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IL COMMENTO

Plotone... d'esecuzione: alla Ferrari serve solo Verstappen

L'inversione di tendenza non è più rinviabile ma ne mancano i presupposti

di Stefano Gatti
06 Ott 2025 - 10:54
 © Getty Images

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Più dei numeri è la storia a definire la portata dello sprofondo rosso imminente. Una storia - quella della Ferrari - fatta di grandi cicli vincenti e di altrettanto storici (appunto) periodi bui o comunque appena illuminati da successi isolati. Purtroppo nel caso del 2025 mancano pure questi ultimi e di aprire un'età dell'oro in tempi brevi non se ne parla. Un cambio di rotta radicale si impone, come avvenuto in passato, il punto è capire da dove iniziare. Il Gran Premio di Singapore - questa la considerazione a nostro avviso più grave - è risuonato di un refrain - per competenza affidato al Team Principal Frederic Vasseur - che è sempre lo stesso praticamente da inizio stagione e che fa suppergiù: "il passo ad inizio weekend c'è ma poi ci manca l'esecuzione, non riusciamo ad estrarre dalla nostra macchina il suo potenziale". Un ritornello ormai inaccettabile, per non dire irricevibile. A cosa serve essere là davanti al venerdì se poi i punti si assegnano alla domenica? Anche a livello di comunicazione occorre un cambio di... passo.

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Nel frattempo la concorrenza cresce Gran Premio dopo Gran Premio e non stiamo parlando della stellare McLaren neocampione del mondo Costruttori (alla quale peraltro Maranello aveva dato un po' di filo da torcere nel 2024) quanto di Mercedes e Red Bull. Con la vittoria di George Russell a Marina Bay e la ritrovata forma di Andrea Kimi Antonelli da Monza in avanti, le Frecce d'Argento hanno preso il largo sui nostri nella corsa al secondo posto finale ed ora la Ferrari è braccata pure dalla Red Bull che pure fa punti con il solo Max Verstappen. Già, Verstappen: alla Rossa fondamentalmente serve lui e solo lui. Come a suo tempo Michael Schumacher (e prima di lui Jean Todt che lo chiamò a Maranello). Perché, anche se Charles Leclerc e Lewis Hamilton non hanno colpe nell'attuale mediocrità - solo da uno così (lo dimostra l'andamento di questo Mondiale e il riscatto Red Bull da metà stagione in avanti) puoi aspettarti l'eccellenza assoluta al volante e gli straordinari in cabina di regia. Qualcosa che però a Maranello - sede di una Casa automobilistica, non di un team di Formula Uno autocratico - è impossibile da concepire. Dobbiamo accontentarci di vedere Max vincere con la Ferrari solo nelle sue uscite "granturismo" dei weekend liberi dai Gran Premi.

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