Nuovo traguardo ecosostenibile per il Mondiale di Formula E che da oggi ha ottenuto la certificazione come prima competizione sportiva ad impatto zero in termini di emissioni di carbonio, fin dalla prima stagione nel 2014. L'attestato è sostenuto anche da investimenti dedicati a progetti certificati a livello internazionale, volti a compensare le emissioni cosiddette inevitabili.
L'annuncio di Formula E è arrivato oggi durante l'apertura della Climate Week 2020 a New York. Ispirata dall'approccio della Convenzione delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC), Formula E ha seguito i tre passaggi fondamentali per raggiungere lo status riconosciuto di Campionato "carbon zero": una misurazione efficace della produzione di emissioni inquinanti, priorità assoluta alla loro riduzione, e compensazione delle rimanenti emissioni considerate inevitabili.
Le misure intraprese, tra cui l'ottimizzazione dei trasporti e della logistica, l'estensione delle opzioni di fine vita delle celle delle batterie agli ioni di litio, e l'eliminazione di plastica monouso in loco, hanno già fatto sì che Formula E diventasse la prima e unica categoria di corse automobilistiche a ricevere la certificazione ISO 20121 per eventi sostenibili. Anche le emissioni cosiddette inevitabili delle ultime sei stagioni sono state ora certificate e compensate dagli investimenti in progetti Gold Standard e Verified Carbon Standard UN, in linea con il Clean Development Mechanism dell'UNFCCC.
La maggior parte dei progetti di protezione del clima è pensata per portare investimenti dalle nazioni sviluppate ai Paesi in via di sviluppo. Sin dalla sua prima stagione, la Formula E corre nei Paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti per veicoli elettrici, e questo si riflette nelle sedi scelte per i progetti su cui vengono effettuati gli investimenti. Per gli eventi europei e per l'E-Prix di Roma, invece, Formula E ha investito in certificati di energia rinnovabile e Garanzie di Origine (GO), certificati della Comunità Europea che vengono utilizzati per compensare le emissioni inevitabili prodotte durante ogni evento.
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