Il tecnico non vuole rinunciare ai 5,5 milioni lordi fino al 2028 previsti dal suo contratto, Galloppa dalla Primavera l'ipotesi per l'immediato
di RedazioneRegna il caos in casa Fiorentina dopo l'ennesimo, pesante ko di una stagione fin qui da incubo. In seguito alla sconfitta interna col Lecce sembrava praticamente scontata la separazione tra la società viola e Stefano Pioli, ma la situazione è molto più complessa: il tecnico non ha infatti nessuna intenzione di rassegnare le dimissioni e rinunciare al cospicuo contratto che lo lega al club fino al 2028 (5,5 milioni lordi a stagione) e il presidente Rocco Commisso si ritrova così a dover affrontare quella che è a tutti gli effetti la prima vera crisi della sua gestione. Anche perché un eventuale esonero intaccherebbe il piano costi, influendo anche sui parametri Uefa.
La piazza ribolle e i vertici societari stanno provando a correre ai ripari trattando una buonuscita con Pioli: la proposta è un anno di stipendio, ma l'ex Milan non sembra intenzionato ad accettare. Il dialogo prosegue, ma è reso ancora più complicato dal fatto che Commisso è bloccato negli Stati Uniti da problemi di salute e il club è ancora senza un direttore sportivo dopo l'addio di Pradè.
La squadra è in ritiro al Viola Park e vi resterà fino a mercoledì, quando dovrà partire per la trasferta di Conference League contro il Mainz, mentre il dg Ferrari e il dt Goretti sono al lavoro per risolvere la questione economica in tempi rapidi e trovare un successore.
Al momento, tuttavia, regna grande incertezza: per Vanoli, come riporta Alfredo Pedullà, c'è stato qualche sondaggio ma nessun approfondimento e al momento la pista non sembra decollare. In pole position c'è al momento quindi il nome di Roberto D’Aversa, il cui figlio Simone fino allo scorso anno giocava nelle giovanili della Fiorentina e che in carriera ha già avuto come vice Tarozzi, attuale vice di Pioli. Anche perché Daniele De Rossi ha incontrato anche il Genoa ed è molto vicino a chiudere col Grifone, mentre appare al momento remota l'ipotesi Thiago Motta, ancora sotto contratto con la Juventus e molto caro.
Difficile al momento il lamoroso ritorno di Raffaele Palladino, che aveva lasciato a causa dei rapporti tutt'altro che idilliaci con Pradé ma che, ora che il ds è ormai un ex, prenderebbe in considerazione l'ipotesi di un rientro a Firenze.
Lo scenario più probabile nell'immediato è comunque quello di un momentaneo affidamento della squadra a Daniele Galloppa, attuale tecnico della Primavera, che la guiderebbe sia giovedì in Germania, sia domenica nella trasferta di Genova. Il tutto, naturalmente, solo in caso di accordo con Pioli per la rescissione, perché il rischio è che la situazione possa anche rimanere invariata, visti i tempi strettissimi tra un match e l'altro. Sono ore caldissime e si continua a trattare.