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Lookman può svincolarsi dall'Atalanta? Cosa dice l'art.17 e perché la Dea potrebbe sospendergli lo stipendio

Il procuratore Andrea D'Amico aveva ipotizzato una rescissione unilaterale sfruttando il caso Diarra: perché non è una vera possibilità

06 Ago 2025 - 11:54

No a un caso Koopmeiners 2.0. Questo quanto filtrava da Inter e Atalanta nelle primissime battute dell'affaire Lookman. Oggi, dopo quasi un mese di telenovela, il clima di tensione che si è creato è forse pure peggiore delle settimane del trasferimento dell'olandese alla Juventus: Ademola, dopo aver rimosso ogni riferimento all'Atalanta sui social e dopo aver pubblicato un lungo messaggio in cui definiva chiusa la sua esperienza a Bergamo, non si presenta da due giorni al centro sportivo di Zingonia e addirittura non si sa dove sia finito.

Lo strappo tra Lookman e l'Atalanta è totale, tanto che il noto procuratore Andrea D'Amico aveva ipotizzato che l'esterno offensivo potesse perfino svincolarsi dal contratto con la Dea facendo leva sul Caso Lassana Diarra. Uno scenario che, tuttavia, non trova riscontri. Anche perché l'articolo 17 del Regolamento Fifa prevede sì che un calciatore possa rescindere unilateralmente il suo contratto pagando una penale commisurata a determinati parametri (valore di mercato, età, ingaggio e anni di contratto rimasti) ma soltanto in presenza di tre precise condizioni:

  1. Devono essere trascorsi almeno tre anni dalla firma del contratto se il calciatore al tempo aveva meno di 28 anni (quello di Lookman, che al tempo aveva 25 anni, risale al 4 agosto 2022)
  2. Una volta svincolato, il calciatore non può firmare con una squadra dello stesso Paese di quella da cui si è liberato (l'Inter quindi, nel caso, sarebbe esclusa)
  3. Il giocatore deve comunicare al club la sua volontà di andarsene entro 15 giorni dall'ultima partita ufficiale disputata dalla sua squadra (nel caso dell'Atalanta, quindi, entro il 9 giugno)

LOOKMAN RISCHIO SOSPENSIONE STIPENDIO

Dopo che si è consumato lo strappo tra il nigeriano e la società bergamasca, si è parlato di diverse possibili ripercussioni. La Dea si è detta molto delusa dell'atteggiamento di Ademola ma, per il momento, non ha preso provvedimenti disciplinari. La situazione però, a breve, potrebbe cambiare: nel caso in cui Lookman decidesse di continuare a non presentarsi agli allenamenti potrebbe scattare la sospensione dello stipendio. Come scrive Calcio e Finanza, il contratto collettivo tra Serie A e Associazione Italiana Calciatori, infatti, prevede che il club possa sospendere la retribuzione di un calciatore qualora questo non si presenti agli allenamenti in seguito a tre convocazioni, ad almeno 48 ore di distanza l’una dall’altra nello spazio di una settimana.  "L’obbligo di versamento della Retribuzione, nella parte sia fissa sia variabile, da parte delle Società è sospeso, previa Comunicazione a partire dalla data di decorrenza di una delle due seguenti circostanze e per tutta la sua durata […] se il Calciatore sia irreperibile per tre convocazioni ad allenamenti o gare a distanza di almeno quarantotto (48) ore una dall’altra nell’arco di almeno sette (7) giorni". Per ora Lookman ha saltato soltanto due convocazioni ma la sensazione è che dalle parti di Zingonia non si farà più vedere (tanto che si dice abbia già svuotato l'armadietto mentre la squadra era in viaggio per giocare un'amichevole in Germania con il Lipisa). 

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