inzaghi, Tullio Tinti.

Sempre più in pole per il Milan, a questo punto, Marco Giampaolo, il competitor più accreditato di Inzagni. Per chiudere il cerchio occorre aspettare la definizione della vicenda legata a Paolo Maldini ma non mancano i segnali positivi. Anzi. L'ex capitano rossonero si prepara infatti a rispondere positivamente alla proposta dell'ad Ivan Gazidis, prendendo così in mano la guida tecnico-sportiva del club: con il suo sì si sbloccherebbe e si definirebbe di conseguenza anche la situazione relativa alla panchina, con il prescelto Giampaolo che nel frattempo ha già comunicato al presidente della Samp Ferrero di voler lasciare Genova con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto. Portandosi con sè due uomini: Andersen e Praet.

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