GP BAHRAIN F.1

Hamilton si aggiudica il primo GP davanti a Verstappen: Bottas sul podio, Ferrari sesta con Leclerc

Finale thrilling a Sakhir e successo memorabile in Bahrain per il sette volte campione del mondo sull'olandese che era scattato dalla pole position.

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Lewis Hamilton con le unghie e con i denti a Sakhir: il campione della Mercedes vince il primo GP dell'anno nella sfida degli ultimi cinque giri con Max Verstappen che supera l'avversario a tre giri dalla fine ma subito dopo allarga la traiettoria oltre i limiti della pista e deve riaccodarsi per non incorrere in una penalizzazione, perdendo l'attimo ed il ritmo necessario per riprovarci. Mercedes completa il podio con un regolare Valtteri Bottas mentre la Ferrari deve accontentarsi del sesto posto di Charles Leclerc (alle spalle di Norris e Perez) e dell'ottavo di Carlos Sainz.

"Leave Me To It!"

Lasciatemi fare! Il messaggio di Hamilton al suo box nella fase più calda del GP (la sfida finale con Verstappen) riassume in una sentenza che non ammette repliche il succo della gara che ha aperto il Mondiale. Max gli darà del filo da torcere per tutta il Mondiale, questo è assodato, alternative al loro duello non ce ne sono all'orizzonte ma Lewis è tutt'altro che disposto da abdicare e lo ha messo in chiaro fin dai primi cinquantasei giri della stagione che inizia sotto i riflettori del Bahrain con la prova di carattere di entrambi ma il Re Nero primo davanti alla bandiera a scacchi, per la 96esima volta nel corso della sua straordinaria carriera. Raggiunto ad una manciata di giri dal termine Lewis - che gli aveva tolto il comando dopo la prima delle due soste ai box - Max è effettivamente riuscito a mettere il muso (e tutto il resto della sua RB16B) davanti alla W12 numero 44 ma, subito dopo averlo fatto, ha oltrepassato i limiti del tracciato alla "famigerata" curva quattro, mettendo tutte e quattro le ruote al di là del cordolo e traendone vantaggio nel confronto diretto con la Mercedes, solo per ricevere - nel giro di poche curve - il messaggio via radio di cedere la posizione, riaccodarsi e riprovare...! Una doccia fredda per l'olandese (che ha perso lo smalto necessario per rimettersi in caccia con uguale efficacia e sporcato gli pneumatici uscendo di traiettoria per lasciar passare Hamilton), un probabilissimo "Yeessss!" urlato nel casco per Lewis che ha portato a casa una delle vittorie più significative della sua carriera: per carattere, soprattutto. Visto che, appena prima del "fattaccio" era stato lui ad "inciampare" in uno svarione fuori pista che aveva offerto al rivale la possibilità di "chiudere" il gap.

 

La sfida, prima a distanza e poi ravvicinata, tra Hamilton e Verstappen ha oscurato il Gran Premio degli altri ad iniziare dalla prova di Bottas che ha comunque fatto il suo (tra l'altro penalizzato da un pit stop problematico), portando Mercedes anche sul terzo gradino del podio, ma staccato di trentotto pesantissimi secondi dal duo di testa. Comunque nettamente in vantaggio sui suoi inseguitori, il finlandese si è fermato ai box a due passaggi dalla fine per montare un treno di "medie" e portarsi a casa il punto-bonus che spetta all'autore del giro più veloce. Insomma, nella consapevolezza che quest'anno la sfida con Red Bull sarà parecchio ravvicinata, nemmeno i dettagli apparentemente più insignificanti possono essere tralasciati: ad iniziare dal punticino in più aggiunto alla causa dal buon Valtteri. Potrebbe fare la differenza a fine stagione!

Gara tutta in salita invece per Sergio Perez. Costretto a scattare dalla corsia box dopo che - nel giro di ricognizione - la sua Red Bull si era improvvisamente ammutolita sul rettifilo di ritorno, il messicano - noto "animale da gara" (e grazie ovviamente alla qualità della RB16B) - ha dato vita ad una rimonta che lo ha portato fino alla quinta piazza finale, a sei soli secondi di Lando Norris. Quarto al traguardo - proprio come nella scorsa edizione del GP, quattro mesi fa - il pilota di Bristol ha messo subito le cose in chiaro con il neocompagno di squadra Daniel Ricciardo: settimo al volante dell'altra McLaren-Mercedes. Questione di provare a volgere fin da subito a proprio favore gli equilibri interni - nel team papaya.

Un po' come avviene in casa Ferrari. Charles Leclerc, tiepidissimo alla vigilia quando richiesto di un parere sulle chances rosse per il podio, ha provato a dare battaglia a Norris ad inizio GP ma ha poi dovuto cedere le armi ed incassare - nel finale - anche il sorpasso di Perez. Carlos Sainz da parte sua ha messo in pista per il suo esordio con il Cavallino Rampante una prova regolare e senza sbavature, ma è apparso tutto il tempo (inevitabilmente?) un gradino sotto al compagno di squadra monegasco. Come appunto Ricciardo nei confronti di Norris. Intanto, McLaren Vs. Ferrari è - almeno all'alba del Mondiale - il duello delle terze forze. In attesa di capire i margini di miglioramento di Alpine (ex-Renault), Aston Martin (ex-Racing Point) e casomai Alpha Tauri.

 

Gli ultimi punti iridati se li assicurano Yuki Tsunoda e Lance Stroll, rispettivamente nono e decimo al traguardo. Il canadese di Aston Martin ha eclissato Sebastian Vettel che, retrocesso in ultima fila per le vicissitudini da bandere gialle delle qualifiche, ha provato a fare una qualche differenza con una strategia da pit stop singolo ma ha poi finito per tamponare alla staccata della prima curva la Alpine di Esteban Ocon, a sua volta completamente oscurato da Fernando Alonso, comodamente in zona punti fino alla resa per noie all'impianto frenante della sua A521. Con il suo compagno di box Pierre Gasly subito fuori dai giochi (che si preannunciavano interessanti) per un contatto con Ricciardo, il giovanissimo giapponese invece, al via dalla settima fila,  ha esordito nel Mondiale con una prova tutta sostanza e - soprattutto - senza errori ed eccessi, incorniciata dal sorpasso a Stroll nel corso dell'ultimo giro. Al netto della evidente differenza di competitività tra Alpha Tauri e Haas, non si può dire la stessa cosa per gli altri due rookies Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Il russo ha coronato con un botto in curva 3 al primo giro un weekend infarcito di errori. Il figlio di Michael lo ha imitato nello stesso punto alla ripartenza dopo la Safety Car, girandosi senza però toccare le barriere e chiudendo poi in sedicesima (ed ultima) posizione il GP del debutto.Per entrambi sarà una durissima stagione di apprendistato. Incoraggiante per finire la prova di squadra dell'Alfa Romeo: undicesimo e dodicesimo, Raikkonen e Giovinazzi si sono fermati alle porte della zona punti ma hanno confermato lo smarcamento del Biscione dalle sfide in coda al gruppo con la già citata Haas e la Williamss. A proposito: George Russell 14esimo, Latifi 18esimo.

 

 

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