L'ormai ex attaccante del Liverpool, fuori dai piani di Slot, è nei pensieri anche di Napoli, Milan e Roma
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Se qualcuno avesse fatto un sondaggio, anche solo tre anni fa, su chi fosse il giocatore italiano più forte, Federico Chiesa si sarebbe piazzato nei primi posti, se non al primo. Era uno degli eroi di Euro 2020 ma un serio infortunio e qualche stagione sottotono lo hanno ridimensionato, nonostante il Liverpool lo abbia voluto nell'anno del ritorno al titolo in Premier League. Peccato che il suo contributo si sia limitato a 466 minuti totali, di cui 104 nelle sei presenze totalizzate nel campionato più impegnativo del mondo.
Da una valutazione che superava i 70 milioni, in pochi anni si è ritrovato a costare circa 10. Questa è più o meno la cifra che occorrerebbe per portarlo via da Liverpool. Il problema vero è però l'ingaggio. In pochi sono disposti a versargli uno stipendio da 7 milioni di euro (quello che guadagna in Inghilterra). Il Napoli ha fatto un sondaggio su un prestito con diritto a 9 milioni con la possibilità, però, che i Reds collaborino a una parte dell'ingaggio. Una richiesta che ha rallentato la trattativa. Si è mossa anche l'Atalanta, che lo considera uno dei possibili sostituti di Lookman, in caso di partenza del nigeriano. C'è sempre, però, da limare lo stipendio. Questa pista può diventare concreta nel caso in cui Chiesa accetti la riduzione dell'ingaggio.
Lui vorrebbe tornare in Italia, per questo ha detto no al Fenerbahçe, e si sa che lo tengono d'occhio anche Milan e Roma. E chissà che qualche allenatore d'esperienza possa rilanciarlo ai livelli che lo hanno portato sul tetto d'Europa solo quattro anni fa.