Il garage dei sogni di Ibrahimovic: Ferrari, Porsche e... Volvo
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I retroscena di Branca: lo scambio Eto'o-Ibra, la furia di Mourinho per il ritardo di Sneijder e i dubbi di Guidolin su Maicon
di Stefano FioreMarco Branca, ex direttore sportivo dell'Inter, ha raccontato alcuni retroscena relativi a tre acquisti fatti ai tempi del club nerazzurro. Si parte dallo scambio Ibrahimovic-Eto'o dell'estate 2009: "Fu una cosa nata piano piano, la volontà di Zlatan era quella di andare al Barcellona, di giocare con Messi, di vincere la Champions League. Un giorno gli uomini mercato del Barcellona, di ritorno da un viaggio per visionare un difensore, fanno scalo a Milano e ci chiamano, invitandoci a cena e la trattativa è partita. Inizialmente l'accordo prevedeva l'inserimento di Hleb nell'affare ma poi il bielorusso rifiutò di venire quindi chiudemmo per il cartellino di Eto'o più 50 milioni di euro".
Sempre quell'estate arrivò Wesley Sneijder: "Da sempre era la nostra prima scelta per la trequarti - spiega Branca a RSI - ma era restio a lasciare il Real Madrid. Grazie a Ernesto Bronzetti riuscimmo a convincerlo e arrivò proprio nel rush finale del mercato. Il via libera burocratico arrivò così tardi che dovette allenarsi da solo il giorno prima del derby (quando debuttò, ndr). Mourinho se la prese anche, dicendomi: non siete stati neppure capaci di farlo arrivare in tempo per l'ultimo allenamento della squadra. Gli risposi non in portoghese...".
Infine, su Maicon, arrivato nel 2006 dal Monaco: "Lo seguivamo da tempo e lo pagammo il giusto: 6,5 milioni di euro. Al Monaco c'era Guidolin che non ce ne parlò benissimo ma per cose extra campo. Si rivelò un grandissimo giocatore, di fatto fu il vero regista della squadra del Triplete".
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