Contratto fino a giugno con rinnovo in caso di Champions
di Alessandro Franchetti© Getty Images
Manca solo la firma ma, mai come in questo caso, trattasi solamente di formalità. Luciano Spalletti è il nuovo tecnico della Juve. Nelle prossime ore prenderà ufficialmente in mano la squadra con l'obiettivo di risollevarla e portarla, se non altro, in zona Champions. Già, perché la Champions è decisamente centrale: l'ex Napoli - vera e propria spina della questione con tanto di indignazione dei tifosi bianconeri - e la Vecchia Signora hanno trovato l'accordo fino al giugno del 2026. Un accordo che si prolungherà automaticamente, e con leggero ritocco al rialzo dell'ingaggio (per ora guadagnerà tre milioni più bonus), per due stagioni in caso di qualificazione alla massima competizione europea.
Il lavoro vero e proprio, almeno nella testa di Spallettone, è già cominciato. La sua Juve cambierà volto, tornerà alla difesa a quattro e al classico attacco a tre in cui i punti fermi saranno Yildiz e Conceiçao cui aggiungere uno tra Vlahovic e David (l'alternativa è il 4-2-3-1). La vera, grande, missione del nuovo tecnico bianconero sarà però recuperare Koopmeiners, investimento importantissimo solo un anno fa e oggi clamorosamente svalutato.
Ma la firma, dicevamo. Per convincere l'ex Napoli a dire sì alla Juve non c'è voluto molto. Come detto, la volontà o l'aria della grande occasione ha spinto la trattativa e aiutato a chiudere in fretta. Ieri, per la verità, Modesto ha provato a presentare a Comolli anche Raffaele Palladino, suo uomo ai tempi del Monza. Il colloquio è stato cordiale, ma nulla più. L'ad bianconero aveva già scelto e aspettava solo la risposta positiva di Spalletti. Il quale, dal canto suo, non vede l'ora di ributtarsi nella mischia dopo la delusione con l'Italia. Riscattarsi è l'obiettivo comune. A come risalire dovrà pensare Spalletti.