BOLOGNA

Bologna sogna Ibrahimovic, Bigon e Sabatini frenano: "Difficile"

I dirigenti rossoblù assicurano: "Non abbiamo necessità di cedere, non svenderemo"

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"Il Bologna non svenderà". È quanto assicurano, ai microfoni di Sky Sport, il direttore sportivo Riccardo Bigon e il coordinatore dell'area tecnica Walter Sabatini, in merito alle strategie del club rossoblù. "Abbiamo una grossa fortuna, perché non abbiamo necessità di cedere", ha spiegato Bigon in merito al futuro di Orsolini e a quello di tutti gli altri talenti dei felsinei.

 "Quelli trascorsi sono stati due mesi molto atipici rispetto alle modalità di lavoro normali di questa fase della stagione. Da gennaio in poi solitamente si fanno molti incontri per la nuova annata, però tutto ciò non è stato possibile. Ci possiamo basare solo su dati parziali, quindi oggi lavoriamo con mille incognite". "È esattamente così", ha proseguito Sabatini. "Le nostre valutazioni sono incomplete. Siamo la squadra in Italia che soffrirà di più questa situazione, perché stavamo facendo un grande campionato con ragazzi tutti di 20 o 21 anni. La squadra stava decollando verso una classifica importante. Se avessimo continuato così il valore patrimoniale dei nostri giocatori sarebbe salito alle stelle. Ma il collasso del calcio e del mercato - ha sottolineato - ci farà soffrire, anche se siamo una società parsimoniosa, che programma da anni acquisti e stipendi. Poi abbiamo una proprietà talmente solida che siamo tranquilli".

"Nessuno di noi - ha continuato Sabatini - si sogna di mettere sul mercato un ragazzo meraviglioso e di grandissime potenzialità come, ad esempio, Svanberg. Perché non sappiamo che valore dargli. Sarebbe un valore solo potenziale. Il mercato è collassato, non c'è niente da fare. Scambi? Difficile farli, perché gli affari a quel punto dovrebbero essere fatti solo con società di pari livello. Non posso sedermi al tavolo con Inter, Juve o Roma. Gli stpendi dei loro giocatori ci ucciderebbero". 

"Facendo i conti semplici semplici - ha evidenziato Bigon - valutiamo quali percentuali di riduzione del fatturato ci saranno a causa di tutto questo stop e vediamo quanto più o meno sarà la riduzione del valore del mercato globale. Non possiamo parlare di cambio di strategia, perché il coronavirus rappresenta, si spera, solo un periodo limitato. Quando si ripartirà, il mercato tornerà ad essere quello di prima. Ci sarà una parentesi di rallentamento, quello sì. Il Bologna però perderà molto poco, anche fermandosi un po'. Quest'anno siamo partiti con 8-10 giovani stranieri forti e di talento e non abbiamo avuto l'apporto del mister per quasi tutta la stagione. Motivo per cui, se si dovesse ripartire non saremmo in emergenza, anzi". "Le date del mercato che verrà? Sabatini lo vorrebbe lungo tutto l'anno... Fosse per me, lo farei corto prima che inizi il nuovo campionato. Ma io di solito non farei nemmeno quello invernale". 

I due dirigenti si sono poi soffermati su Sinisa Mihajlovic, tornato a correre sui campi di Casteldebole: "Abbiamo sempre detto che la nostra coppa sarebbe stato riaverlo in panchina con noi nelle ultime partite. Rivederlo correre è un grande trionfo per noi". "È uno dei pochi che ha usufruito in maniera positiva del lockdown", ha spiegato Bigon. "La sua reazione alla malattia per stare vicino a noi lo aveva debilitato. È andato oltre ogni limite, adesso si è un po' riposato e ha ricaricato la mente. Aveva avuto mesi di grande sofferenza. Ripartire con questo gruppo ci permetterà di essere più forti rispetto all'anno prima". "L'obiettivo globale - ha detto - resta poi quello di crescere, di vedere nel futuro un Bologna più forte. Avremo un periodo di rallentamento, in cui qualche idea alternativa potrà giusto puntellare invece di dare quel cambio di marcia che avevamo programmato". 

Il futuro di Takehiro Tomiyasu sarà ancora a Bologna: "Cederlo? No, perché la cifra non rappresenterebbe il suo reale valore", ha assicurato Sabatini. A gennaio scorso, invece, a Bologna è arrivato il talento Musa Barrow: "Sappiamo che arriverà tranquillamente a cifre iperboliche dal punto di vista realizzativo. Ha una corsa, un dribbling e una tecnica che disarmano. Fa cose da campioni. Ora - ha proseguito Sabatini - diventerà più cattivo anche sotto porta e si affermerà davanti agli occhi di tutti. Mi ci gioco il residuo della mia carriera". 

Inevitabile una domanda sul grande sogno Ibrahimovic, legato a Mihajlovic da un rapporto speciale: "Non offuscherebbe nessuno, potrebbe entrare negli ultimi minuti e risolvere la partita", così Bigon. "Si tratta di una trattativa che si può sviluppare solo attraverso un rapporto di amicizia solida e di stima reciproca", ha ribadito Sabatini. "In termini di cifre, non è un'operazione strategica per il Bologna, non è alla nostra portata. Farebbe crescere sicuramente i giovani intorno a lui, ma la vedo difficile. Non ci credo molto". 

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